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Jungkook

Entro nel locale.
Strizzo gli occhi non appena le luci colorate mi colpiscono.
Lancio un'occhiata per tutta la sala, individuando delle poltrone e dei divanetti proprio sotto al palco.

Mi incammino con sicurezza verso una poltroncina in prima fila.
I manifesti che annunciano il grande spettacolo di Kim Taehyung, sono appesi ovunque.

Kim Taehyung...
È solo per lui se sono in questo nightclub, certo è uno dei più famosi della città, ma è pur sempre un luogo squallido.
Una cameriera piuttosto carina mi affianca, chiedendomi cosa voglia da bere.
Ordino del whisky liscio, e dopo aver lanciato un'occhiata al sedere della ragazza, ritorno a fissare il palco.
Mmh, c'è di meglio.

Mi rilasso contro lo schienale della poltrona, godendomi le luci soffuse e la musica lenta dei posti tipici come questi.
Ghigno, immaginandomi già l'entrata in scena di Kim Taehyung.
Ho visto parecchie sue foto, so l'università che frequenta, so quali sono i suoi amici e so che appartiene a una famiglia ricca, ma non l'ho mai visto di persona.

Tutti coloro che lo conoscono, almeno di vista, ne parlano come se fosse un angelo. Descrivono la sua bellezza come un qualcosa di etereo, ma a me sembra un'esagerazione.
Insomma, è vero è molto bello, ma dubito che ci sia molta differenza tra le foto che ho visto e la realtà.

La stessa cameriera di prima mi porta il mio bicchiere di whisky, e io la ringrazio senza guardarla più.
I miei occhi hanno un unico obbiettivo stasera.

A un certo punto le luci si abbassano, e un faretto dalla luce bianca illumina il palco, creando un cerchio di luce.
Parte una canzone lenta e sensuale, proprio come la figura che sta avanzando adesso sul palco.
La luce colpisce il viso della persona, e io sono totalmente ipnotizzato.

Allora è questo Kim Taehyung.
Avevano ragione su di lui: è il ragazzo più bello che possa esistere.
Indossa un paio di pantaloni in pelle nera, tanto aderenti che mi permettono di osservargli il culo perfetto che si ritrova, quando si volta e balla a tempo di musica.

Mi mordo il labbro, fissando i suoi capelli rosso fuoco.
Ha un piccolo tatuaggio sul petto lasciato totalmente esposto, e da questa distanza non riesco a capire bene che cosa raffiguri.
Sorride quando la musica si fa più movimentata, leccandosi le labbra e portandosi una mano alla cintura.
Inizia a slacciarla piano, mentre ondeggia lentamente i fianchi.

Dio, non ho mai visto qualcuno di così provocante.
Bevo un lungo sorso dal mio bicchiere, prima di leccarmi le labbra e risentire il sapore amaro del whisky.

Gli altri tutti intorno a me, rigorosamente uomini, fischiano e applaudono quando Taehyung si sfila totalmente la cintura e abbassa di poco i pantaloni in pelle.
Io rimango in silenzio, godendomi lo spettacolo e sentendo qualcosa muoversi nei jeans.
Presto sarà mio.
Sono venuto qui con l'intento di rivendicare la mia proprietà su di lui.

Taehyung slaccia del tutto i pantaloni, afferrando il lembo dei boxer e abbassandoli un po'.
Ghigna, portandosi una mano tra i capelli e tirandoseli indietro.

Lo vedo che guarda tutti i presenti, senza soffermarsi su qualcuno in particolare.
Almeno finché non incrocia il mio sguardo.
Sento una scarica partire dal basso ventre, quando con gli occhi fissi nei miei, mi rivolge un'occhiolino provocante e mi sorride.

Devo averlo, a qualsiasi costo.
Controllo l'ora sul telefono, scoprendo che mancano poco più di cinque minuti alla fine dello spettacolo.
Mi alzo dalla poltrona, guardandomi in giro e individuando Jung Hoseok.
È lui il direttore di questa baracca, perciò suppongo che avrà sotto controllo anche i suoi "dipendenti".

Cammino vero il bancone del bar, non distogliendo però lo sguardo da Taehyung sul palco.
A quanto pare non gli sono indifferente, dato che continua a fissarmi.
Sorrido soddisfatto.
Sarà facilissimo.

"Sei tu Hoseok?" Chiedo al biondo seduto su uno sgabello.
Annuisce, rivolgendomi un'occhiata di sufficienza.
"Si, perché?" Risponde, alzando un sopracciglio.
"Lo voglio" dico semplicemente, indicando con un cenno Taehyung.

"Mmh, guarda che lui costa caro" ghigna, guardando Taehyung con un sorrisetto.
Annuisco.
"Lo so, sono disposto a pagare".
Alza gli occhi al cielo.
"Va bene, potrò concederti un'ora con lui".
Scuoto la testa, ridendo falsamente.

"Forse non hai capito... Lo voglio mio, per tutta la notte".
Jung spalanca gli occhi.
"Dovrai sborsare parecchio, a questo punto".
Infilo una mano nella tasca del giubbotto, estraendo moltissime banconote arrotolate.
"Sono dodicimilaottocentosessantuno *(dieci mila euro)* won, bastano?" Chiedo, con un sorriso provocatorio.

Gli occhi dell'uomo difronte a me si illuminano, annuendo freneticamente.
"Certo che bastano. Avrete un privè a disposizione per tutta la notte. Manderò da te Taehyung non appena finirà lo spettacolo".

Annuisco soddisfatto.
"Bene" termino, prima di voltarmi e ritornare sulla poltrona, con lo sguardo provocante di Taehyung addosso.

Lo spettacolo finisce, e Taehyung scende dal palco.
Cammina verso di me, osservandomi dalla testa ai piedi. Ora riesco a individuare il tatuaggio sul suo petto: una piccola "T".
Si morde lentamente il labbro, girando intorno alla mia poltrona, con uno sguardo da predatore.

Ah no, qui sono io il predatore, e lui è la mia preda che non vedo l'ora di sbranare.
"Posso?" mi chiede lui.
Sono colpito dalla sua voce così profonda e roca.
Rabbrividisco.

"Prego" acconsento, con un mezzo sorriso sulle labbra.
Taehyung ridacchia, sedendosi sulle mie gambe.
"Piacere, io sono Kim Taehyung" mormora, leccandosi il labbro superiore.

"Ti conosco già. D'altronde, chi non ti conosce?" Ghigno.
Taehyung ride di gusto, gettando indietro la testa, lasciando il suo collo totalmente esposto. Mi viene l'acquolina in bocca, al solo pensiero di riempirlo di marchi violacei, macchiando di peccato la sua pelle così pura.

"E tu invece... -posa un dito sul mio petto, girando attorno al primo bottone della camicia- Qual è il tuo nome?" 
Sposto lo sguardo sulle sue labbra, che mi ricordano vagamente un cuore, mordendo le mie.

"Jeon Jungkook" mi presento, strizzando una sua coscia tra le mani.
Miagola, accoccolandosi contro di me.
"Jungkook" ripete, provando il mio nome sulla lingua.

Vorrei che provasse molto altro, su quella lingua.
"Bel nome, molto sensuale. Come colui a cui appartiene, d'altronde".
Ghigno, spostando la mano nel suo interno coscia.
Lui ride, schiaffeggiandomi leggermente.
"Le conosci le regole del locale, vero? Non puoi toccarmi".
Intanto però intrappola la mia mano stringendo le gambe.

"Credimi, con tutto quello che ho sborsato mi lasceranno fare di tutto con te".
Taehyung solleva un sopracciglio, divertito.
"Hai pagato per avermi?" Domanda, stupito.
"Per tutta la notte" sussurro al suo orecchio, prima di mordergli rudemente il lobo.

"Oh, sono piuttosto lusingato. Se posso chiedertelo, come mai mi vuoi tutto per te?"
Sorride, facendo scivolare un dito lungo il mio petto, fermandosi appena sopra la cintura dei jeans.

"Perché voglio scoparti" confesso, senza mezzi termini.
"Mhh" mugola, strofinando il suo sedere sul mio cazzo.
"E perché hai il culo più bello che abbia mai visto" proseguo, circondandogli la vita con un braccio.

"E tu devi avere un cazzo davvero grosso" ribatte, stringendo la mano attorno al mio membro.
"Lo scoprirai presto" sghignazzo, sollevando il bacino per andare incontro al suo sedere.
Taehyung si lascia sfuggire un gemito, che fa crescere ancora di più la mia erezione.

"Devo andare a prepararmi adesso. Tu sarai in uno dei privè, giusto?" 
Annuisco, e lui si alza dalle mie gambe.
Prende il bicchiere di whisky dal tavolino accanto a me, bevendo l'ultimo sorso prima di andarsene via, sculettando in un modo maledettamente eccitante.

Oh Taehyung, non sai in che guaio ti sei cacciato.

•Prisoner of Love• || KookV ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora