Capitolo 8

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Entro in casa con le lacrime agli occhi, e sbatto la porta, mi dirigo furibonda in camera e mi butto sul mio letto soffocando ormai il pianto imminente nel cuscino. Sto 5 minuti a piangere dopodiché entra Paul in camera, si siede sul mio letto e mi accarezza la testa, lo guardo ma abbasso subito lo sguardo, non c'è la faccio "Cla" "Perché è crudele la vita, io quella stronza non la voglio più rivedere, mai più" lo interrompo fra le lacrime, lui si limita ad appoggoarsi a me e abbracciarmi per un po poi mi lascia dormire, sono rimasta a letto chissà per quanto, ma ho una fame pazzesca quindi direi 1-2 giorni mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina dove trovo Maria ad aspettarmi, prendo la prima cosa che ho portata di mano e la lancio nella sua direzione, niente da fare la schiva con destrezza, allora mi lancio all'attacco ma mi blocca subito i polsi e li alza sopra la mia testa, la guardo in faccia delle lacrime gli rigano l'espressione semi incazzata e poi scoppia a piangere mollando la presa, io mi allontano mi copro gli occhi con una mano e tento di fermare le lacrime, riprendo il controllo di me stessa "Vattene da questa casa" dico straziata dai ricordi con lei "non ti voglio più vedere" non mi ascolta, si siede sul divano "Scusa, posso spiegare" nonostante la odi con tutta me stessa non posso fare finta di niente mi avvicino e mi siedo su una sedia aspettando che parli "Ti odio" gli dico "non mi odiare, non poteva sapere che ti avevano violentato in quella posizione" "Ma tu lo sapevi e mi avevi promesso che non avresti mai assunto quella posa, l'avevi promesso, PROMESSO cazzo Maria" sto iniziando a piangere "lo so, ma... è stato travolto dalla passione ed eravamo felici, lo sai che ero distrutta quel giorno, rischiavo di perderti come ora, dovevo darti la speranza, è successo tutto così in fretta, scusa"  " Mari..." "si?" " veramente avevi paura di perdermi?" "si, non so come farei senza fi te" "allora.... mi dispiace" "no è a me che dovrebbe dispiacere, non ho rispettato la promessa" dice facendomi segno di sedersi accanto a lei, avanzo e la abbraccio, lei ricambia, quel suo abbraccio che ti fa sentire protetta, mi sistema i capelli e rimaniamo abbracciate per un tempo indefinito.  Solo Paul ci fa tornare alla normalità quando entra in casa "Avete risolto, non ce la facevo più a vederti così Cla" gli faccio segno con le braccia di venire da me e poi lo abbraccio, lui mi stampa un bacio sulle labbra "io vado... non voglio disturbarvi, siete dolcissimi insieme, divertitevi e mi raccomando, Paul vacci piano" "Grazie mari, torna da Nicolas" gli diciamo in tono malizioso,  ci sorride e se ne va.

"torniamo a noi, dolcezza" si gira verso di me e inizia a baciarmi, mi mancavano le sue labbra, si distende su di me e continua a baciarmi, pieno di passione io lo accarezzo dolcemente,  inizia ad essere più sensuale e mette le mani sotto la mia maglia ,sussulto io a differenza sua sono ghiacciata ma provo una forte sensazione di calore con lui abbracciato a me, mi sgancia lentamente il reggiseno e dalla bocca inizia a baciarmi su tutto il collo lasciando calde scie umide sulla mia pelle, mi leva la maglia e mi ammira sottovoce " devo abituarmi a questo spettacolo" sussurra "vai a farti una doccia , ho una sorpresa per te" corro nella doccia e ad un certo punto sento qualcuno in bagno con me, è lui, con solo dei pantaloncini addosso " esci di qui pervertito" gli dico con voce stridula " no io rimango, so che tanto lo vuoi" "provamelo" dico con aria di sfida, lui si avvicina e inizia a baciarmi  "visto? mi avresti fermato se non avessi voluto" lui mi insapona poi mi spinge a muro, mentre l'acqua scivola via lui rimane avvinghiato a me e continua a baciarmi, cerca di mantenere il più stretto contatto "che aspetti spogliati" gli dico con fare malizioso e prende un preservativo dalla tasca "ancora uno" mi fa nuovamente notare, se lo mette ed eccolo dentro di me, di nuovo, spinge col suo tocco magico "ti voglio sentire gridare forte, per il piacere che provi a farlo con me, qui, come in ogni altro luogo"  "zitto e spingi sennò non risolvi niente" lo interrompo, e lo faccio eccitare, ho preso io il controllo e ad ogni mossa sono io a farlo gemere Dio lo adoro quando fa così, certo ora che aumenta il ritmo pure io faccio fatica a controllarlo, "Dai continua, sono tua" dico con voce spezzata da un orgasmo è il momento in cui da il meglio di se "ripetilo" mi dice affannato "continua, sono tua, ti appartengo, sei tu l'artefice dei nostri momenti più intimi, tu sai come comportarti per farmi impazzire, farmi godere, ti amo Paul, sei il motivo della mia esistenza" in quel momento da le ultime spinte, penetranti, sicure, mentre è ancora dentro di me, dal suo corpo partono scariche di piacere che raggiungono il mio, mi bacia ed esce dalla doccia "vestiti ti porto fuori"... andiamo verso Mondello e ci fermiamo su un ponte sopra il mare, il punto del nostro primo incontro.... "ti devo dire una cosa, sai che io ho dei parenti in America giusto? bhe ecco, mi hanno chiesto di passare le vacanze da loro e volevo chiederti se volevi venire? " "certo che domande" replico "ma può venire anche Maria? e magari Nicolas?" chiedo perplessa "si certo" risponde lui, sono la ragazza più felice dell'universo "magnifico, e ora ti andrebbe di fare un bagno? " dico stampandogli un bacio sulle labbra

"si andiamo" so che non abbiamo un costume ma andiamo lo stesso tanto non ci guarda nessuno soprattutto nel nostro posto segreto, una caverna naturale nascosta da qualche albero ogni volta andavamo la per finire in bellezza una serata. Ma questa volta stiamo semplicemente abbracciati, non ci disturba nessuno è un momento di intimità fra me e lui, nonostante lui tenti di convincermi a tornare ai vecchi tempi dove veramente ogni sera facevamo i trasgressivi  siamo molto calmi ci sediamo su uno   spuntone di roccia e guardiamo il tramonto.  "Paul" chiedo "ma quando dovremo partire?" "molto presto tra 1 settimana" dice "ma, avremo del tempo per noi?" "Si Cla, mi occuperò io stesso di ritagliare qualche spazio di intimità" "andiamo a  casa" dico.

Arrivati a casa invitiamo Nicolas e Maria a passare il sabato sera insieme a noi e dopo aver visto un film loro vanno in camera e partono rumori osceni, andiamo in camera pure noi "ma ora che facciamo" "io avrei un'idea" dice indicando il letto dietro di me "scordarelo brutto pervertito" scherzandoci un po su, ma alla fine ci ritroviamo abbracciati, ad un certo punto Paul urla "DOPO UNA CERTA ORA NON SI TROMBA" e i rumori provenienti dalla stanza di Maria cessano tutto d'un colpo. Scoppiamo in una risata.

Paul mi da un bacio a stampo e poi mi stringe la mano, la mattina ci svegliano Maria e Nicolas che sembrano leggermente disturbati per l'evento di ieri sera "che? problemi coi preservativi?" dico a Maria ridendo, lei  sbuffa e mi butta giù dal letto io rido e vado a preparare la colazione che consumiamo in silenzio, Paul rompe il ghiaccio chiedendo se loro volevano venire i  America con noi.... non avevo dubbi che Maria accetta subito dato che è da sempre un suo sogno andare in America, il dubbio era Nicolas ma non si perderebbe mai una notte con lei quindi.... verranno in America con noi.

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