17.

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"Non voglio ucciderti, vattene."

"(T/n), che cosa succede? Stai male?" Akira era impaziente. 

La loro missione stava per cominciare. Avrebbero distrutto l'albero di Aogiri.

"Stavo pensando, quando sono stata qui con la squadra Hachikawa... ho incontrato Seidou..."

"Questo non c'era scritto nel tuo rapporto.. ti ha ferita?"

"No, Akira, non mi ha fatto niente, se n'è andato subito, ha detto che non voleva uccidermi."

La bionda era perplessa.

Come avrebbe dovuto comportarsi in presenza di un suo ex-compagno?

Ciò che temeva si realizzò.

Takizawa aveva ucciso il suo superiore, Tatara.

Akira non poteva fare altro che aspettare ordini da Houji.

Owl sembrava soddisfatto dalla sua azione.

"Eliminate il ghoul di classe SS, Owl."

Il ghoul era spiacevolmente sorpreso. Poco dopo, Houji giaceva al suolo, decapitato.

Akira vide Takizawa accanto a sé. Era impotente. La presa del ghoul sulla sua gola era ferrea.

Quando (T/n) arrivò la scena era cambiata.

Akira giaceva al suolo, ferita.

Seidou era dietro di lei.

E un altro ghoul, che riconobbe come Amon, si stava scontrando con i Quinx.

Era sconvolta.

Senza ascoltare Mutsuki, che le chiedeva di collaborare, si avvicinò alla sua migliore amica.

"Cosa è successo?!" 

Era su tutte le furie. Per la prima volta, nonostante Seidou fosse proprio davanti a lei, non poté fare a meno che provare rabbia piuttosto che sollievo.

"Ha tentato di proteggermi." spiegò Owl.

"Akira..."

"Andatevene da qui!" esclamò Amon respingendo un attacco di Mutsuki.

"Investigatrice di classe speciale (T/c), non vorrà andare con quella feccia?!" domandò quest'ultimo furente.

"Scusami... Seidou, facciamo ciò che ha detto Amon. Non c'è tempo da perdere."

Seidou non trovava il coraggio di guardarla negli occhi.

Durante il tragitto che li separava dalla base degli alleati di Amon, pensò a delle scuse.

Faticava ad esprimersi. 

Aveva smesso di ragionare nel momenti in cui diventò un ghoul.

Non pensava di esserne più capace.

Mentre correvano tra gli alberi dell'isola di Rushima, Seidou si chiese cosa ci facesse in un posto come quello. Come mai non fosse alla sede della CCG a rimproverare Suzuya. Perché stesse scappando con la sua rivale in  braccio.

Era un peccatore? Poteva essere salvato?

Aveva dei dubbi.

SI considerava un peccatore e non pensava di meritarsi il perdono.

Era uno scarto. Era stato lasciato indietro. Abbandonato.

Era quello che si ripeteva.

Aveva finito con il credere che quella fosse la verità.

E credendo che quella fosse la verità, aveva finito con il diventare il mostro che tutti temevano.

Si era convinto che fosse l'unico per superare le sue di paure.

In quel momento, mentre correva tra gli alberi dell'isola di Rushima accanto alla sua fidanzata e con Akira in braccio si chiese se non avesse sbagliato qualcosa.

Qualcosa che avrebbe potuto rimediare.

Can You Feel My Heart||Seidou Takizawa x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora