II - Confronto.

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Quando arrivò la notte, Raiko era stanchissima

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Quando arrivò la notte, Raiko era stanchissima.

Si preparò per dormire e si lanciò sul letto, mentre si stropicciava gli occhi sbuffò per la stanchezza.

Si sistemò la spallina della vestaglia nera da notte e si accomodò sotto le coperte.

Darius invece di dormire si presentò a Near. Leon era crollato sul divano con le cuffie alle orecchie, nel silenzio si sentiva il rumore che producevano, un miscuglio di musica elettronica e metal.

-Near, ho avuto un'idea.

-Che fortuna, almeno tu. Dimmi...

Near approvò l'idea di Darius un po' a malincuore, ovviamente poteva fare poco e niente per fermarlo.

Raiko si sentì infastidita da qualcosa, il suo sonno beato fu interrotto da qualcuno che nel buio l'aveva svegliata.

Quando mise a fuoco la silhouette scura, capì che quel qualcuno era Darius.

Non ebbe il tempo nemmeno di respirare che si sentì trasportata da tutt'altra parte del pianeta.

Raiko si ritrovò in equilibrio precario su una piattaforma che ancora non era riuscita a comprendere. I talloni dei suoi piedi non toccavano il pavimento e l'unica cosa le impediva di cadere nel vuoto era la presa salda di Darius sulle sue braccia.

Emise un urlo di paura e si sentì girare la testa, le gambe e le braccia tremavano, non solo per l'incredibile freddo che il vento portava, ma anche per il terrore.

Quando incrociò il suo sguardo terrorizzato con quello prepotente di Darius iniziò a capire cosa stesse accadendo.

Darius sogghignò leggermente e lasciò per poco la presa sulle braccia di Raiko, la ragazza urlò per la sensazione di caduta, ma fu un momento breve, Darius la riacchiappò subito.

Raiko aveva affondato le unghie nelle sue spalle.

Quando la ragazza guardò sotto di sé si rese conto di trovarsi veramente in alto su un edificio in costruzione, quando guardò verso il cielo capì che fosse ancora notte.

Darius si era posizionato dall'altra parte del balcone, lui non rischiava di cadere, se avesse lasciato la presa, Raiko sarebbe caduta molto probabilmente nel vuoto.

La ragazza non ebbe mai così tanta paura in vita sua, una paura istintiva e primordiale; riuscì a calmarla il pensiero che possedesse un potere che potesse salvarla in caso fosse caduta, ma la situazione rimaneva comunque capace di mettere a dura prova i suoi nervi.

-Attenta a dove metti i piedi, Raiko, potresti cadere.

Il tono di voce di Darius era canzonatorio, in un certo senso si stava divertendo. La ragazza spalancò gli occhi e gli urlò contro.

-Maledetto! Quindi tu sei King Kira!

-Già. Sorpresa?

-Perché mi hai portato qui?!

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