15.

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"...Onorare i compagni caduti...

...Non abbiamo trovato tutti i corpi...

...Condoglianze..."

(T/n) stava piangendo.

Aveva una gamba ingessata, un semplice graffio se messa a confronto con coloro che avevano perso la vita.

Si reggeva alle stampelle.

Era vestito di nero, come di consueto per un funerale.

Era confusa.

Tutto le era poco chiaro.

Non capiva come mai il nome di Seidou fosse tra quello dei caduti.

Quando le consegnarono il suo testamento si rese conto di quante cose il suo fidanzato le avesse tenuto nascosto.

Si vantava sempre di essere in grado di capirlo alla perfezione, eppure quando lesse quelle poche parole che riempivano il foglio e coprivano le precedenti scritte, fu costretta ad aprire gli occhi.

Seidou aveva paura di morire e lei non se n'era accorta.

Lo considerò il giorno peggiore della sua vita.

Aveva perso Seidou, l'unico che invece era in grado di capire lei.

Non aveva mai pensato nell'eventualità di perderlo. Era solo un'ipotesi lontana e remota. Aveva completa fiducia in lui.

Prima che si separassero le disse che sarebbero sopravvissuti entrambi e che allora si sarebbero sposati.

In mezzo a tutta quella frustrazione e paura, Seidou le chiese di sposarlo.

Volle credergli. Era convinta che avrebbe mantenuto la parola.

Con questa speranza, (T/n) sopravvisse ai ghoul.

Qualcosa però non quadrava. Se lo sentiva.

L'ansia cresceva dentro di lei. Sebbene non potesse, abbandonò la sua squadra e le sue speranze andarono in frantumi.

Sia Seidou che Amon erano in pericolo.

I ghoul con cui si stavano scontrando non erano dei tirapiedi di poco valore. Si trattava di alcuni esponenti di Aogiri.

Si nascose dietro un muro.

La sua gamba era rimasta ferita a causa di un precedente scontro e del sangue le colava lungo la fronte. Al pieno delle sue capacità non avrebbe avuto molte possibilità contro quei ghoul. In quelle condizioni la sconfitta era assicurata.

Si sporse leggermente, i due ghoul non l'avevano notata, o meglio, si stavano occupando delle colombe che avevano davanti.

Seidou la vide.

Con un segnale silenzioso cercò di invitarla ad andarsene senza attirare l'attenzione.

Lei scosse la testa.

Si sedette coperta da quella parete.

Era nel panico. Non sapeva come comportarsi. Abbandonare il suo fidanzato e un altro suo collega le pareva da codardi.

I suoi pensieri vennero interrotti da uno schiocco. Il rumore di un osso che si rompe. Carne che viene lacerata.

Cominciò a sudare freddo. Conosceva bene quel suono. Era spaventata.

Si spostò leggermente, in modo da vedere da dove provenisse il rumore.

Il peggiore dei suoi scenari si era avverato.

Seidou era a terra. Lo distingueva bene. Era circondato dal suo sangue. La fonte di quel suono spaventoso era stata causata dallo staccarsi del suo braccio sinistro.

Fece qualche passo in avanti, attirando di proposito l'attenzione dei ghoul di Aogiri.

Notò in quel momento di come anche Amon fosse ferito.

Seidou la stava guardando. Sembrava volesse chiederle se fosse impazzita.

Stava soffrendo.

(T/n) non voleva vederlo in quello stato. Avrebbe cercato di allontanare quei ghoul da lui.

"Forza, venite a prendermi!"

Dopo quella sua frase era fuggita, era sicura di essere inseguita e questo la rallegrò.

Forse a causa dell'adrenalina, non sentì il dolore alla gamba.

Doveva concentrarsi sul tenere Seidou al sicuro.

Era la sua priorità.

Quando tornò sul luogo dell'incidente e non trovo traccia di lui se non il sangue, cadde nella disperazione.

Aveva messo a repentaglio la sua vita pur di salvarlo e lui era scomparso. Volatilizzato.

Non lo vide più.

Seidou Takizawa era morto.

Era mezzanotte.

(T/n) aveva appena guardato dalla sveglia sopra il comodino.

Si era svegliata all'improvviso. La fronte imperlata di sudore.

Aveva il respiro affannato. Le lacrime agli occhi.

Che il suo sogno fosse un presagio di morte?

Can You Feel My Heart||Seidou Takizawa x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora