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Jungkook

La reazione di Taehyung dopo che si è convinto di essere sul serio stato rapito, è stata fenomenale.
È totalmente impazzito, urlandomi contro parole che sarebbe meglio non ripetere.
Mi sono divertito, finché non mi ha mollato un ceffone, e subito dopo un altro senza che avessi il tempo di fermarlo.

A quel punto ho smesso di divertirmi, e sono passato dalla parte del cattivo.
Non posso permettere a un ragazzino di colpirmi in quel modo.

È per questo che adesso si trova con le mani legate, che si dimena come un matto e urla.
Non mi aspettavo che avesse un carattere così combattivo, credevo che fosse la solita puttanella obbediente.

"Se solo mi lasciassi spiegare, al posto di gridare come una cornacchia. Non ne posso più" sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"Vaffanculo, stronzo di merda" sputa Taehyung, con gli occhi fiammeggianti per la rabbia.

"Okay, è arrivata l'ora di ricorrere alle maniere forti".
Avanzo verso di lui, afferrando i suoi capelli nel pugno, e tiro talmente forte da fargli gettare la testa indietro per il dolore.
"Mi ascolterai?" Chiedo, strattonando più forte.
Scuote la testa.
"Ho detto di no, stronzo" ringhia, con le lacrime agli occhi, ma cercando ancora di mantenere un po' di dignità.

"Va bene, l'hai voluto tu".
Infilo una mano dietro la schiena, tirando fuori la pistola, scarica, dalla cintura dei jeans.
La punto sotto il suo mento.
Taehyung inaspettatamente ridacchia.
"Vorresti per caso ammazzarmi? Su avanti fallo. Vorrei proprio vederti mentre cerchi di uccidermi con una pistola scarica".

Sono sorpreso che abbia capito subito che l'arma fosse priva di proiettili.
"Oh ma dai, hai pensato davvero che ci cascassi?"
Ride, scrollando la testa per liberarsi della mia mano attorno ai suoi capelli.
"Potrai torturarmi quanto vuoi, ma non mi piegherò mai al tuo volere. Credevi che fossi un ragazzino innocente solo perché ti ho permesso di scoparmi? Beh, hai sbagliato del tutto i calcoli, bello mio. Mi hai voluto a ogni costo, perciò adesso te ne farò pentire".

Si lecca le labbra, e il mio sguardo cade su di esse.
Nonostante sia abbastanza irritante, rimane comunque bellissimo e non smette di attrarmi fisicamente.
Mollo i suoi capelli, allontanandomi.

"Bene, non ascoltarmi se non vuoi farlo, ma sappi che rimarrai legato su questo letto finché non ti deciderai a essere più collaborativo" dico risoluto, rimettendo la pistola nella cintura.

"Perfetto, ti consiglio di sederti allora, dovrai aspettare a lungo" ribatte, ghignando.
Sbuffo, voltandomi e uscendo dalla porta.
Devo assolutamente trovare un modo per farlo cedere.

💮💮💮

Taehyung

È ormai sera, lo so guardando l'orologio appresso al muro, e Jungkook non si è ancora fatto vedere.
Non so se sia un bene o un male.
Non voglio più vedere la sua faccia, ma queste corde sono micidiali.
Ho tutta la pelle dei polsi scorticata, per non parlare del doloroso bruciore.

Sbuffo, contorcendomi per la millesima volta nel tentativo di liberarmi.
Smetto immediatamente, quando sento la porta aprirsi.
Non è Jungkook a entrare, ma bensì il ragazzo di stamattina: Jimin.

Porta un vassoio con del cibo, e un sorriso stampato sulle labbra.
"Ciao" mi saluta, venendo verso di me.
"Ciao" ricambio nonostante tutto.
Almeno lui sembra gentile.
Vedo che fa scorrere lo sguardo sulle mie gambe nude, e per riflesso le chiudo.

"Come stai?" Domanda Jimin.
Scrollo le spalle.
"Come uno che è legato da stamattina. Credo mi si sia bloccata la circolazione" borbotto.
"Oh, mi dispiace davvero tanto. Ti slegherei, se potessi".
Annuisco senza parlare.

•Prisoner of Love• || KookV ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora