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Sono sola nell'anfiteatro del villaggio, ci sono moltissime persone, tutti si stanno divertendo, ballano, cantano e mi spintonano. Mi sento soffocare, riesco a scorgere Swami e mi avvicino a lei. Picchietto con il dito sulla sua spalla e non appena si gira mi guarda con disprezzo, le si avvicina ava, le fa fare un giro su se stessa e poi la bacia a stampo, cosa? La bacia? Cosa mi sono persa?Appena si rende conto che sono lì davanti, anche lui mi guarda storto e poi si allontana prendendo per mano Swami e lasciandomi sola di nuovo. Non capisco perché, cosa ho fatto di male? Mi avvicino ad un tavolo dove ci sono bibite di tutti i tipi, prendo un bicchiere e lo riempio di coca cola. Finito il bicchiere decido di uscire da questa sorta di mattatoio di persone. Sto per uscire e butto uno sguardo veloce verso la mischia, con dispiacere vedo Luca ed una ragazza che si sta strusciando su di lui, lei lo inizia a baciare e lui vaga con le mani su tutto il suo corpo. Non posso crederci. Come ha potuto farmi questo, avevamo solo litigato, come secondo il suo pensiero una litigata equivale al via libera con le altre, come. Mi volto e un senso di nausea si fa spazio nel mio corpo, delusione, tristezza, odio, rabbia. Corro uscendo da questo posto ma sento stringermi il polso. Mi giro e mi ritrovo Alberto che mi tiene salda, con un sorrisetto sghembo che cerca di baciarmi, intendo subito che non è sobrio e cerco di dimenarmi, mi stringe ancora più forte e inizia a trascinarmi lontano, troppo lontano. Sono spaventatissima. Più ci allontaniamo più la musica si intensifica, come se non ci stessimo allontanando, la sento rimbombare nelle mie orecchie. Mi sveglio improvvisamente, mi metto di colpo a sedere, con un mal di testa assurdo. Butto lo sguardo sul telefono e mi rendo conto che la musica che sentivo nel sogno, nell'incubo, mi correggo, era la suoneria del mio telefono. Leggo sul display il nome di Ava e rispondo.
"Ei ava dimmi" "Aly ma dove sei finita? È un ora che ti chiamiamo tutti quanti" risponde lui con un tono abbastanza preoccupato, "mi sono addormentata, ho fatto un sogno assurdo" dico, cercando di cambiare discorso, non voglio ricordare la litigata con Luca. "Luca ti stava cercando" replica lui. A quel nome trasalisco istintivamente, non so se aspettarmelo o essere sorpresa, "io no" rispondo secca, quasi sicuro che Luca sia lì a sentire la chiamata. "Ah, beh..noi siamo in piscina se vuoi raggiungerci" risponde lui anche un po' interdetto, probabilmente non sa della litigata. "Non lo so, ho il ciclo..non penso di venire. Ci vediamo al ristorante" rispondo frettolosamente.

Da Swami:
Si può sapere che hai fatto?

Luca ovviamente, ha dubitato della mia fedeltà, di me. Non me lo sarei mai aspettato.

Da Swami:
Ah capisco, quel ragazzo si meriterebbe una padellata in testa. Vuoi stare da sola o posso venire a casa da te?

Non so in che condizioni mi troveresti, se vuoi vieni, ma solo tu. E ti prego se Luca è lì e ti vede andare via, inventati una scusa, non farlo venire.

Da Swami:
Arrivo dammi 10 minuti. Tranquilla sarò discretissima

Detto ciò blocco il telefono e mi butto di nuovo a peso morto sul letto, sono così stanca di questa situazione, della gelosia di Luca. Litighiamo per le minime sciocchezze e così non può essere. Sento bussare alla mia porta è mi ritrovo la mia riccia preferita sorridente, con un cornetto gelato in mano, che mi porge appena mi vede. "Oddio! Grazie! Non dovevi!" dico entusiasta abbracciandola, "il gelato tira su il morale a tutti, era mio dovere portartene un po'!" Mi risponde lei "se non ci fossi dovrebbero inventarti!" replico abbracciandola con più entusiasmo di prima. La faccio entrare dentro casa e ci sediamo sul letto di mia mamma e mentre mangio il gelato mi chiede di raccontarle l'accaduto con Luca. Al termine della storia continuo "è che lui mi piace tanto, ma proprio dà morire. Mi sta facendo provare emozioni che non credevo possibili. L'amore vero. So che è stupido perché alla mia età è prematuro dire 'amore vero' ma a me non frega, lo dico. Mi sembra così vero. Solo che quando succedono queste cose manda tutto all'aria, mi fa credere che sia tutta una finzione la sua. Riesce a farmi ricredere su tutto, riesce a mettere in dubbio persino i miei sentimenti. Arrivo persino a pensare di essere io quella sbagliata, che non sa come funziona una relazione, quella che fa cazzate su cazzate. Sono stanca di dovermi sentire in questa situazione, quando io non faccio nulla di male. Perché deve essere così bipolare? E perché io devo perennemente dipendere dal suo umore. A volte mi spavento perché mi rendo conto del nostro essere così simili, quasi come una persona sola, lui prova rabbia e ance io, lui è felice e lo sono anche io. Spiegami perché mi sono affezionata così tanto a lui, da non riuscire nemmeno a mantenere un broncio per più di un giorno. Persino i muri sanno che se lui ora bussasse alla mia porta io lo perdonerei e mi odio per questo, perché non sono mai stata così dipendente da qualcuno. Capisci che intendo? Quando dico che lo amo? Allora mi domando, ma se io lo amo così tanto, perché lui non mi ama tanto quanto me per mantenere questa relazione un minimo normale come mi piacerebbe fosse? Perché io ce la metto tutta, ma a lui sembra non interessare affatto di quello a cui tengo." mi fermo qui perché sento che le lacrime stanno iniziando a rigare il mio volto. "È il ciclo scusami" mi giustifico davanti alla mia amica, cercando di asciugare le lacrime con il dorso della mano, inutilmente. "Eieieiei, vieni qui. Luca ti ama, ma non sa cos'è l'amore per lui. Sei il suo diamante più prezioso, ma è grezzo come, boh fai conto un elefante in un negozio di vetro..deve abituarsi, ma non credo voglia davvero farti del male" Swami cerca dì consolarmi, ma l'unica cosa che vorrei adesso è fare pace con Luca. "Lo so che è grezzo" dico tirando su con il naso, "ma perché me la prendo così tanto se lo so!" aggiungo. "È normale credo, dai su Aly non voglio vederti così, ho finito i soldi..non posso comprare un altro gelato" dice lei ridacchiando, mi fa spuntare un sorriso e l'abbraccio, come sempre riesce a tranquillizzarmi. "Vai metti un po' di musica che ci rilassiamo su questo comodissimo letto, tra un oretta se vuoi usciamo okay?" Mi propone la riccia, "ci sto, però la musica la scelgo io" replico. Lei annuisce e scoppiamo a ridere. Ci stendiamo sul letto e iniziamo a cantare, chiacchierare e ridere. Non potevo trovare un amicizia migliore qui!

Ero abbastanza ispirata, vi piace??❤️

eppure sembra tutto sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora