11.

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Seidou era sconvolto.

Non si aspettava di rivederla.

Era arrivato a convincersi che fosse morta.

In parte avrebbe preferito fosse effettivamente così. Erano troppo diversi per potersi amare di nuovo.

Erano finiti i giorni spensierati in cui potevano vivere tranquillamente.

Se prima i ghoul rappresentavano una minaccia per entrambi, ora, l'unica in pericolo era lei.

Erano su due punti diametralmente opposti. Lei scalava i vertici della CCG, lui quelli di Aogiri.

Seidou aveva raggiunto il limite. Lo aveva raggiunto già da molto. Il suo incontro con quella che aveva sempre considerato la sua anima gemella lo aveva distrutto.

Prima di impazzire, di affermarsi come ghoul sotto il nome "Owl", il pensiero di (T/n) era l'unica cosa che non gli faceva perdere completamente le speranze.

Si aspettava che un giorno lei sarebbe venuta a salvarlo. Questo suo sogno non si realizzò mai.

Seidou si sentiva abbandonato. Abbandonato dai suoi colleghi, dalla sua famiglia, dalla sua fidanzata. Pensava di essere stato tradito. Che lo avessero dimenticato appositamente.

Rivederla era un vero e proprio trauma. Era decisamente cambiata, aveva un'espressione più matura, ma nostalgica e triste.

Aveva provato una sorta di sollievo nel vederla, l'avrebbe stretta tra le sue braccia, eppure qualcosa lo fermava. Era un ghoul. Era un motivo più che sufficiente per allontanarla.

Oltre al sollievo, aveva provato una gran rabbia. Era viva, umana. Non aveva sofferto quanto lui. Non era stata privata di tutto. Per lo meno, questo era ciò che pensava Seidou.

Aveva ripensato a sua madre, per cui aveva deciso di diventare un investigatore. A sua sorella, più piccola di pochi anni. Al suo partner, con cui lavorava alla CCG due anni prima. Ad Akira, che gli era sempre stata superiore. A Suzuya, che nonostante fosse più giovane, non lo rispettava. Ad Amon, che aveva sempre stimato. A Nagachika, che cercava sempre di sottrargli informazioni riguardo i casi che affrontava. Poi c'era lei, la sua ancora di salvezza.

Le memorie erano dolorose e i suoi ideali non erano abbastanza saldi. Seidou Takizawa era morto e dalle sue ceneri nacque Owl.

(T/n) lo sapeva.

Lo sapeva, ma voleva pensare che potesse esserci ancora speranza.

Speranza.

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Qualche annotazione:

Lo so, ho cambiato il tempo verbale. In futuro vedrò se modificare tutta la storia.

Andate a leggere il messaggio che ho pubblicato in bacheca, grazie.

Can You Feel My Heart||Seidou Takizawa x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora