Chapter Five:

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Scendo i gradini, sto piangendo per la vergogna, per l’imbarazzo che mi ha fatto, provare la mia amica, lo so che non lo ha fatto apposta, lo so che mi vuole bene, e che mai mi metterebbe in imbarazzo davanti al ragazzo che mi piace.

Però oggi lo ha fatto, non so perché, sicuramente l’ha fatto inconsciamente per appoggiare Harry dato che tutti gli eravamo contro.

Però io intanto c'ho rimediato, una figura di cacca con Louis.

Ecco sono arrivata nel mio posto, mi siedo sull’altalena, già di solito quando voglio restare sola, vengo qua al parco giochi, e piango, rido, guardo il cielo, e li mi ci perdo, con i miei pensieri, penso al futuro, alla mia vita, ai One D, penso a un casino di cose.

Con i piedi, faccio una fossetta nella terra sporcando un po’ le mie ballerine preferite, la quale ho pagato un botto di soldi, ma in questo momento non mi interessa sapere, che sto sporcando le mie ballerine, di Atelier Fixdesign, pagate 300 euro.

Ma niente, non me ne frega niente, in questo momento nella mia testa poco normale, nella mia testa abituata a farmi mille problemi, abituata a stare nella tristezza, c’è il pensiero di Louis, e la figuraccia.

Sono triste, mi metto a cantare Gotta Be You (canzone di loro), quando d’un tratto mi sento spingere dietro le spalle.

Sento dondolare l’altalena, mi sembra di volare e toccare le nuvole, che ho sempre immaginato fossero fatte di zucchero filato, e che magari; un giorno possa dargli un morso, o che magari fossero fatte di cotone, e che magari in un lontanissimo futuro, mi ci possa stendere sopra come faceva, Heidi nel cartone animato.

Ma poi mi giro e vedo Louis, che mi guarda intensamente…poi mi sorride e continua ad dondolarmi, in oltre si unisce a cantare insieme a me la loro canzone.

Che bellissimo momento, sono faccia a faccia con il mio idolo, e stiamo cantando insieme, un sogno che ho sempre fatto continuamente, e che adesso si è realizzato finalmente. Mi guarda, mi sorride e poi con delicatezza mi accarezza la guancia, abbasso lo sguardo dall’imbarazzo, e alla fine infatti arrossisco.

Mi gironzola ancora un po’intorno, poi decide di sedersi sull’altalena accanto alla mia, mi guarda ancora una volta, e stavolta mi accarezza i capelli, io sorrido, ma non so cosa fare…cosa si fa in questi casi? Quando un ragazzo ti accarezza i capelli cosa si fa? Non lo so, così io me ne sto zitta, lo guardo, lo guardo con tanta intensità, lo guardo, con gioia, con ardore, con passione, ma anche con tristezza, perché vorrei che un giorno Louis, fosse mio, ma mio non sarà mai.

Non lo sarà mai, perché Lou è fidanzato da due anni e sette mesi con Eleanor.

Ma con tutto questo sono felicissima per loro, perché entrambi sono belli e bravi, e io non potrò mai e dico mai, competere con Eleanor.

Dopo avermi accarezzato i capelli mi dice…

-“E così questo è il tuo posto…”

Annuisco come una bambina, poi sempre lui…

-“Può diventare anche il mio ‘posto’?…”

Lo guardo, un'altra volta, Dio mio quanto ci saremo già guardati, da quando l’ho visto sbucarmi, dietro le spalle, ah! Già ma come c’è arrivato li, prima di me? Giusto! Glielo devo domandare…ma prima devo chiedergli un'altra cosa, che mi tormenta…prendo forza e coraggio e gli chiedo…

-“Louis ti posso fare una domanda?…”

Tommo annuisce, con uno sguardo sereno, e io continuo…

-“Ma Harry vi ha raccontato tutto dell’altro giorno?…Cioè ogni minimo dettaglio…?”

Louis, mi guarda, abbassa la testa, non ci credo è arrossito…poi mi dice…

Perché a volte basta solo sperarci un po' di più...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora