Scott

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Aaah, mi ci voleva una doccia, sono rinata"

Uscita dal bagno, trovò Peter disteso sul letto.

"Tu non vai" disse il beta guardandola in cagnesco.

Lei corrugò la fronte e lo fulminò con lo sguardo

"Io ci vado eccome. Non puoi dirmi che fare"

"Invece si..." fece una pausa come per pensare bene a cosa dire.

"Prima sembrava che tu volessi riprovarci... "

"Non ho mai detto questo... Prima, ero presa dal momento, mi sono solo fatta trasportare" non era molto sicura di ciò che stava dicendo, ma preferiva non dargli ancora false speranze, doveva prima capire bene se stessa e cosa voleva.

Lui si alzò di scatto, si avvicinò a lei, ma non dolcemente, questa volta l'aveva fatto in un modo più brusco.

I loro volti erano di nuovo vicini, ma Peter era più rigido e incuteva timore

"Ah no? Volevi solo scopare quindi...
E

i sentimenti che provi per me? Dove li metti... Non dimenticare che li sento"

Lei lo guardava dritto negli occhi, senza paura, nonostante la posizione di Peter e il suo volto non fossero né dolci né docili.

"I sentimenti che provo per te sono inevitabili, non sono mai svaniti, non posso decidere io cosa provare... "

Le stava salendo una rabbia improvvisa. Lui non aveva nessun diritto di dirle cosa fare, ne di comportarsi così.

"Anzi, se avessi la possibilità di scegliere, avrei già deciso di smettere di provare tutto ciò"

Gli voleva bene tutto sommato, e sapeva di provare ancora dei sentimenti per lui ma era ancora molto confusa. In alcuni momenti accoglieva ciò che provava e si lasciava trasportare da quelle sensazioni, come era successo quello stesso giorno, altre volte invece, avrebbe solo voluto dimenticarsi di quell'uomo.

Qualche volta credeva di essere bipolare, cambiava così velocemente umore, sentimenti, idea, che lei stessa non capiva bene cosa volesse davvero, faceva fatica a trovare un ordine. In alcuni casi desiderava avere un pulsante interno con la possibilità di spegnimento, per potersi prendere una pausa totale da se stessa, talmente grande era il peso che sentiva dentro.

Stava guardando un punto fisso a terra ormai da troppo tempo, dopo l'ultima frase si era persa nei suoi pensieri non badando più a Peter che la guardava ferito ma allo stesso tempo arrabbiato da ciò che aveva sentito.

Tornata nel mondo reale, si era dimenticata della rabbia che provava prima.

"Scusa.. Non intendev.. "

"Lascia stare Jenna, hai ragione, perchè dovresti voler provare qualcosa per uno come me? Vai sta sera da Scott, divertiti che magari lui è il ragazzo per te. " la interruppe bruscamente.

L'uomo aveva un viso piatto, del tutto privo di emozione, la guardava con occhi freddi. Aveva capito che l'aveva ferito. Si sentiva una merda. Non lo pensava veramente. Con l'avanzare del sentimento di rabbia, era cresciuto anche un desiderio di ferire l'uomo davanti a lei, e cosí aveva fatto, ma ora quella sensazione era svanita, sostituita dal senso di colpa; non voleva essere così cattiva, non sapeva cosa le era preso.

I Suoi Occhi Erano Come Ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora