Part 4

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'MA DOVE CAZZO SONO? CHE CAZZO DI CASA É MAI QUESTA?!'

Quelle urla mi svegliarono facendomi saltare dal letto. Mi alzai correndo inciampando su uno scatolone, che molto probabilmente conteneva alcune delle miei cose o di Sandri.

'Dio che dolore!' dissi massaggiando il ginocchio.

Vidi arrivare Sandri, aveva i capelli scombinati, la faccia assonnata.

'Che ci fai per terra?' disse scoppiando a ridere.

'Tu invece perché hai gridato così forte? Mi sono spaventata!' dissi continuando a massaggiare il ginocchio. Sperando di non aver preso una distorsione.

'Ehm..' disse imbarazzata. 'Sai che di prima mattina non capisco molto, ho aperto gli occhi e mi sono trovata qui..'

'Bhe perché forse questa é la nostra nuova casa e siamo a Londra(?)' dissi interrompendola.

'ODDIO! SIAMO VERAMENTE A LONDRA?' disse gridando come pochi minuti prima.

'Siii dio siii!' dissi scoppiando a ridere, cercando di alzarmi da terra con fatica.

'Oddio che dolore al ginocchio..' dissi sussurrando.

Sandri mi aiutò a scendere le scale per andar in cucina.

'Ti sei fatta tanto male?' disse preoccupata

'No tranquilla, tutto ok. Adesso vai a sederti che preparo la colazione. Approposito che ore sono?'

'Sono le 10.'

'Bhe almeno ho dormito molto ahahah' dissi ridendo.

Sandri si mise a sedere sul divano in salotto e accese la TV. Per fortuna c'era già. Non era una televisione di 40 pollici ma a noi non fregava molto.

Andai verso il frigo e presi il latte. Dopo 10 minuti la colazione era pronta. Cappuccino accompagnato dai biscotti che Sandri aveva preso ieri. Mentre misi le tazze sul vassoio per adar da lei, sentì un dolore atroce al ginocchio. Dovetti appoggiare il vassoio sul mobile, per non farlo cadere. Alzai il pigiama per veder il ginocchio, era diventato viola. Lo coprì subito quando vidi arrivare Sandrina.

'Allora la colazione? aspetta.. ti fa male il ginocchio?'

'Eccola la stavo portando, no no tranquilla.' Dissi mentendo.

Ci sedemmo sul divano e mangiammo.

Finita la colazione

'Sister, giriamo un pò oggi?' disse con un sorriso a 32 denti.

'Ovvio!' dissi ricambiando il sorriso.

Lei si alzò andando verso camera sua per prepararsi.

Prima che iniziasse a salire le scale

'Sister, chiamiamo un taxi?'

'Si si, ma non prendiamoci l'abitudine' dissi ridendo. Poi continuai 'Dobbiamo anche vedere per una macchina, non possiamo mica chiamare sempre taxi' dissi sorridendo.

Sandri annuí finalmente salì a prepararsi. Io feci lo stesso due secondi dopo, cercando di salir le scale il meglio possibile, ma il dolore al ginocchio non me lo permetteva.

Dopo un'ora eravamo già pronte. Chiudemmo la porta e il taxi era già li che ci aspettava.

'Salve più portarci in centro, grazie mille'

Il tizio annuí e partí.

20 minuti dopo eravamo già nel pieno centro di Londra. Era pieno di gente. Pagai il tassista e scendemmo. Era bellissimo, le vetrine erano piene di roba, si vedeva in pieno volto che la gente era felice. Sembrava che erano tutti senza pensieri. Amavo quella città!

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