II - Kuro Kira.

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Passarono tre giorni da quella conversazione e Amuris notò che Raiko avesse uno sguardo particolare quel giorno

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Passarono tre giorni da quella conversazione e Amuris notò che Raiko avesse uno sguardo particolare quel giorno.

Era davanti al computer, ma stavolta vestita, era appena tornata dall'università.

-Amuris, per caso, ci sono altri proprietari di Death Note oltre a me?

Lo Shinigami iniziò a tremare di paura.

"E adesso come rispondo?! Se le dico di sì, penserà che io glielo abbia nascosto, se rispondo di no, capirà immediatamente che è una bugia. Meglio rimanere vaghi. Sempre vaghi con lei e si va sul sicuro. D'altronde le regole lo dicono che uno Shinigami non è tenuto ad avvertire l'umano di altri proprietari di Death Note."

-Non saprei, potrebbe essere così. D'altronde anche durante le vicende di Light Yagami, c'era più di un Death Note presente sulla Terra.

Raiko continuava a rimanere perplessa.

-Il mondo sta cambiando, Amuris. E io non so spiegarmi il perché. Ad un tratto politici, banchieri, uomini d'affari, grandi proprietari e chi ne ha più ne metta, hanno iniziato ad agire come se fossero una cosa sola, puntando a degli obiettivi comuni. Questo è veramente bizzarro. Strano che nessuno se ne sia ancora accorto.

-O forse qualcuno se n'è accorto, ma non c'è stata nessuna dichiarazione pubblica...

-Giusto. Se ci fosse un altro proprietario del Death Note, con i poteri che può ricevere, sarebbe in grado di far inginocchiare tutte queste persone al suo cospetto. Se fosse così, la persona in questione non è da sottostimare...

Amuris ci rifletté a fondo su quelle parole "Quindi Doth, molto probabilmente, ha trovato il suo umano..."

-Ma se non fosse così, che altra spiegazione avresti?

Raiko rifletté a fondo prima di rispondere.

-Nessuna veramente plausibile. Un umano semplice non sarebbe in grado di fare qualcosa del genere. E non è qualcosa che casualmente potrebbe accadere. Nulla è lasciato al caso...

Raiko si dimenticò della questione e attirò l'attenzione di Amuris su qualcos'altro.

-Torniamo alle cose importanti invece, volevo farti vedere il Death Phone! 

-Ci sei riuscita? Ma quando?

-Stamattina in bagno. Volevo farti una sorpresa! Ta-dam!

Raiko tirò fuori dalla sua borsetta nera uno smartphone completamente nero. Aveva lo schermo touch e i bordi finissimi.

Sembrava un normalissimo cellulare di ultima generazione, di quelli dal costo molto elevato. Al posto di un qualsiasi logo rinomato, c'era un teschio stilizzato.

Raiko accese lo schermo e questo si presentò essere completamente funzionante. Montava un sistema operativo sconosciuto, costruito da lei.

-Funziona! Provalo.

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