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(Poco prima del rapimento)

Christine' s POV
Appena Amy uscì dalla porta principale io decisi di andare in bagno e farmi una doccia rilassante siccome l'Università mi aveva distrutto...

Mi tolsi i vestiti ed entrai chiudendo lentamente il vetro per poi immergermi in quella calda cascata d'acqua.
Pensai a lei..
Sono felice che Amy sia scappata da quel mondo orribile e che si sia rifugiata con me ma, non riesco ad immaginare a quanto abbia sofferto prima di dire finalmente "no" a tutto quello.

Anche se lo scopo della doccia era farmi sentire più fresca e rilassata fu esattamente il contrario.
Iniziai a sentire un nodo alla gola e il mio respiro era affannato mentre lacrime salate percorrevano il mio volto.
Non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine raccapricciante di Amy seduta in un angolo, ferita, mentre piange a singhiozzi strozzati da una voce leggera che ansima in cerca di aiuto e protezione.

Tirando su con il naso poggiai la schiena sulle piastrelle fredde e scivolai sulla parete sedendomi e portando le ginocchia al petto.

Poggiai la testa su di esse contornandola con le braccia ed iniziai ad osservare l'acqua scorrere sul mio corpo mentre l'immagine della povera ragazza continuava ad apparire nella mia mente.

Passai così circa 15 minuti...

Alzai la testa e decisi di farmi coraggio

Mi alzai lentamente sentendo un formicolio lungo le gambe intorpidite
finii di lavarmi ed uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano bianco e morbido.

Siccome passai molto tempo in bagno pensai che Amy fosse già arrivata a casa e che mi stesse aspettando per la cena.
E invece no...

Non c'era nessuno in casa

Iniziai a preoccuparmi seriamente.

Provai subito a chiamala ma nessuno rispose solo una quantità di squilli interminabile che mi fece sentir male

Mi vestii velocemente mettenfomi una felpa con cappuccio per coprire i capelli bagnati

Scesi le scale rapidamente ed uscii dall'edificio iniziando ad urlare ripetutamente il suo nome

Nessuna risposta...

Niente ...

L'unica cosa che riuscii a scorgere in quella strada era una grossa auto nera che si allontanava nell'oscurità di quella notte gelida

Iniziai a sentire un peso sul petto che mi tolse il respiro per vari secondi

Mi appoggiai terrorizzata alla maniglia della porta respirando a fatica

Ok non posso farmi prendere dal panico sicuramente starà bene non le sara accaduto nulla di male hehe... Ne- ne sono sicura

Sicuramente sarà solo andata da... Da... DA MARK certo si stavano sentendo sarà passata da lui devo... Devo solo chiamarlo e assicurarli che stia b-bene ecco s-solo questo

Corsi per le scale chiusi la porta di casa e mi precipita i al mio telefono quasi scivolando sul pavimento liscio di casa.

Trovai il numero di Mark e risi nervosamente cliccando sul pulsante della chiamata

Mark: pronto?
Chris: ah c ciao Mark senti io io devo chiederti una cosa è è mol-molto importante ok?  Devi dirmi la verità.. Ti prego..
Mark: o mio dio è successo qualcosa?? Si cero che ti dirò la verità dimmi cosa ti serve
Chris: si ecco... Amy è con te giusto?
Mark: Cos... no non è qui perché?? Ti prego dimmi che non le è successo nulla! per favore..

No non può essere sparita e se l'avessero rapita, violentata derubata o peggio uccisa?...

Mark: Christine? Christine? Mi senti?

Rimasi a guardare il vuoto per una decina di secondi prima di attaccare senza dire una parola...
Mi misi le mani fra i capelli e iniziai a piangere
Non riesco a reggere queste situazioni.

La stanchezza però prese il sopravvento e poggiai la testa sul tavolo dove ero seduta sentendo i miei occhi chiudersi lentamente...

Mark's POV
 
Mark: Christine? Christine? Mi senti?

Ha attaccato??  Ok sicuramente sarà uno scherzo lei è sempre stata cosi avrà bevuto troppo e iniziato a fare scherzi perché sa che tengo ad Amy

Se non lo fosse?

Chiamai più volte senza mai ottenere risposta cosa che mi diede la conferma del fatto che quello fosse uno scherzo. Decisi semplicemente di tornare a dormire cosa che stavo facendo prima della chiamata inaspettata. Chiusi gli occhi e quasi  immediatamente mi riaddormentai.

Vedo Amy correre piangendo
Immersa nel buio totale
Dietro di lei una nube scura cerca di prenderla e trascina la in se

È sfinita le gambe sono deboli e le ginocchia le cedono passo dopo passo.

Al rallentare del suo cammino però le urla diventano più forti e disperate e le lacrime scendono numerose dai suoi occhi che trasmettono terrore e abbandono

Quella fitta nube le si avvicina lenta

Lei cade su quel freddo pavimento roccioso sfinita e senza fiato con gli occhi chiusi e i pugni stretti tanto da scavare solchi nel palmo.

Quel fumo scuro le si ferma ai piedi restando immobile per qualche secondo...


Due grosse braccia poi le affranto le caviglie e la trascinano nella nebbia velocemente mentre lei urla disperata

Angolo autrice
scusate il ritardo sinceramente in questo Periodo non sono molto in vena di scrivere infatti il capitolo non mi soddisfa molto ma comunque spero Vi piaccia
GRAZIE STIAMO RAGGIUNGENDO 1K VI ADORO
PACE

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