Portami al mare

Sorprese

Alla fine entrai in macchina di quello scimpanzé, l'unico parrucchiere bravo della città si trovava ad un quarto d'ora di macchina e non ci sarei mai potuta andare a piedi.

Durante il tragitto, Logan accese lo stereo in macchina facendo partire la mia canzone preferita.
Cascare nei tuoi occhi.

Ma poi mi parli dei tuoi drammi

E dei tuoi genitori,

Che sono assenti e non li vedi da anni migliori.

E poi mi parli di tuo padre

Quanto è stronzo a cena.

Che quando parli non ti guarda e non pone il problema.

Ed io che invece vorrei solo averti più vicino

Cascare nei tuoi occhi

E poi vedere se cammino,

Che sono grandi come i dubbi che mi fanno male,

Ma sono belli come il sole

Dopo un temporale..

Cantammo questa canzone insieme a squarciagola.

In quel momento Logan mi sembrava molto diverso dal solito spaccone faccia da scimmia evoluta.

che tanto scimmia non è insomma per carità, è bello.

Lo vedevo molto spensierato, con un fare più da bambino.

Si Maddie certo, come la canzone di Claudio Baglioni. E quell'aria da bambino, che non gliel'ho detto mai, ma io ne andavo matto.

Di matto stavo dando io in fin dei conti non appena ho sentito che alla radio stavano trasmettendo " don't stop" dei 5sos.

Mi guardava stranita, ma dalle sue labbra carnose, ai lati della bocca spuntó un piccolo sorriso.

-bene allora qui sorridiamo pure- dissi sorridendo.

-Maddie, tu sei piena di vita, di ironia. Certo che mi fai sorridere, soprattutto se fai queste stupidaggini.- disse allargando il suo sorriso in una fragorosa risata.

Quando rideva era ancora più bello e spensierato, sinceramente lo preferivo così, non il cavernicolo che era a scuola.

Arrivati a destinazione scesi dall'auto e lo ringraziai per il passaggio.

-oh non ringraziarmi, io resto qui ti riaccompagno io a casa- disse

-se per te non è un problema, allora okay.

-nessun problema.

Entrai in quel negozio e subito un buon profumo mi pervade le narici.

Adoravo quest'odore era un misto di lamponi e fragoline di bosco.

- salve signorina ha bisogno di una consulenza?

-no, beh io in realtà avrei bisogno di un taglio- sorrisi alla ragazza e lei senza esitazione disse di accomodarmi perché a breve iniziava a farmi lo shampoo.

- li vorrei corti alle spalle grazie- dissi molto eccitata da questo cambiamento.

-scalati, oppure pari?

-taglio netto. Pari.- dissi convinta.

Anche se da lì a poco me ne sarei pentita perché io AMO i miei capelli da Raperonzolo, ma ho bisogno di un cambiamento.

La ragazza taglió a mia richiesta i capelli e man mano che li vedevo cadere per terra mi veniva un colpo al cuore, erano tanti, ma sicuramente ne valeva la pena.

Il risultato finale mi piacque tantissimo, come infatti ne uscii soddisfatta.

Quando uscii dal negozio però l'auto di Logan non c'era più.

Per poco non dicevo parolacce a raffica per strada.

Mi aveva lasciata lì, tutta sola, senza preavviso e in più non potevo nemmeno chiamare un taxi.

Tutta la gentilezza di qualche istante prima dov era andata? Sicuramente a farsi fottere Maddie. Da una come Logan dovevi aspettartelo.

Oh certo che sì, gliela faró pagare cara, molto cara.

Tornai a casa sana e salva, col fiatone, ma sana e salva.

Ad accogliermi ci fu una sorpresa che mi riaggiustó totalmente il morale.

Mio fratello Bryan con Aurora e i suoi piccoli gemelli. Due mostriciattoli, Megan e Simon.

Se non fossero stati maschio e femmina non li avrei riconosciuti. Loro sono un misto tra il padre e la madre e sono bellissimi.

Camminavano a malapena quei piccoletti ma quando mi videro, gattonarono insieme verso la mia direzione.

Quasi sembrava facessero una maratona, e se così fosse stato, di sicuro Simon avrebbe vinto perchè le capacità motorie di Megan erano molto scarse, già da bambina.

-come state?- dissi a tutti in salone.

-bene- disse subito Aurora sorridendo a trentadue denti. Era felice, molto più del solito.

-molto ma molto bene- infine disse mio fratello toccando il pancino di sua moglie.

-oh mio Dio, non mi dire. Aspetto un altro bambino?- esclamai felicissima.

-si- esclamó Aurora.

Cominciai a saltellare e a canticchiare "sarò zia ancora una volta" per tutto il salone.

Risero tutti e così dimenticai, non totalmente, il gesto di Logan.

Dovevo vendicarmi.