Capitolo Uno

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BUONA LETTURA. 

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Capitolo 1.

«Dai, dai, dai, scarta il mio!»

«No, deve scartare prima il mio!»

Caroline e Marika come al solito si contendono il primato per quale regalo dovrò aprire per primo. Battibeccano su tutto quelle due, e alla fine si buttano sempre in una pseudo lotta a suon di schiaffetti sulle braccia, le mani che sembrano le zampette di un cane che nuota forsennatamente per non affogare. Rido. Sono le mie migliori amiche e le uniche persone che possono davvero comprendermi a perfezione. Oltre a Marcus, s’intende, il ventiseienne che mi fissa dall’altro lato del tavolo e che commenta tutto con uno sbuffo ed un’alzatina degli occhi al cielo. Rispondo sollevando le spalle. Sappiamo entrambe che quelle due sono fatte così, quindi, tanto per non darla vinta a nessuna, Marcus mi passa il suo pacchetto.

«Buon compleanno Larisa.» Il suo tono è morbido, dolce, carico di amicizia, ma soprattutto colmo di quella che io e le mie amiche chiamiamo “checcaggine”. Sì, Marcus è gay, ed è davvero il migliore amico che una donna possa desiderare. Schietto e sincero al punto che quasi rischia la brutalità, snervante e accondiscendente nei momenti giusti, Marcus è il miglior uomo che la vita mi abbia portato in questi venticinque anni appena compiuti. Eccetto mio padre, s’intende.

«Ma come, apri il suo?»

«Marc, questa ce la paghi!»

«Andiamo, ragazze… siate buone, su!»

Ancora una volta sorrido. Caroline e Marika sono l’esatto opposto l’una dell’altra. La prima bionda e con gli occhi azzurri, ha un fisico da modella che fa girare parecchie teste in sua direzione; mentre l’altra mora e con gli occhi castani, ha la carnagione scura ed i capelli riccissimi tipici del sud. Qualcuno dice che Marika sia brasiliana, ma soltanto noi sappiamo delle origini afro della sua famiglia. Con cipiglio alzato, Marcus guarda quelle due e chissà cosa gli passa per la sua testolina bionda, gli occhi verdi che in quel momento par quasi vogliano incenerire le altre due presenti. Io comunque, quasi a volermi estraniare da tutto, mi ritiro nel mio silenzio di tomba fatto di tanti piccoli sorrisi e mi metto a scartare il pacchetto di Marc.

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