Capitolo 13

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"Ei amore, svegliati" la voce di Paul e dolce, apro gli occhi e vedo il sole riflettersi nelle sue iridi verdi

"Buongiorno" dico, siamo dove ci siamo addormentati ma io sono vestita, deve averlo fatto lui ed essersi divertito, quindi, in mia assenza. "Oggi si va di nuovo in città, contenta?" Dice con un tono semi addormentato "si ma ora andiamo a mangiare" arriviamo in sala da pranzo e vediamo Nicolas e Maria tenersi per mano , Maria non mi guarda arrabbiata, anzi è molto felice, mangiamo un paio di toast e ci vestiamo, mancano 5 giorni al nostro ritorno in patria ma gia so che mi mancherà questo posto.

Nel pomeriggio partiamo per andare in citta e dopo aver girovagato un po usiamo la metropolitana per arrivare a quello che sembrava un ristorantino brutto e malmenato fuori ma bellissimo dentro, ci sediamo e mangiamo un qualcosa di poco costoso che ci consiglia il cameriere, Maria fa da traduttrice essendo andata tre anni al linguistico prima di venire a Palermo e trovare me, lei adora le lingue straniere, ne parla 3(inglese, francese, spagnolo) e sa le regole base del tedesco, come ha fatto non lo so.

Mangiamo di gusto paghiamo ed è gia buio, torniamo a casa e andiamo nella nostra camera, troviamo una sorpresa sconvolgente...

"Hey Paul, suprise" urla una vocina stridula dall'accento inglese, NO lei no, sua cugina era la "compagnia inaspettata", parla solo inglese e ha un carattere insopportabile da bambinetta del nord... mi giro e vedo Paul rigido come una roccia e Nicolas che tenta di svegliarlo da quello stato di trance mentre Maria serra i pugni e scarica la rabbia "e noi dovremmo dividere la stanza con quella scimunita?" Chiedo io a Paul, ma lui è già corso in soggiorno a chiedere spiegazioni....

"No, I hate her" continua a parlare in inglese per farsi capire da i suoi parenti ma la maggior parte delle parole non le capisco quindi mi limito a ridacchiare quando la voce di Paul raggiunge degli acuti, è davvero buffo, ad ogni modo Paul è riuscito a mandare via la bambinetta e mandarla nella sua camera mentre Paul dormirà in qualche modo in camera nostra.

Durante la cena la bambinetta continua a parlare con la sua voce stridula ad un certo punto mi nomina e fa una domanda, chiedo a Maria se può tradurre.

"Sei sicura di volerlo sapere?" Mi chiede, il tono del voce mi fa preoccupare, come se avesse lanciato tutte le offese possibili ed immaginabili " se non mi capisci bssta dirlo" ci giriamo verso lei

"L'italiano lo capisco sai.... mi chiamo Myra" non immaginavo cosa peggiore... non posso neanche sparlare di lei ora... "ti ho chiesto come sono morti i tuoi genitori" la domanda mi lascia di sasso "manomissione del motore" dico io "io riesco a capire qualcosa di meccanica ma mi occupo di moto... sai in famiglia siamo tutti molto bravi e ci aiutiamo tra noi" mentre parla Paul si fa nervoso "Dobbiamo ricordargli tutto questo?" Scatta d'un tratto.... come se non volesse far dire qualcosa di proibito.

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