Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare!
Mancano 10 minuti all'appuntamento con Lol e io sono in ritardissimissimo come sempre.
Scale
Mela
Porta
Corsa (no scherzo, non correrò mai).Mancano 2 minuti...daiiiii.
E sono davanti la porta di Lol. Fatto.
Chi meglio di me? Semplice...tutti.Vabbè passando ai fatti importanti...Lol mi ha appena aperto la porta e io stavo facendo la telecronaca di quello che stava succedendo.
Comunque, anche lei sembra abbastanza impegnata e indaffarata, quindi ha solo accennato una risata e poi mi ha fatto entrare.
Caso mai non lo avessi detto, ah no non l'ho detto, beh insomma...domani è il giorno della partenza.
Non vi dico come ci siamo scatenate io e la mia amica per fare la valigia! Tra centro commerciale e negozi in centro ci siamo date alla pazza gioia, io in particolare...
Ho svaligiato tutti i negozi della città, ma tanto non ci è entrato manco tutto in valigia, quindi fatica inutile, i ragazzi italiani non vedranno mai i miei super outfit. (Sottolineamo SUPER)Mancano meno di 24 ore alla partenza e casa mia è invasa dalle valigie e dagli scleri di mio fratello che in questo periodo ha gli esami. Poveretto, certo che ha proprio una brutta cera! Dovrebbe prendersi un tranquillante o una camomilla...
«Briiiin!» mi chiama Lol.
«Eccomiiii» rispondo.
Entro in cucina e dopo essermi servita con un bicchiere di succo iniziamo a fare un check delle cose da portare per partire e ci rendiamo conto che servono prima le autorizzazioni firmate da un adulto per poter partire, siccome siamo ancora minorenni.
Lol inizia ad andare nel panico mentre io mantengo la calma, molto probabilmente perché non avevo ancora capito cosa stava succedendo.
Solo dopo 2 minuti realizzo e immediatamente inizio a urlare.
Il vero problema è che i nostri genitori sono fuori per un weekend e non possono firmarci l'autorizzazione dato che non ci sono! La prima cosa che mi viene in mente è BEN!«Lol...Ben! Può firmarla Ben» - e pensando ad alta voce dico - «ma non sono sicura che vorrà farlo, anche perché in questo periodo è un po' nervosetto per gli esami e sarebbe meglio non disturbarlo».
«Beh proviamo Brin, non si sa mai!» Mi risponde Lol e continua dicendo «Avrà pietà di sua sorella e la sua migliore amica che sono giovani e devono fare esperienze» dice facendo gli occhi dolci, ma tanto non è me che deve convincere. Io la guardo e faccio spallucce, poi mi giro e le faccio cenno di seguirmi.
Usciamo da casa sua e poi ci avviamo verso la nostra.Arriviamo davanti al vialetto, che è molto riconoscibile siccome in questo periodo Ben ha deciso di mettere le lucine di natale, io voglio far finta di credere che è sempre per lo stress degli esami, ma dovrò iniziare a preoccuparmi prima o poi.
Lol già sapeva le condizioni della casa quindi si limita ad un accenno di risata e io le faccio con la mano un gesto e lei subito smette, ma non riesce a fare a meno di continuare a ridere, anche perché credo sia la prima volta che mi vede seria, e ne sono stupita anche io sinceramente...Entro in casa con aria disinvolta e cerco di non badare a mio fratello. Dopo di me segue Brin, che si guarda intorno. A vedere così la scena si direbbe che siamo due infiltrate oppure due ladre, ma almeno vediamo il lato positivo...abbiamo le doti per recitare!!
Mentre mi avvio in cucina Ben ci sente e inizia a farci il terzo grado e io alzo gli occhi al cielo. Dopo di chè entro in cucina e mi servo. Ora voi penserete che io abbia preso un bicchiere di succo. Ebbene no. Signore e signore (viva le donne) ho preso il gelato. Il gelato è buono e mi calma, anche se non sono agitata.
Diciamo che avevo voglia di gelato e basta.Ben mi segue e continua a parlare dicendo: «Senza che fai la disinvolta signorina» - mettendomi il dito contro - «e cerchi di negare. Lo so che non sei andata a buttare la spazzatura e per questo mi sentirai. Non te la farò passare liscia anche questa volta!»
Io rispondo: «Oh no, ma io l'ho buttata la spazzatura, solo che ho buttato tutte le lucine che avevi messo lì fuori e ho deciso di dare un tocco hawaiano piuttosto che natalizio» facendo anche un occhiolino.Ben cambia espressione in un secondo e si dispera del tutto. Nel mentre si catapulta fuori e vede che non è successo niente e poi ritorna da me più arrabbiato di prima. Io non posso fare a meno di ridere per la sua espressione e Lol anche!
Poi cerchiamo di calmarlo, ma sembra quasi inutile. Abbiamo dovuto promettergli un gelato per farlo calmare...peggio di un bimbo piccolo. Finalmente riusciamo a parlare con lui come si deve e gli spieghiamo la situazione. Senza fare tante storie acconsente a firmare il permesso e io e Lol in un secondo siamo al settimo cielo. Finalmente possiamo partire e nulla potrà più ostacolarci...
STAI LEGGENDO
Quel viaggio in aereo...
Teen FictionBrin è una ragazza come le altre, o forse no. È una diciassettenne solare, estroversa e simpatica. Decide di partire per l'Italia insieme alla sua migliore amica per passare un'estate indimenticabile, approfittandone anche per stare con i suoi pare...