Mi sveglio
C'è un bigliettino sulla mia scrivania
«non giocare col fuoco o ti brucerai»
Mi viene da ridere, ma sospiro.
Bussano alla porta
M: avanti
Rosa: è permesso?
La porta si apre ed Entra Rosa con un pacchettino verde in mano, le corro incontro e la abbraccio fortissimo, lei ride. Alla porta si avvicinano mamma e Gianni. La mamma sorride e Gianni le sta dietro, senza mai staccarmi gli occhi di dosso. Cerco di ignorarlo, stando più tempo possibile con Rosa, ma alla fine della giornata Rosa si sta addormentando nel mio letto. Noto che non ha ne voglia né è così tanto sveglia da spostarsi perciò vado in salotto. Prendo una coperta e appoggio la testa sul divano di pelle: avorio e fredda. Cerco di addormentarmi, ma Continuo a sentire rumori provenire dalla cucina. Mi alzo per verificare e noto che non c'è nessuno. Mi avvicino alla finestra e mi sporgo fuori, ma niente.
All'improvviso mi sento toccare la schiena e girandomi spaventata accenno ad un urlo
M: ahh-
La mia voce si spezza quando Gianni poggia due dita sulla mia bocca e mi sussurra di fare silenzio.
G: piciu, ti devo parlare. Andiamo in camera mia.
Annuisco.
Dentro un'ansia terribile mi rosicchia lo stomaco e mi sento piano piano sempre più vuota.
Nota che ho freddo.
G: il letto è già sfatto, puoi metterti sotto le coperte se hai freddo.
Dice senza guardarmi. Sembra indaffarato a cercare qualcosa. Apre lo zaino e ne tira fuori un quadernetto blu.
M: cos'è?
Lo apre, lo sfoglia e inizia a leggere
G: «Mutande, vestiti sparsi ovunque. Allungando lo sguardo intravedo un completo di mutandine e reggiseno bianchi, entrambi ricamati in pizzo, tipici delle troiette che mio fratello Gianni si porta a letto. I miei sono separati perciò io e Gianni ci siamo ritrovati ad essere fratelli di punto in bianco quando suo padre ha deciso di sposare mia madre» Devo continuare o lo riconosci?
M: se secondo te non mi hai smerdata abbastanza puoi continuare...
Dico con tono innervosito
G: «I suoi capelli sono nerissimi e ricci, gli occhi sono verdastri con qualche riflesso marrone chiaro come scaglie di cioccolato. Ogni tanto morde le sue labbra piene e quasi incolore per poi rilasciarle in un sorriso malizioso sollevando un solo angolo della bocca. Il suo viso è così definito che toccandolo potrei tagliarmici e il mento è leggermente diviso a metà da una piccola fossetta. Mentre lo osservo si alza lentamente scoprendo il suo petto leggermente bagnaticcio, forse sudato. Mi guarda con il suo solito ghigno-»
Lo interrompo
M: Okay basta, puoi smetterla ora.
Poggia il quaderno e dice
G: ti avevo avvertita piccola.
Piccola!?
G: non dici niente fiorellino?
Che stronzo
M: dovrei arraparmi?
G: ancora scherzi? Io sono molto serio, non scherzare con me Margherita.
Dice avvicinandosi. Mi ha chiamata Margherita. Mi attorciglio un dito tra i capelli, gesto che faccio spesso quando sono nervosa. Lo guardo, ma notando che è duro torno di uovo a guardare il soffitto. Sento un respiro caldo, lo sento avvicinarsi a me. Mi sollevo, ma lui mi mette lentamente la mano sul collo.
G: beh, ora non ti arrapi?
M: vedo che tu lo sei già da un po' caro.
Mi pento per alcune questioni e sono contenta per altre di aver risposto in Questo modo.
G: ah si? E perché lo guardavi?
Mi incuriosisce...
M: beh, è lì, insomma si vede.
Si appoggia su di me, cerco di non eccitarmi, ma in questo momento è inevitabile.
Si alza e chiude la porta a chiave
M: Gianni mi sembra di star recitando nel mio stesso film...
G: e cosa succedeva dopo che chiudevo la porta Fiore?
M: beh..
Non mi lascia parlare e mi bacia, le sue labbra sono morbide, mi sembra di star sognando quando la sua lingua si trova con la mia. Lo allontano e lui rimane a bocca aperta e con gli occhi chiusi.
M: aspetta, quella era una storia Gianni, ma questa, questa è la realtà.
G: lo sai che c'è? Non mi importa, anzi non me ne frega un cazzo se i nostri genitori stanno insieme, me ne sbatto se non si potrebbe e lo faccio lo stesso.
Mi toglie dal letto e mi solleva tenendomi le gambe ai lati della sua vita.
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handwritten
Teen FictionSono Margherita una ragazza di diciassette anni come ce ne sono tante altre. Adoro scrivere e immaginarmi storie d'amore tra personaggi dei libri che leggo ma soprattutto adoro immaginarle con Gianni...