十八 (eighteen)

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Apro la porta di casa, subito un brusio mi accoglie. Lascio il mio zaino all'entrata e tolgo le scarpe.
Infilo le ciabatte e lascio la mia giacca nella mia stanza.
Arrivo in cucina che non trovo solo mio padre, ma altre due persone.

<<Zia! Zio!>> esclamo per la sorpresa, i due si alzano e mi vengono incontro per salutarmi e abbracciarmi.
<<Oh Jiminnie che bello vederti! Guardati sei proprio splendido!>> Zia mi stampa due baci sulla guancia, io sgrano gli occhi quando noto un particolare. <<Zia l-la tua pancia...>> ommiodio.

Lei ridacchia e si copre la faccia con una mano mentre zio le circonda i fianchi con un braccio <<Eh già. La famiglia si allarga!>> annuncia entusiasta zio.
Mia zia è incinta. Sorrido mentre guardo il suo enorme pancione. Ci lascia qualche carezza poi rivolge lo sguardo a me <<Avrai un cuginetto!>>

<<È maschio?>> chiedo, lei annuisce <<A che mese sei?>> si appoggia al piano cottura e mio padre tira fuori dal frigo del succo di frutta  <<Settimo mese, ci vuole ancora un pò di tempo>> sospiro. <<Ma che ci fate qua? Io ho saputo stamattina del vostro arrivo...>> borbotto mentre mi siedo.

<<Cerchiamo casa! Traslochiamo tesoro mio!>> sorride forte e zio mi guarda, pura felicità sul suo viso. Sono così felice di sapere che li avrò vicino. Mi alzo di slancio e mi fiondo su di loro per stringerli in un abbraccio <<Sono contento di vedervi>> zia mi accarezza la testa <<Anche noi tesoro. Sappi che per qualsiasi cosa puoi chiederci tutto quello che vuoi ok?>> annuisco.

Ora che ho parte della mia famiglia con me le cose andranno di sicuro meglio.
Mia zia fa un colpo di tosse per richiamare la mia attenzione
<<Mh?>> mugolo, lei mi prende la mano e mi guarda negli occhi.

<<Tuo padre ci ha detto del tuo orientamento sessuale, sappi che noi ti accettiamo e ti amiamo così come sei, e questo non cambierà mai.
Okay?>> annuisco, mi pizzicano gli occhi. Lei mi sorride e mi fa una carezza sulla guancia.

<<Non piangere tesoro>> e non ci riesco proprio a non farlo, in men che non si dica mi ritrovo fra le braccia di mio zio mentre singhiozzo e lui mi da qualche pacca sulla schiena mentre mi stringe, e mio padre affianca zia.
<<Non ti devi mai vergognare di quello che sei>> dice papà, annuisco e mi allontano dall'abbraccio di zio per posizionarmi al suo fianco.

<<Okay okay basta così. Piuttosto, qualcuno ha rubato il cuore al mio adorato nipote?>> chiede entusiasta mia zia, arrossisco all'istante.

<<Aaaa mi sa che questo è un si!>> esclama, rido.
<<Forse>>.

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora