Quinta Parte | Ancora Mia.

34 4 2
                                    

Siamo tornati a casa dopo aver accompagnato Rosa a prendere il treno. Sono stanca morta e, piena di pensieri mi sfascio sul letto
«toc toc»
Sento un bussare deciso, sospiro
M: chi è?
Nessuna risposta, al che mi alzo in piedi e vado ad aprire
G: fiore... Come stai? Ti vedo pensierosa
M: sto bene... - Dico sedendomi di nuovo sul letto - come mai sei qui?
G: che domande fai, è casa mia e poi, non penserai mica che mi sia dimenticato tutto?
Dice avvicinandosi con prepotenza. Il ricordo di ieri notte sfiora per un momento i miei pensieri 
M: già, pensi che dovremmo rifarlo?
G: bel tentativo ragazzina arrapata, mi farò desiderare... E farò del mio meglio.
Dice avvicinandosi ancor di più come per volermi baciare, ma poi si allontana e ride.
"sarà una lunga settimana"
penso io ad alta voce dopo che lui è uscito
Arrivati a tavola Gianni si siede nel posto di fianco al mio, stranamente
A: Marghe, cos'è quel faccino?
M: già mi manca Rosa...
Gianni mi guarda, non capisco se è deluso oppure perplesso. Dopo la cena decido di andare in camera di mamma e Marco, per stare un po' per conto mio.
«toc toc»
A: Amore che hai? Perché sei qui?
M: volevo solo stare un po' tranquilla...
Dico sollevandomi leggermente. Subito dopo entra anche Marco perciò decido di andarmene di corsa e senza dire nulla esco. Arrivata alla fine delle scale per arrivare al piano superiore, che ho percorso a testa bassa, vengo bloccata da Gianni. È appoggiato con il braccio contro il muro con quel suo dannato sorrisetto... Lo sorpasso senza farmi troppi problemi, ma appena poggio la mano sulla maniglia della Porta di camera mia, sento le calde dita di Gianni afferrarmi i fianchi, avvicinando pericolosamente la sua bocca al mio collo. Mi scansa i capelli e mi bacia lentamente girando il mio volto verso di sé, poi si stacca e mi sussurra sulle labbra
G: ti voglio mia ancora per una notte fiore.
Mi mordo le labbra, dopo averci passato la lingua sopra, lasciandole poi andare. Apro velocemente la porta mentre lui mi passa avanti e si butta sul letto con le gambe un po' aperte. Mi siedo su di lui avvolgendo il suo collo tra le mie braccia e la sua vita tra le gambe. Le sue mani scendono dalla mia schiena fino al sedere, che afferra e stringe a seconda Dell'intensità del bacio
G: porca troia, togliti i pantaloni prima che te li strappi io!
Dice affannosamente Gianni. Mentre io mi spoglio lo fa anche lui, poi riprendiamo a baciarci e mi slaccia il reggiseno lanciandolo via. Preme il mio corpo sul suo e poi mi solleva e appoggia con la schiena sul letto mettendosi sopra di me come per volermi dominare. Mi sfila le mutande e inizia con un dito, poi con due e infine mi fa la fatidica domanda 
G: sei pronta? Sicura che te la senti?
M: Gianni scopami e basta, stai già parlando troppo.
Fa il suo sorrisetto e dopo essersi messo il preservativo si avvicina di nuovo a me. Mette le sue mani proprio sotto il mio seno e poi inizia. Cazzo se sto bene in questo momento.
G: ti faccio gridare cazzo!
Sposta la sua mano verso il basso e mi stimola anche il clitoride
M: Gianni di sotto ci sono i nostri!
G: mi dispiace ma sto facendo del mio meglio per accontentarti Fiore.
Lui mi eccita così tanto! Cazzo, perché è così bravo?
G: Marghe io credo di esserci...
Esce da me e si sfila il preservativo, poi inizia ad andare su e giù con la sua mano sinistra mentre con la destra mi ha afferrata dal collo e avvicinata a lui. Un sapore quasi dolciastro e una consistenza simile al muco. Gianni si sdraia soddisfatto sul letto, io mi avvicino a lui baciandolo sul petto e poi lui mi avvolge con il suo braccio.
G: prima o poi mi prosciugo con te!
M: Stronzo.

handwritten Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora