Pov Gianni
Mi sveglio e Margherita non c'è, papà non c'e, Rosa non c'è. Vado da Amanda
G: che cazzo avete fatto?
A: la abbiamo allontanata da te, spero che almeno lei capisca la gravità di quello che avete fatto.
Dice mentre sorseggia ancora il suo caffè amaro. Dio se mi fa incazzare!
G: fallo capire anche a me, davvero non trovo La particolare motivazione delle tue preoccupazioni. Tu non sei mia madre, lei non è mia sorella tanto meno Rosa.
A: Rosa?! La mia bambina, hai fatto qualcosa anche a lei?
G: tu non capisci proprio niente. Io amo Margherita, non ho ne voglia ne tempo di sfruttare nessuno tantomeno voglia di amare qualcun'altra.
Dico con tono calmo. Mi diriggo in cucina e mi preparo una tisana, come solo i veri depressi sanno fare. Non le posso scrivere, non la posso chiamare, non posso sentire la sua voce e soprattutto non posso averla mia: L'ho persa. Non appena capirò chi ha messo quella foto non lascerò che ne scampi vivo! Quella sera, in realtà, non avevo bevuto nulla, neanche un sorso di birra perciò non posso essere stato io in nessun modo. Ho levato la bustina dalla tazza e il tè rimasto intriso mi cola sulle gambe e sui piedi. Era caldo, bollente, ma non ho detto nulla. Stare solo mi rendeva me stesso, non è una cosa buona.
Nerea: Ehii Gianni, tesoro hai voglia di venire un po' da me ? Baci <3
Gianni: Mh va Bene.
Ci penso un po' prima di rispondere, ma penso anche che distrarmi da Margherita mi servirebbe.[...]
N: Gianni caro! Che bello rivederti.
Mi stampa un bacio sulla guancia e odio quando qualcuno lo fa, mi sento un bambino
G: ciao Nera
N: Nerea, hahahahaha.
Che risata da smorfiosa... cammina scalza fino alla sua camera e mi invita a seguirla. Si siede sul letto poco illuminato da una luce viola e battendo bianco la mano sul materasso mi dice
N: Vieni, siediti accanto a me.
Mi siedo e lei mi sfiora il petto fino ad arrivare quasi al mio cazzo. Le prendo la mano
G: che fai?
Dico rizzandomi in piedi
N: nah nulla, se non hai voglia fa niente dai.
I suoi capelli mi sembrano di un colore diverso sotto la luce e lunghi, gli occhi verdi, le labbra sottili. È Margherita. Mi avvicino a lei la bacio sul collo
N: sapevo che non potevi resistermi.
Bacio Margherita intensamente, con gli occhi chiusi e le metto le mani sulla schiena. Le spaccio io reggiseno e le tocco piano i capezzoli. Lei mi stringe la testa a se e non mi fa respirare. Mi stacco e respiro intensamente
G: mi stavi soffocando fiore!
N: fiore?
La guardo. Capelli neri e appoggiati sulle spalle, gli occhi scuri e grandi. È Nerea.
G: scusa non so che cazzo sto facendo.
Mi sistemo i capelli e corro fuori
N: GIANNI MA CHE CAZZO STAI FACENDO?!
G: ti ho detto che non lo so. Mi dispiace.
Mi metto in macchina e guido fino a casa dove trovo papà e Amanda
A: eravamo preoccupati! Ma dove ti sei cacciato?
Marco: Amanda per favore non ricominciare.
Dopo aver buttato le chiavi sulla scrivania continuo a sentirli gridare dal piano di sotto. Se ci fosse stata Margherita mi avrebbe consolato. Prendo il cellulare e guardo quella foto di noi due. Non voglio ammetterlo, ma mi sono stancato di comportarmi da stronzo. Io la amo e non so che stavo facendo.
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handwritten
Teen FictionSono Margherita una ragazza di diciassette anni come ce ne sono tante altre. Adoro scrivere e immaginarmi storie d'amore tra personaggi dei libri che leggo ma soprattutto adoro immaginarle con Gianni...