Mentre siamo in macchina io e Ben cantiamo a squarciagola le canzoni che passano alla radio. Ho un sorriso che va dall'orecchio destro all'orecchio sinistro, anzi ho proprio le orecchie che sorridono, mentre metto la testa fuori dal finestrino pensando all'estate. Vi devo svelare un segreto: io sono una tipa da estate. Si! L'estate è la mia stagione preferita perchè è unica e ti fa sentire libera. Adoro passare del tempo con i miei amici, non andare a scuola, passare pomeriggi pieni di divertimento, fare tardi, andare a mare e in piscina.
Quando Ben parcheggia le mie orecchie smettono di sorridere. Mi ero dimenticata che stiamo andando a scuola e, io, proprio non voglio andarci là dentro. Quando scendo vedo Laetitia (detta Lol), che è la mia migliore amica, e faccio per andare verso di lei. Sento che le scarpe sono un po' strettine e quindi credo di camminare come un pinguino. Lol mi vede, inizia a ridere e io arrossisco per l'imbarazzo. La saluto e iniziamo a parlare come tutte le migliori amiche normali di questa Terra, no scherzo noi non siamo normali.
Mentre parliamo anche Ben scende dall'auto e saluta i suoi amici con una pacca sulla spalla, cosa che io non ho mai capito in tutta la mia vita. Il motivo per cui i ragazzi si salutano con un ceffone sulla spalla è ignoto anche a Madre Natura e di conseguenza anche ai figli di Madre Natura, che saremmo noi Figli Naturini.
La campanella della prima ora mi distrae dai miei pensieri e mi costringe a entrare in classe. Mi siedo in disparte e me ne sto a ciondolare sulla sedia, pensando a tutto quello che mi passa per la mente, tanto è la fine della scuola e non si può interrogare perchè noi, poveri ragazzi, siamo stanchi. Credo, però, che non seguire non sia stata una delle mie migliori idee visto e considerato che quando il professore di matematica mi ha chiesto di dare la risposta sono sobbalazata per poi esclamare "Estate".
Mi ha guardata stranito e io ero imbarazzata. Ho cercato di giustificare la mia risposta così senza senso con un mucchio di parole che non hanno fatto altro che confondere le idee del professore e anche le mie. Fortunatamente non ha segnato da nessuna parte che non ho saputo dare la risposta esatta, avrà capito che alla fine della scuola non si possono trattare così gli studenti.
Beh, almeno lui un minimo di intelligenza la ha...Quando finiscono quelle luuuunghe e duuuuure 5 ore esco da là dentro per raggiungere i miei amici e quelli di mio fratello. Lo fanno di nuovo. Di nuovo la pacca sulla spalla. Vabbè a sto punto gliene do una anche io, proviamo e vediamo tutto il divertimento che si prova a salutarsi così.
CLACK! (Onomatopea, non per qualcosa ho 8 in italiano)
Il rumore della mia mano sulla spalla di Steve, amico di mio fratello, lascia tutti a bocca aperta. Ecco, appunto. Lo fanno loro ed è tutto normale, lo facciamo noi e siamo stupide. Brutti sessisti.
Cerco di non soffermarmi su quello che è appena successo perchè se no mi perdo di nuovo nei miei pensieri e non ne ho voglia. Voglio sentire quello che dicono. Credo che prenderanno una decisione sul programma dei prossimi giorni, quindi mi conviene stare a sentire.
Iniziano a parlare di scuola e decidono di non andare più visto che la scuola finirebbe tra un paio di giorni e non ne valeva la pena andare. Se in un primo momento inizio a blaterare non sopportando più l'idea di dovermi sorbire la scuola anche quando ne sono fuori, dopo mi sveglio e inizio a gioire.
I miei occhi si riempiono di felicità mentre ringrazio tutti i miei fan: "Grazie di avermi accompagnato in questo lungo e duro cammino, non ce l'avrei mai fatta da sola, quindi è per questo che ora vi dedico la mia canzone speciale" mentre inizio a intonare le note di Spirits degli Strumbellas. Mi fermo e mi rendo conto che tutti mi stanno guardando male.
Cerco di rimediare, ma è inutile, ormai sanno tutti che sono fatta così, quindi scoppiamo in una fragorosa risata. Corro da Lol mentre sprizzo gioia da tutti i pori e anche lei mi dà conferma del fatto che non andrà più a scuola. Quindi la saluto mente ritorno da Ben e lo spingo in macchina perchè sono impaziente di tornare a casa per avvisare mia madre e, soprattutto, convincerla a non mandarmi più in quel posto brutto.
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Quel viaggio in aereo...
Novela JuvenilBrin è una ragazza come le altre, o forse no. È una diciassettenne solare, estroversa e simpatica. Decide di partire per l'Italia insieme alla sua migliore amica per passare un'estate indimenticabile, approfittandone anche per stare con i suoi pare...