11. Mi serve più caffè

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Sto beatamente dormendo e la sensazione che sto provando è unica.
A risvegliarmi è la voce del ragazzo accanto a me.
«Riccioli d'oro sei bellissima quando dormi, ma potresti gentilmente evitare di spalmarti addosso a me? Sai non è il massimo viaggiare con una ragazza che continua a rigirarsi su di te come se fossi un cuscino» sussurra e quando vede che spalanco gli occhi diventando rossa in viso fa un ghigno.

Mi sono appena svegliata dal mio sonnellino e il risveglio non è stato dei migliori.
Mr. Simpatia mi ha gentilmente messo in imbarazzo e, sempre gentilmente, mi ha sollevato il busto e lo ha sospinto verso il mio sedile.
Che gentiluomo!

Okay che è bello, ma la buona educazione la dovrebbero insegnare a tutti, belli e brutti!
Okay sono patetica, smetto.

Mi giro verso la mia amica e vedo che lei è già sveglia, ma non si è nemmeno accorta del mio stupefacente risveglio visto che è visibilmente impegnata ad ascoltare la musica mentre si gode il panorama che si apre sotto di noi.
In questo momento veniamo informati sulla nostra posizione e il tempo rimanente prima di atterrare. La città sotto di noi, a quanto pare, è Barcellona e devo dire che è veramente stupenda. Prima di arrivare a Roma restano ben 2 ore e, pur di evitare di rimanere per tutto questo tempo accanto a Mr. Simpatia decido di fare un giretto per l'aereo e prendere qualcosa al bar. Un po' d'acqua mi ci vorrebbe proprio.

Prima di alzarmi dal mio posto mi chino per prendere il portafogli e immediatamente mi giro verso il moro e gli dico con un tono leggermente preoccupato, ma allo stesso tempo curioso «Alessio, Alberto, Aldo o come ti chiami...precisamente quanto tempo avrei dormito?». Lui mi risponde «Abbastanza considerando che quando ti sei addormentata, tra una cosa e l'altra, era passata circa un'ora, mentre ora ne mancano due all'atterraggio» conclude e torna a guardare il suo computer.

Beh la cosa è imbarazzante, ma non mi preoccupa più di tanto. Non avrò dormito per 8 ore di seguito addosso a lui, e poi ho recuperato sonno.

Dopo la breve e intensa conversazione mi alzo e cerco di passare per uscire dal mio posto.
Andrea sembra non volerne sapere di spostarsi e sono costretta a schiarirmi la voce per attirare la sua attenzione.
Il moro alza lo sguardo verso di me alzando un sopracciglio e io con lo sguardo gli indico i suoi piedi che mi intralciano il passaggio.
Lui rotea gli occhi al cielo, per quanto è odioso non me ne meraviglio, e poi sposta i piedi per farmi passare. Mentre cerco di passare un laccio della mia converse si incastra accidentalmente nella borsa del suo computer e io cado rovinosamente per terra.

Aia.

«Riccioli d'oro sai camminare?» si china in avanti per poi porgermi una mano.
«E tu sai parlare senza sputare acidume dalla bocca che ti ritrovi?» dico mentre afferro la sua mano per alzarmi e mentre mi sistemo la camicetta che si è leggermente stropicciata.
Lui sorride e poi continua «A quanto pare non sono io l'acido qui». Io evito di rispondergli e poi mi dirigo verso il mini bar che si trova all'interno dell'aereo. Quando arrivo davanti al banco vedo un ragazzo poco più grande di me intento a servire la lunga fila che aspetta i propri ordini.

Mi siedo su uno sgabello e aspetto pazientemente il mio turno. Quando finalmente la fila termina riesco a chiedere un caffè e vedo il barista sorridermi in modo particolarmente cortese. Altro che Andrea. Questo è proprio un altro livello.

«Zuccherato?» mi chiede, e io rispondo con un tono gentile quanto il suo «Si,grazie...»  dico aspettando che lui mi dica il suo nome.
«Dylan, il mio nome è Dylan» mi dice con un sorriso smagliante.
È un bel ragazzo. Alto, biondo e occhi azzurri. La sua espressione è tranquilla, anche se suppongo che viaggiare continuamente e stare a servire i passeggeri di un volo aereo sia abbastanza scocciante.
Di sicuro non fa per me...

Mi vado a sedere al mio posto con la tazza di caffè tra le mani che sicuramente mi aiuterà a non addormentarmi più addosso alla gente.

Cerco di passare senza fare figuracce come prima e, senza nemmeno degnare di uno sguardo il moro, mi siedo tra lui e la mia amica. Mi volto verso Lol e, notando che ha smesso di ascoltare la musica, le do a parlare. Sappiamo entrambe che manca poco all'atterraggio e ci stiamo organizzando su cosa fare prima. Senza ombra di dubbio dobbiamo trovare la casa dei miei zii per andare a posare i bagagli e salutare tutti, infatti saranno loro che ci ospiteranno per queste due intense settimane.

✈️✈️✈️

Finisco il mio caffè e raccolgo la mia roba. Il pilota ha annunciato che tra 10 minuti atterreremo e quindi mi sto accertando di aver preso tutto. Infilo il mio giubbino e allaccio la cintura di sicurezza come ci indicano le hostess.

10 minuti dopo ci ritroviamo sulla pista d'atterraggio mentre l'aereo si dirige verso la zona di sosta. Una volta che l'aereo si ferma definitivamente tutti i passeggeri si alzano per prepararsi e c'è una confusione generale. Dopo che io e Lol abbiamo finito di prepararci ci dirigiamo verso l'uscita e, subito dopo di noi, segue Andrea. Per arrivare all'uscita bisogna passare davanti al bar e colgo l'occasione per rivolgere un sorriso gentile a Dylan che ricambia e mi dice «Spero di rivederti presto!» accompagnando la frase con un occhiolino. Io faccio per rispondere, ma prima di me interviene Andrea che dice «La vedo difficile, sai lei non passa il suo tempo sugli aerei» con tono di sfida e poi con un accenno di sorriso.

Ma questo qua lo fa per hobby ad essere così rompiscatole?
Okay non ha tutti i torti, ma esistono modi e modi per dire le cose.

Guardo Dylan con sguardo dispiaciuto e poi gli faccio un cenno della mano come per salutarlo e lui ricambia con un mezzo sorriso.
Il mio sguardo, poi, cade su Mr. Simpatia e non posso fare a meno di guardarlo male e dirgli «A cosa dobbiamo questa cortese risposta, messere?» e lui mi risponde con un accenno di sorriso «A niente in particolare, mi andava» poi alza le spalle affrettando il passo e lo vedo sparire tra la folla.

Ma menomale che io con questo non ci convivo...

Quel viaggio in aereo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora