Capitolo 4

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È buio ormai e vedo una luna piena bianca e il cielo limpido sopra di me, decido che non c'è modo di arrabbiarsi ma non riesco a calmarmi.

Decido infine di tornare a riva.

Faccio per entrare in tenda quando sento rumori molto provocanti, mi basta vedere la carta di un preservativo per capire che quei 2 ci hanno dato dentro e di brutto, cazzo le urla le potrei sentire da dove mi trovavo prima. Penso che non metterò più piede in quella tenda e mi chiedo cosa potrei fare adesso.....

la prima parola che mi viene in mente è rianimazione, ma si mi hanno detto che sarei potuta venire quando era meglio per me quindi prendo le chiavi di riserva della macchina di Nicolas e mi avvio verso l'ospedale.

Arrivata davanti alla stanza vedo un ragazzo che doveva avere la mia età, è un po più alto di me ed ha i capelli riccioluti, un fisico prorompente e la pella di un cacao chiaro, si vede che è abbronzato. Gli chiedo se era qui per il signore della stanza 414, appena sente la mia voce si gira e mi guarda negli occhi, quei suoi occhi, li ho visti, hanno un verde intenso che riesco a distinguere nonostante la fioca luce della luna, mi scrutano da capo a piedi poi prende fiato "il sognore si chiama  Matteo e io sono suo figlio, piacere Paul"

Mi porge la mano e io gliela stringo, cazzo quella stretta e così forte e sicura, è piacevole. "piacere Clara"

dico " mio padre ha parlato di te come un angelo custode, ti ringrazio lo hai salvato"dice con un sorriso, potrei sciogliermi ora.

" già, ero qui per la riabilitazione"

"a no, non serve più"dice" ora serve solo che riposi" sembra stanco

"vuoi che ti porto a casa?" dico rompendo il silenzio"certo, ho proprio bisogno di fare una pausa" andiamo in macchina lui mi dice l'indirizzo e io più o meno mi oriento, la strada è lunga e il viaggio dura un ora nel mentre parliamo del più e del meno, ridiamo e scherziamo, quando sembra che siamo vicini all'arrivo mi dice di essersi sbagliato, pure lui non è del posto e dice pure  che abbiamo sbagliato strada così finiamo su in promontorio roccioso esco dalla macchina per prendere aria, guardandolo da queata prospettiva mi sembra di conoscerlo e di averlo visto da qualche parte ma non ricordo dove. Esce pure lui e si avvicina a me, si china e mi sussurra all'orecchio"ti avevo riconosciuta dal primo giorno che hai messo piede a Lascari, Clara" Quella voce, Paul, lui lui.... lui è il mio ex fidanzato, l'ho lasciato quando l'ho sorpreso con un'altra,ma questo era un anno fa, ora è più sexy alto slanciato forte e sexy, lui è... WOW.

Mi allontano e lo guardo negli occhi

"Perché? " dico"cosa?" "Perché eri con Samantha" lui abbassa lo sguardo, avrà sempre quell'aria da cucciolo indifeso quando sa di aver sbagliato"era un inganno" alza li sguardo si avvicina a me e solleva il mio viso per avvicinarselo al suo,"mi dispiace Clara, non è stata colpa mia" prima che io possa dire qualcosa mi bacia, Dio quanto mi mancavano quelle labbra"portami a casa, mi manchi" gli dico, lui mi prende in braccio e mi porta in macchina, arriviamo alla spiaggia e lui mi tiene ancora in braccio, con molto piacere sento solo respirare  regolarmente, stanno dormendo quei 2, poggio i piedi scalzi sulla sabbia umida e prendo per mano Paul, lo porto in un angolino"mi sei mancato tantissimo, non andartene più, promettilo" "lo prometto" dopodiché inizia a baciarmi con passione, io metto le mani fra i suoi riccioli neri, sempre baciandomi mi prende io lo abbraccio con le gambe e lui mi spinge a muro, solo lui a sostenerci, continuo a baciarlo, divento passionale, lui mi prende, ci muoviamo un po e ad un certo punto cadiamo nella sabbia, io sopra di lui. Mi fermo per riprendere fiato e gli  levo la maglia, scopro il suo petto muscoloso e scolpito, hli accarezzo dolcemente i pettorali prima che lui mi prenda e rinizi a baciarmi, qualche volta si ferma e mi accarezza la schiena, ci addormentiamo così, la mattina Maria mi sveglia e dopo avermi preso da parte mi rimprovera dicendomi che non posso dormire con uno che conosco appena io la interrompo "no tranquilla io non sono Maria" dico in tono sarcastico, lei capisce e scoppiamo in una fragorosa risata, le spiegonil ritorno di fiamma e che non siamo scesi nel volgare la notte e lei allora si calma e mi lascia andare, torno da Paul e lo abbraccio lui mi chiede se mi voglio fare un bagno, dopo pochi secondi siamo gia al largo...

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