I - Simulazione.

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Quando Raiko venne a sapere che Irena se ne sarebbe andata decise di celebrare a suo modo quell'evento

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Quando Raiko venne a sapere che Irena se ne sarebbe andata decise di celebrare a suo modo quell'evento.

Doveva ammettere a se stessa di aver preso la donna in simpatia e non era roba da poco, difficilmente qualcuno veniva reputato simpatico dalla ragazza.

Non era mai capitata in una situazione del genere, quindi non sapeva propriamente cosa fare. Decise alla fine di fare quello che le veniva più spontaneo: indossare un abito particolare e salutare con educazione.

Non sapeva se fosse una buona idea ringraziarla o meno.

"In fin dei conti, ho qualche motivo per ringraziarla?"

Ma già il fatto che si stesse ponendo la domanda era una risposta di per sé. Raiko alla fine si rese conto che per la prima volta in vita sua aveva conosciuto una persona che poteva reputare un'amica.

Irena era stata gentile, attenta, ben disposta e sempre comprensiva con lei.

Non le aveva imposto nulla, l'aveva ascoltata. Nell'ascoltarla ella stessa si era confidata con la ragazza.

"Ma sarà tutto vero quello che mi ha detto? Forse ha solo mentito per farmi parlare quando io invece non l'avrei fatto?"

Ma Irena aveva molta esperienza con queste cose ed era stata bravissima a non far nascere nella ragazza tale dubbio. Raiko si era posta quella domanda alla fine solo per la sua natura preventiva.

"No, non stava mentendo. Non avrebbe avuto senso. Poi non è che mi abbia mai fatto parlare quando non lo desideravo fare. Il controllo della conversazione era tutto nelle mie mani."

Se Irena in quel momento fosse stata in grado di leggere i pensieri della ragazza, si sarebbe congratulata con se stessa: perché era riuscita a convincerla di tutto quello che doveva convincerla. Era tutto andato secondo i suoi piani: era riuscita ad aprire una breccia nella sua asocialità.

Asociali o meno, le persone rimangono sempre persone.

La loro esperienza con le emozioni può variare in mille modi, ma tutte quante, in quanto esseri umani, provano emozioni.

E quelle emozioni non avevano segreti per Irena.

Mentre Raiko si preparava per l'ultimo pranzo insieme alla donna, una leggera euforia attraversò il suo corpo.

A quest'ultimo pranzo sarebbero state presenti solo loro due e questo non dispiaceva per niente alla ragazza, anzi preferiva fosse così.

Nonostante il taglio modesto dell'abito, la lunghezza della gonna era stata dimezzata rispetto ai suoi altri vestiti, le arrivava fin sopra le ginocchia. Questo affinché potesse mettere in mostra i suoi stivali neri con la suola alta.

Amuris comparve nel riflesso dello specchio e annuì convinto, approvava tutto dell'outfit della ragazza.

-Sei un incanto, Raiko! Lo sai, non vedo l'ora di uscire da questo luogo. Mi mancano i video e i film che mi facevi guardare quando nessuno ci osservava! Quando sarai libera mi comprerai un telefono?

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