Erano subito usciti dal tunnel ed erano nel bel mezzo di una giungla completamente in ombra a causa delle enormi chiome dei vari alberi che formavano sopra di loro una cupola vegetale che faceva intravedere pochi raggi di luce. Il terreno bruno scuro era umido e costellato di enormi felci verdi rossastre e piante selvatiche, ma non c'era neanche un filo d'erba e i passi delle 7 Stelle di Aincrad e degl'altri due giocatori solitari si sentivano pesantemente per via del fango. Entrambi correvano nella stessa direzione per evitare di perdere tempo e riuscire a stare il più lontani possibile quando il Tirannosauro sarebbe stato sguinzagliato contro di loro. Il grugnito della bestia trattenuto dalle catene era rimasto ancora impresso nella mente del gruppo come qualcosa di soprannaturale. Sapevano benissimo che si trattava di un videogioco, ma le loro esperienze all'interno del castello di Aincrad in SAO o in altre peripezie nei giochi ALO o GGO aveva insegnato loro che niente doveva essere preso alla leggera e che ogni pericolo o battaglia che fosse reale o soltanto video ludico doveva essere affrontato come se in gioco ci fosse la vita. Dovevano sopravvivere per arrivare all'Istituto Geotermico sul vulcano per passare all'ultimo turno, ma sapevano benissimo che il T-rex sarebbe stata una grossa spina nel fianco e dovevano elaborare una strategia per batterlo, ma senza che gl'altri due se ne accorgessero. Il sentiero ombroso non era in silenzio, si poteva sentire il canto di alcuni uccelli o animali preistorici, ma ciò faceva un po' impressione a Silica e a Lisbeth che nel gruppo stavano al centro per ragioni di sicurezza. Tutti e dieci i giocatori seguirono il sentiero immerso nella vegetazione finché dopo due minuti non arrivarono ad un bivio che era segnato da una grossa palma su cu c'erano alcuni piccoli dinosauri piumati che planavano e correvano sul tronco della pianta. Il gruppo si guardò intorno frenetico per capire da che parte dovevano andare, Crichton controllò la mappa e dopo averla ingrandita capì che entrambe portavano nella stessa direzione, soltanto che il sentiero a sinistra era più corto, ma era segnato come percorso vicino alle sorgenti d'acqua mentre quello a destra era il più lungo e scosceso, ma permetteva per un buon tratto di stare in un tratto dove potevano osservare meglio il paesaggio e orientarsi meglio. Crichton chiamò con un sussurro i suoi compagni "Ragazzi per di qua!" "Ma sei sicuro? Mi sembra troppo lungo come percorso ..." obiettò silenziosa Asuna "Lo so, ma fidatevi se andiamo là ci troveremo vicino ad una pozza d'acqua, lì è frequentatissimo dai predatori durante questo periodo del giorno" rispose Crichton, il gruppo si guardò nel dubbio che il collega potesse essersi sbagliato, ma presto tutti lo seguirono velocemente, "Grazie ragazzi per la fiducia" "Di niente, adesso andiamo prima che scada il tempo!". Subito le 7 Stelle andarono nel percorso prestabilito, mentre il monaco zen e il cacciatore li guardarono e mentre percorrevano la strada opposta dissero tra loro "Ma questi sono matti o che?!" "Lasciali perdere se si perderanno nel sentiero montuoso fatti loro, intanto li batteremo sul tempo nella palude e vinceremo senza neanche imbatterci nel T-rex!" "Già ...", subito l'altro diede un pugno all'altro nello stomaco e corse verso la fine del sentiero dicendo all'altro "Mai abbassare la guardia sfigato! Sarò io a vincere e mi prenderò il bottino alla faccia tua!", l'altro rimase steso a terra dal dolore, ma in pochi secondi fu in grado di rialzarsi e inseguire il rivale per evitare di perdere la rivincita contro di lui. In breve tempo il bivio fu abbandonato da tutti i giocatori mentre il tempo passava e l'ora della caccia si avvicinava sempre di più.
Erano passati sette minuti da quando avevano preso il secondo sentiero sotto consiglio di Crichton. Il percorso dopo qualche metri dall'entrata puntava in alto lungo il fianco di una collina coperta dalla vegetazione e dalla miriade di palme e alberi che coprivano il cielo rendendo l'ambiente scuro e un po' inquietante. I ragazzi avevano per sicurezza impugnato le armi ed erano pronti ad usarle qualora qualcosa fosse pronto a colpirli, ma gli unici esseri che riuscivano a vedere man mano che il sentiero proseguiva verso la cima della collina erano piccole lucertole bipedi delle dimensioni di un pollo d'allevamento che correvano squittendo tra le felci inseguendo gli insetti. A Silica quegli esseri che circolavano tra le sue gambe le faceva impressione, ma a tranquillizzarla c'era la sua Pina che con piccole lingue di fuoco li allontanava dalla sua padroncina, mentre gli altri rimanevano in allerta man mano che proseguivano il cammino. Anche se iniziavano a sentire il peso della stanchezza. "Ragazzi ... quanto ... manca ... alla fine ... di questa ... salita?" chiese Lisbeth mentre cercava di riprendere fiato durante la corsa, "Non dovrebbe mancare molto, tra un po' dovremmo vedere la fine del sentiero"rispose Asuna che controllava la mappa nel menu mentre guidava i suoi compagni verso la cima del rilievo "Che scatole!" sbuffò la ragazza mentre cercava di stare al passo con i suoi compagni, si girò Klein e sogghignando disse"Su tesoro! Qualche passo in più e potrai smaltire tutti i dolci che ti sei sbafata" "Vai al diavolo Klein!" "Hop! Hop! Hop! Si muova signorina Lisbeth o le faccio fare dieci giri da quaranta flessioni!" aggiunse Crichton con tono militaresco, ormai aveva iniziato a stare al gioco e a lasciarsi andare con i suoi compagni anche per smorzare la tensione creatasi dopo l'inizio della prova "Pure tu ti ci metti?!" "Dai Lis sto solo scherzando" "Asuna! Il nuovo arrivato si sta prendendo un po' troppe libertà! Mi chiama pure con il nomignolo che mi hai dato!!", alla reazione buffa di Lisbeth tutti quanti si misero a sorridere e Asuna gli dette la risposta "Lis non dovresti essere così severa con lui" "Scusa in un momento del genere inizia a fare il buffone?" contestò Lisbeth convinta della sua tesi "Hai ragione però ricordiamoci che bisogna anche mantenere alto lo spirito in certi momenti e non farsi schiacciare dalla paura. Così come per la vita reale, bisogna viverla e ciò non significa limitarsi alla sopravvivenza, ma anche divertirsi e godersi le piccole cose della vita". Tutto il gruppo compreso Crichton era rimasto colpito dalle parole del suo capitano "E questa da dove sbuca?" chiese Lisbeth insospettita "Da nessuna parte. È stata una delle prime cose che ho imparato dopo il mio ritorno da Aincrad quando ho ripreso a vivere la realtà" "Bello come pensiero" aggiunse Crichton con stima sincera per quello che il suo capitano aveva detto al gruppo "Grazie mille" "Ecco ci siamo!" urlò Leafa che puntò il dito verso una fonte di luce inaspettata. Appena intravidero la luce del sole entrare nella cupola di alberi subito con forte velocità uscirono velocemente dal tunnel e subito si ritrovarono in un paesaggio completamente diverso da quello visto in precedenza e mozzafiato: la collina su cui erano arrivati era un intero percorso roccioso poco elevato che si stagliava su una grossa conca che faceva da gigantesca pianura popolata da diverse specie di dinosauri: un branco di Stegosauri dalla pelle verde muschio stavano banchettando al limite tra la giungla e la parete del piccolo altopiano; alcuni Brachiosauri dal lungo collo verde e bianco maculato pascolavano tranquillamente intorno alla pianura mentre altri dinosauri dal becco d'anatra tra cui Parasaurolofi (noti per la cresta ad uncino collegante al suo muso per emettere richiami o segnali d'allarme), Corythosauri (simili ai Parasaurolofi ma con una cresta ondulata) stavano tenendo d'occhio i loro nidi con una sentinella a sorvegliare sui compagni addormentati, mentre un Anchilosauro solitario dalla corazza nera e la pelle rossa vagava per la distesa scuotendo pigramente la coda a mazza; Quel paradiso preistorico fu oggetto della meraviglia e dello stupore del gruppo che non poteva fare altro se non ammirare quel paesaggio straordinario. "Wow!!!" sospirò Silica con cuore gonfio di emozione, "Puoi dirlo forte, fin da quando ero un bambino che ho sempre voluto vedere un mondo abitato da questi giganti e adesso grazie all'avanzata tecnologia del 21° secolo ... è qui davanti ai miei occhi" disse Crichton che guardava con occhi nostalgici quel paradiso preistorico che aveva sotto i piedi, gli altri notarono quello sguardo così perso e innamorato di quella selvaggia natura e ne provarono contentezza. "Ti piace proprio la preistoria vero?" rispose Sinon dandogli una pacca sulla spalla delicatamente, Crichton rispose senza scostare lo sguardo dal panorama "Già, magari potessi vivere davvero in un mondo simile" "Scherzi fratello?! Con mostri come quelli che cercano di mangiarti?" domandò perplesso Klein, davanti alla sua affermazione Crichton sorrise in simpatia e levando gli occhi dal paesaggio rispose "I carnivori seguono soltanto la loro natura. E poi" si fermò un attimo per ritornare ad osservare il paesaggio e in seguito riprese "preferirei vivere in una natura ostile ma libero, piuttosto che in una società sicura dove mi sento etichettato dal pensiero altrui", quelle parole colpirono molto il pensiero di Asuna, Sinon e di tutti i presenti. Specialmente per Sinon, Asuna e Klein quelle parole nascondessero un tentativo di comunicare con loro, di cercare un punto dove esprimere ciò che voleva dire in realtà dire. Nonostante fossero ancora dubbiosi su ciò che era davvero quel ragazzo dagli occhiali verdi e dalla pistola laser, c'era qualcosa in lui che li attirava e ne volevano sapere di più. Non erano consapevoli di che si trattava, però di una cosa erano certi: quello che stavano vedendo non era lo stesso Crichton che ha massacrato sul ring tutti i suoi avversari, l'eroe di SAO Kirito compreso, il giorno prima. Qualcosa però nel cuore del ragazzo gli impedì di approfondire ciò, di rispondere ai dubbi dei suoi compagni e disse con un falso sorriso in volto "Scusate! Mi sono perso nei miei ... soliti spiegoni. Meglio se riprendiamo il viaggio prima che quel bestione arrivi!". Subito dopo nell'aria si sentì un segnale d'allarme che proveniva dal menu di Asuna, subito lo aprì con un cenno della mano destra e con orrore vide che i pochi minuti rimanenti segnati in rosso segnavano <<5 minuti all'inizio della caccia>>. Gli altri osservarono lo sguardo di pietra dell'amica che subito chiuse il menu e con voce ferma, ma tesa disse "Dobbiamo andare verso nord. Adesso!!". Tutti quanti al suo comando corsero insieme a loro e percorsero di corsa il sentiero roccioso con tutto il fiato che avevano in gola, era passato parecchio tempo da quando non avevano provato una tale tensione nell'affrontare una missione di gioco con tanto di boss finale. Il percorso montano proseguiva scosceso e un po' difficile da superare, ma con buona lena riuscirono a superare vari ostacoli che bloccavano loro la via, infatti più si avvicinavano a metà percorso e più il passaggio si riempiva di fosse che distavano dalla boscaglia circa 20-25 metri circa, inoltre il passaggio tra le rocce si faceva sempre più stretto e il più delle volte hanno leggermente rallentato per evitare di tagliarsi o venire feriti dagli spunzoni rocciosi. Alla fine si ritrovarono davanti ad un ponte in corda sospeso da due enormi monoliti, esso era parecchio stretto e non troppo sicuro infatti sembrava fosse stato costruito da tempo immemore. "Maledizione! E adesso come facciamo?!" esclamò seccata Lisbeth che si guardò intorno spaventata come non mai, subito Klein chiese all'amica: "Asuna quanto manca prima che ..." "Due minuti esatti. Dobbiamo muoverci. Passiamo uno alla volta, ma con prudenza. Il ponte potrebbe crollare" si guardò intorno specialmente ai suoi compagni come per invitarli a passare subito. La prima ad andare fu Lisbeth che più di tutti voleva essere al sicuro oltre il ponte di corda, con poca fatica riuscì ad arrivare a metà del percorso, appena ci arrivò Asuna fece il segno di passare immediatamente qualcun altro. La seguì Klein per darle sostegno ad avanzare più velocemente, dopo che anche questi arrivò quasi a fine percorso anche Leafa seguì i suoi compagni, di seguito Sinon seguì lo stesso processo. Infine arrivò il turno di Silica che però appena iniziò a percorrere in fretta il ponte subito si bloccò in preda ad una paura che la stava attanagliando l'anima terribilmente. Crichton che era l'ultimo rimasto, rimase nel dubbio e frettoloso chiese spiegazioni "Ebbene? Perché ti sei fermata? Sbrigati manca un minuto prima che esca il T-rex e venga quassù a prendere il suo pranzo!". Silica tremante disse "M-mi dispiace, m-m-ma soffro di vertigini!", in effetti era rimasta immobile ad inizio del ponte e nonostante Pina cercasse di aiutarla rimaneva immobile a guardare sotto di lei. Crichton capì che doveva fare qualcosa e in fretta così si mise accanto a lei e disse "Ti do una mano io, adesso vai tranquilla" "D-davvero?" "Davvero. Basta solo che tu non guardi giù" "O-o-ok". Così Crichton camminò insieme alla ragazzina coprendole le spalle qualora le cose si fossero messe male, ma appena furono a metà strada subito una tavoletta di legno che costituiva parte del ponte cadde sotto di loro e di nuovo Silica entrò nel panico "Aaah!!" "Silica! Non guardare giù e mantieni la calma!" ella si girò per guardare in faccia l'amico, ancora più spaventata di prima "N-non ce la faccio! T-torniamo indietro Crichton! Ti prego!" "Silica siamo già a metà strada non possiamo tornare indietro!" "M-m-ma!" "Niente ma! Avanza e non fare storie!" mentre Crichton avanzava con forza spingendola, Silica indietreggiava spaventata finché all'improvviso il timer suonò e per lo spavento fece traballare Crichton che per errore dette uno scossone al ponte, spaventando ulteriormente Silica "Nooooo! Non farlo mai più!", lui si tenne in piedi e confuso dall'affermazione dell'amica disse "Cosa non devo fare?". All'improvviso un urlo mostruoso rombò in tutta la giungla e l'altopiano facendo volare via gli uccelli dagl'alberi dove stavano poco prima appollaiati. I cuori di tutti e 8 i giocatori rimase immobile per lo spavento, quella voce non era minimamente paragonabile a nessun verso animale da loro conosciuto. Era terrificante, un grido venuto da un altro mondo.
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Sword Art Online: Phantom Tears
FanfictionIn una timeline alternativa agli eventi di Alicization, sono passate poche settimane dall'avvento di Ordinal Scale. Un grande torneo di sopravvivenza attende Sinon e i suoi compagni, ma un'ombra si affaccia su di loro. Crichton, misterioso giocator...