Min Yoongi<<Yoongi? Svegliati!>> apro un occhio e subito riservo un occhiataccia a mia madre.
È Domenica madre di Dio lasciatemi dormire!
<<Alzati sù, non lascerò che tu poltrisca nel tuo letto per
tutta la giornata!>> esclama.Sospiro e mi alzo dal letto, vado dritto in bagno sotto lo sguardo compiaciuto di mia madre.
<<Mamma mia mi sto piasciando sotto>> borbotto.Quando ho finito mi lavo le mani e mi infilo subito le ciabatte ai piedi, il parquet è gelido.
Scendo le scale e noto che Jeasang è ai fornelli mentre ondeggia al ritmo della musica che suona in cucina.
<<Buongiorno Yoongi! Ti va un pò di caffè?>> chiede con fare premuroso.
Sono contento che mamma lo abbia conosciuto, è una brava persona. Mi tratta bene, la tratta bene, si preoccupa per noi. Tutte cose che mio padre non ha mai saputo fare.Scuoto la testa per negare <<No grazie>> prendo il latte con i cereali, la mia ciotola e un cucchiaio, mi siedo e inizio a mangiare.
<<Yoongi ieri notte ti ho sentito uscire. Che sei andato a fare alle 4 del mattino?>> mi chiede lui mentre posa un piatto di frittelle sul tavolo. A lui si affianca mia madre che mi guarda con sguardo inquisitorio.
Rimango con il cucchiaio a mezz'aria mentre fisso la finestra <<Sono andato da un amico. Aveva bisogno di me>> rispondo, sincero.
Il viso stanco di mia madre si apre in un sorriso <<Okay. Ora mangia dai>>.
Chissà se Jimin sta bene, non mi ha più detto niente riguardo la separazione dei suoi genitori. Ma dato che ieri mi ha chiamato dubito che le cose si stiano mettendo a posto. Al telefono mi parlava con voce talmente piccola e sottile che ho pensato stesse per piangere.
Mentre penso a tutto questo, mi accorgo che Jaesang mi sta guardando con un sopracciglio alzato.
Ingoio una cucchiaiata di cereali <<Che c'è?>> lui scuote la testa mentre si versa il caffè nella tazzina <<Ah niente solo che Namjoon, Seokjin e Hoseok non ti hanno mai chiamato nel mezzo della notte...>> dice a bassa voce, mamma si mette a ridere.Sbuffo <<O dai Yoongs sto scherzando lo sai!>> esclama lui, ridacchio. Non è male averlo in casa, almeno mamma ha smesso di piangere.
<<Io oggi volevo andare da qualche parte, mi scoccio di rimanere a casa! Avete qualche idea voi due?>> dice entusiasta mamma, ci penso sù.
<<Vicino alla costa hanno costruito una passerella enorme, è sul mare e oggi ci dovrebbero essere anche le bancarelle! E poi la vista è
stupenda!>> fuori scuola qualche giorno fà c'era un tizio che distribuiva volantini riguardo quel posto, è stato innaugurato da poco più di un mese.<<È una bellissima idea! Forza omaccioni andatevi a preparare!>> Jae le da un bacio sulla fronte, io metto via i cereali e il latte e butto nel lavello il cucchiaio e la ciotola.
☁️
Sulla passerella la salsedine inondava le mie narici, mia madre e Jae vanno di bancarella in bancarella.
Mi poggio con i gomiti sulla staccionata in legno chiaro mentre il sole mi solletica il viso.Le persone vanno da una parte all'altra, fra la folla scorgo un profilo familiare.
Jimin è seduto sulle scalette della passerella che portano direttamente alla spiagga, ha la testa china su un libro, è assorto nella lettura.
Mi giro cercando mia madre con lo sguardo, lei e Jae stanno condividendo una mela caramellata, sorrido alla visione, sembrano una coppia di adolescenti.
Cammino in direzione delle scalette, le scendo lentamente accompagnato dal cigolio del legno e mi siedo accanto a Jimin.
Nota subito la mia presenza, solleva la testa di scatto e sento il suo sguardo indugiare sul mio viso.
<<È bello qua no?>> chiedo per instaurare una conversazione, le sue labbra rosse si aprono in un sorriso, gli occhi chiusi in due fessure e le rughette d'espressione ai lati della bocca. Sembra un fiore.
<<Si è bellissimo>> mi risponde mentre guarda il mare.
<<Scusa se ho interrotto la tua lettura>> lui scuote la testa <<Non ti preoccupare. Mi fa piacere la tua compagnia>> rilasso le spalle sentendoglielo dire.
<<Sei qui da solo?>> per un secondo mi ero scordato di essere qui con due ragazzini innamorati <<No, sono con mia madre e il suo compagno>> Jimin pare sorpreso.
<<Non sapevo che tua madre avesse un compagno>> la prima volta che ci siamo parlati, sulla spiaggia, avevo omesso l'esistenza di Jae, non mi pareva opportuno dirglielo.
<<Già, scusa se non te l'ho detto la prima volta che ci siamo parlati>> Jimin fa un gesto con la mano <<Non preoccuparti>>.
Le onde che si annientano sulla sabbia suonano una musica dolce, è una bella sensazione avere il sole in faccia.
<<Il mare mi piace un sacco>> dice il ragazzo affianco a me, ha le abbraccia avvolte intorno alle ginocchia, il mento su di esse, il sole sui suoi capelli fa notare la loro vera sfumatura.
I suoi occhioni guardano il mare illuminato dal sole, al suo interno sembra ci siano tanti diamanti.<<Che cosa ti piace esattamente?>> lui mi guarda, incatena il suo sguardo ricolmo di calore nei miei occhi scuri.
<<In verità non lo so nemmeno io perché mi piace. Mi sa di casa anche se non sono un pesce e mi ricorda la mia infanzia. Mi procura tanti bei ricordi>> sussurra.
Gli sorrido, rimaniamo così, a guardarci, mentre i gabbiani volano alti e si impegnano in acrobazie nel cielo azzurro.
Mentre guardo il suo viso, mentre i suoi occhi studiano i miei, un pensiero fa capolino nella mia testa:
È bellissimo.Lui, i suoi occhi, le sue labbra, il suo naso, le sue piccole mani nascoste nel cappotto, i suoi capelli, il suo sorriso, la sua risata, il modo in cui vede le cose.
È un gran peccato che soffra.
Mi alzo e sistemo i jeans inpolverati, lui alza lo sguardo su di me mentre accenna un sorriso.
<<Ci vediamo domani>> dico, una mano calda mi trattiene, Jimin mi guarda come se stessi per tirarla via e porre fine a quel contatto delizioso.
<<Posso continuare a chiamarti durante la notte Yoongi?>> sorrido.
<<Chiamami tutte le volte che vuoi>>
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Sono molto avanti con la stesura di questa storia miei cari lettori!
Sto amando scriverla!
💜
Cosa farete a Capodanno?
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𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]
أدب الهواة"Avevo gli occhi rossi mentre urlavo e tu ridevi." Igirasolicolorpesca | 2018