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Sentii delle voci, ma non mi scomposi dal mio amatissimo dormire, e, di conseguenza, mi riportai il leggero lenzuolo sopra la testa, chiudendo gli occhi e cercando di riprendere quel sonno che, tra le varie cose, andava sempre più sfumando.

Mi rigirai, socchiudendo le iridi giusto per vedere che ore fossero, e cacciai una sonora imprecazione nella mia testa quando mi accorsi che erano solo le nove e quarantasette e che tutto ciò che era successo la sera precedente pesava sulle mie spalle, portando il nome di stanchezza.

Mi voltai alla volta della finestra, osservando la tapparella abbassata, ma i suoi fori lasciavano che alcuni sprazzi di luce incoronassero il pavimento disordinato della stanza; mi stiracchiai, facendo risuonare le ossa come uno xilofono accompagnato dal mio solito rantolo mattutino.

Scacciai con i piedi e con le mani impacciate il tessuto che sembrava infilarsi dappertutto, facendomi sentire un po’ come Tutankhamon nella sua tomba, solo che lui aveva l’oro addosso, io avevo il profumo di Ashton, che era decisamente meglio.

Raccolsi una maglia del riccio da terra, giusto per non mostrarmi in mutande e reggiseno davanti a Michael, visto che era quello più mattiniero dei tre; la infilai, facendo poi uscire i capelli dal buco della maglia e prendendo poi in mano il telefono, scorrendo tra le varie notifiche.

Tra le varie cose scorsi un messaggio di Luke, e non persi tempo a leggerlo.

Che, per caso, sai che fine ha fatto la mia maglia dei Nirvana? Sai, quella con la scritta gialla e il loro simbolo sul centro … sono sicuro che Ashton ne sa qualcosa ;)

Luke. Xx

Mi venne istintivamente da ridere, visto e considerato che era proprio la maglia che stavo indossando in quello momento e che, molto probabilmente, era proprio vero che Ashton ne sapeva qualcosa.

Quale, quella uguale a tutte le altre che formano il tuo armadio? O  quella che ho appena raccolto da terra e che sto indossando? AHAHAHAHAH

Art. xx

Digitai velocemente la risposta, facendo scorrere le dita come razzi sullo schermo, e, neanche il tempo di stiracchiarmi ancora, che mi arrivò il seguente messaggio.

Giusto perché sei tu, te la faccio tenere! Ma di a quel Mongofletcher che quando mi riprenderò le mie magliette, il suo armadio si dimezzerà.

Luke. Xx

 

Un sorriso mi nacque spontaneo, come la risatina che mi cavalcò il petto mentre camminavo verso la porta della stanza, già con le parole che mi colmavano la bocca e lo sguardo pronto ad essere investito da quel sorriso.

“Ash, Luke ha detto che ti si dimezzerà l’armadio quando si riprenderà le sue cose!” ridacchiai, ancora con le iridi incollate allo schermo del telefono, facendo scorrere la bacheca di Twitter sotto gli occhi vigili.

“O be’, allora vuol dire che metterò le tue!” lo sentii ridere, ma un filo di nervosismo, del quale non riuscivo a capacitarmi, ricopriva quel sorriso che percepivo essere leggermente teso.

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