Gli interminabili resoconti che Bellatrix ci aveva fornito su quanto fosse sgradevole Azkaban... non mi prepararono affatto, al momento di varcare quel pesante portone permeato di magia.
Lei, probabilmente sarebbe stata in grado di affrontare anche interminabili sessioni di tortura, le sarebbero scivolate via di dosso anche le umiliazioni più feroci: vedete, affrontava tutto con quel folle luccichio negli occhi, e non passava giorno senza ribadire: tutto per l'Oscuro Signore.
Ma Lord Lucius Malfoy non era della stessa pasta.
Io mi ero unito ai Mangiamorte principalmente per profitto personale, e perché pensavo che la mia famiglia avesse solo di che guadagnare da un eventuale 'nuovo ordine' che vedesse i Purosangue al dominio non solo della società magica, ma anche di quella dei Babbani.La sfilacciata uniforme da carcerato che mi avevano affibbiato era troppo larga, evidentemente appartenuta a qualcun altro prima di me.
Di fronte al portone, con il mare grigio ferro alle spalle, d'un tratto il mio cervello esplose. Letteralmente. Quasi caddi in ginocchio, sopraffatto dall'azione di tutti quei Dissennatori.
Nessuno di noi aveva più la sua bacchetta, nessuno di noi poteva difendersi, ovviamente: sentii Mulciber prendere a piagnucolare, Goyle invece ripeteva, con lo sguardo spiritato: ' non é stata colpa mia, non é stata colpa mia.' I suoi occhi erano sbarrati, vacui, come se contemplassero una scena orribile, nota a lui solo.
Una scena del passato, però... adesso potevo saperlo in prima persona, senza bisogno di intermediari.Mani forti ed asettiche mi afferrarono bruscamente per le spalle, tirandomi in piedi di forza, facendo sì che potessi riprendere il mio malfermo cammino.
La mia mente era satura di due terribili, vorticanti immagini. Non doveva essere un ricordo, non era possibile. Non avevo idea di cosa fosse. C'era una Veela, che partoriva da sola, in una radura baciata da sbiadita luce lunare.
Partoriva dopo tre mesi di una gestazione che assomigliava solo lontanamente a quella umana.
Poi si rialzava, imperturbabile come sempre, dal suo letto di aghi e foglie. Abbassava lo sguardo sul neonato, nudo sul letto di aghi di pino ai piedi di un grand albero solo per indirizzargli uno sguardo preoccupato e disgustato al tempo stesso. Indugiava qualche istante ancora... come se fosse incerta, ma di sicuro la sua incertezza non riguardava se prendere
o meno in braccio il bambino urlante, ancora coperto di strano sangue traslucido, con il cordone ombelicale parzialmente avvolto intorno alla vita. Con il piccolo, aggraziato piede nudo smuoveva una manciata di aghi di pino in modo che coprisse completamente il piccolo essere urlante.Il bambino ne finiva immediatamente sommerso, il suo furioso pianto si arrestava un po' per lo stupore... dunque ricominciava a muovere ansioso le braccia, visto che quella gran massa di terra e di vecchi aghi di pino lo avrebbe a lungo andare soffocato, oltre che coperto alla vista.
Sua madre adesso lo fissava intensamente, però. I suoi strani occhi argentei si erano fatti penetranti nel volto... c'era in quei lineamenti un abbozzo di panico, e qualcosa di molto simile al pianto. Era un viso troppo familiare, là sopra c'erano tutte le caratteristiche che non avevo mai potuto riscontrare sul volto di mio padre, incise una per una dalla fredda, crudele luce di quel plenilunio.
Poi, scattò. Con il piede destro disfò quando aveva fatto, in modo da permettere al neonato nudo di respirare, urlare, attirare l'attenzione.
Il ricordo - qualunque cosa fosse, ricordo o incubo o paura - svaniva con lei che correva via frettolosamente, senza voltarsi un attimo... lasciandosi alle spalle il neonato urlante, sporco di terra, ma vivo.La seconda immagine mi mostrava un Severus intento a fissare con occhi ardenti Lily Evans... era un Severus molto più giovane, ma vederlo aveva il potere di corrodermi, farmi versare calde lacrime nel sonno.
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Diario di un cortigiano
Fanfic[Memorie e confessioni di Lord Lucius Malfoy] "Sono il potere dietro al trono. Una vertigine di tuono Sono sincero sono bugiardo Sono sangue di Véela l'argento. Sono cortigiano il tentatore Sono il sorriso d'amore con lui ti faccio fuori. Sono focos...