Jimin
Mi sistemo sulla comoda poltrona del vagone, sospirando alla ricerca dell'ennesima posizione comoda.
Ma forse non è la posizione il problema.
Forse è per Yoongi.
Non ci siamo sentiti per nulla, a parte quando mi ha avvisato del suo arrivo dai genitori. Credo lo abbia fatto per non farmi stare in pensiero. Per il resto, ogni mio messaggio non ha ricevuto risposta.Da una parte potrei anche capirlo. Il nostro saluto non è stato dei più allegri, ma può almeno degnarmi di una risposta.
Sbuffo, controllando nuovamente il cellulare, trovando la casella priva di messaggi, a parte qualcuno di quei fastidiosi call center.
"Problemi con il fidanzato?"
Sollevo il viso dal telefono, trovando quello di Jackson più vicino di quanto mi aspettassi.
Annuisco impercettibilmente, appoggiando la schiena sul morbido sedile in pelle.Siamo partiti da un'ora, e per uno sfortunato caso, Jungkook e Taehyung sono seduti a parecchi sedili di distanza, ma riesco ugualmente a vederli da qui. Dormono tranquilli, l'uno stretto all'altro.
Quanto vorrei essere al loro posto con Yoongi.Invece mi ritrovo qui, seduto di fronte a Jackson.
Non che sia una compagnia spiacevole, ma ho altri pensieri per la testa in questo momento."Niente che non si possa sistemare" rispondo, fingendo un sorriso.
La realtà è che mi sento morire dentro. Non voglio nemmeno pensare che Yoongi non possa o non voglia più tornare da me. La mia vita sarebbe priva di senso, in quel caso.Ma non posso nemmeno martellare questo poveretto di Jackson con i miei problemi. Quindi se non parlo e tengo per me ciò che provo, è meglio per tutti.
"Ma i tuoi occhi non dicono questo. Su, con me puoi parlare. Sfogati" insiste Jackson, protendendosi ancora di più verso di me.
Rimango piacevolmente, o forse no, stupito dalla confidenza che si è permesso di prendere, ovviamente la confidenza non è minimamente ricambiata.
Non credo di avergli mai dato modo di oltrepassare una qualche sorta di linea, permettendogli di avere un tale comportamento.E questo qui ci sta provando.
Riconosco un tentativo di approccio quando lo vedo.
Sono un esperto in questo campo, di conseguenza non posso sicuramente sbagliarmi."Ti pregherei di mantenere la giusta distanza, grazie".
Metto una mano davanti al mio viso, toccando quasi quello di Jackson, per quanto sia vicino.
Lui sembra capire, e ritorna tranquillamente composto, rilassandosi sullo schienale del sedile."Suppongo che non coglierai la mia occasione di farti da psicologo improvvisato, dico bene?" Domanda lui, sollevando appena gli angoli delle labbra, in una piacevole risata.
Devo ammettere che faccio fatica a concentrarmi su qualsiasi cosa, se lo guardo troppo a lungo.
È indubbiamente un bellissimo ragazzo, molto differente da Yoongi, in tutti i sensi.Jackson è sempre stato il mio tipo.
Alto, muscoloso, con un carattere forte, sveglio...
Insomma, le stesse caratteristiche che possiede anche Jungkook. Motivo per cui mi ero invaghito di lui qualche anno fa.Scuoto la testa, scacciando il pensiero, e anche alcune immagini, di me e Jungkook.
Devo smetterla di pensarci, devo sul serio.
Ultimamente la mia mente vaga sempre di più in quella parte di ricordi che vorrei solo cancellare, sguazzando nelle piacevoli sensazioni che provavo con Jungkook tempo fa."Non voglio annoiarti con i miei stupidi problemi. Perciò si, rifiuto l'offerta" rispondo, senza accennare un minimo di sorriso.
Voglio che Jackson capisca che mi deve lasciare in pace. Ora e per sempre.Deve farlo per due motivi: stare accanto a lui mi fa dimenticare per qualche secondo Yoongi, e non è un bene; e poi mi ricorda terribilmente Jungkook, e tante altre vicende. Anche questo non è per niente una cosa positiva. Non posso e soprattutto non voglio fare un torto a Taehyung.
"Vado in bagno" annuncio, forse con un po' troppa enfasi.
Mi alzo in piedi, in fretta.
Infatti vengo travolto da un capogiro, mentre la mia vista si appanna per qualche secondo."Jimin, tutto bene?" Sento una voce familiare accanto a me. Mi sembra anche parecchio preoccupata.
Lentamente le gambe tornano di nuovo salde, capaci di sostenermi, la vista ritorna quella di sempre, e la fastidiosa sensazione di nausea va via.
Guardo di chi si tratta, e vedo Jungkook che mi stringe il braccio in una presa di ferro.
"Stavo andando in bagno quando ho notato che stavi poco bene. Sono corso qui, per paura che potessi svenire. Jackson è andato a tenere d'occhio Taehyung" mi informa Jungkook.Non mi capacito che sia successo tutto ciò in una manciata di secondi.
E sono piuttosto sorpreso della rapidità con cui Jungkook sia arrivato in mio soccorso.
E perché la cosa mi rende felice?Scuoto la testa, sottraendo velocemente il braccio dalle dita di Jungkook.
"Sto bene, Jungkook. Non c'è bisogno di preoccuparsi così. Sarà stato uno sbalzo di pressione, credo".
Gli sorrido, rassicurandolo con lo sguardo.È adorabile in questo momento, con l'espressione colma di preoccupazione.
Preoccupazione nei miei confronti!
Quasi non ci credo.E non credo nemmeno a me stesso, e nella mia euforia immotivata.
Yoongi.
Taehyung.Due nomi, ma che hanno lo stesso scopo di riportarmi con i piedi per terra.
Devo smetterla di gioire per così poco, e di tentare di riportare a galla sentimenti che dovrebbero restare nel dimenticatoio."Ma insisto. Voglio prendermi cura di te per una volta, e portarti a fare colazione. Sostituisco Yoongi, no?" Mi sorride Jungkook, protendendo il braccio verso di me.
Sospiro.Sarebbe meglio che io non confondessi lui e Yoongi, perché potrei farmi prendere troppo la mano, spingendomi di conseguenza oltre.
Ma un'altra vocina fa capolino nella mia mente.
Dopotutto si vive una volta sola, giusto?
E se ho voglia che Jungkook si prenda cura di me, trovando piacevoli queste attenzioni, chi sono io per impedire il mio stesso benessere?Osservo la mano di Jungkook, ancora tesa verso di me.
Alzo gli occhi al cielo, fingendo uno sbuffo annoiato."E va bene! Andiamo!" Urlo, anche se non troppo.
Afferro la sua mano, mentre nel mio profondo sto facendo i salti di gioia.Dovrei finirla, davvero, ma mi piace troppo.
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•Prisoner of Love• || KookV ||
RomansaSpogliarellista in uno dei nightclub più famosi di Seoul di notte, e studioso e innocente studente universitario di giorno. Ricco ed ereditiere di una potente famiglia. Tutto questo è Kim Taehyung. Una pistola e una banda di quattro ragazzi pazzi...