Riportami indietro

Capitolo 13: cosa desideri?

Ron's pov:

Sono nel corridoio di questa villa. Smarrito alla ricerca di qualcosa che non so. Mi sono allontanato da quel tavolo, perlustrando l'ambiente in cui sono. Dopo Hogwarts abbiamo cercato a lungo Hermione e Draco, finché Scorpius non ha enunciato che molto probabilmente lui l'avesse portata qui. Non so come facesse a saperlo e non sapevo neanche l'esistenza di questa struttura intestata a Draco. Siamo arrivati davanti a un cancello bianco, dalle enormi dimensioni. Nel momento in cui siamo entrati, ho sentito grandi fitte al cuore. Qualcosa dentro di me indicava che Hermione stesse qui, con lui. Abbiamo sentito delle urla fortissime e ci siamo precipitati in quella stanza. Non ho notato l'arredamento, tutto era sparito, c'erano solo loro due che litigavano e piangevano all'unisono per qualcosa a me sconosciuto. Siamo rimasti tutti allibiti di quella situazione, finché la rabbia non mi ha accecato e i pensieri hanno iniziato a camminare. Mi sono avventato su Draco, pur sapendo che non avrei avuto possibilità nel fronteggiarmi con lui.

Non ce la facevo più.

Ha portato via una parte di me in passato e lo sta facendo ancora nel presente. Non sono riuscito a controllarmi, finché non ho sentito la voce di Hermione spaventata a quella vista, mentre era stata colpita da lui.

Ti chiederai qual è il vantaggio?

La gentilezza ti salva e ti salverà sempre. La gentilezza è la forza motrice che fa ruotare il mondo per il verso giusto. Ed è questo l'insegnamento che mi hanno sempre cercato di dare i miei genitori. C'è sempre un ma, in ogni situazione. In questo caso la collera aveva preso il sopravvento delle mie azioni e allora non sono più stato gentile, non ho più rispettato i miei valori. Ho la famiglia qui con me, il momento che ho sperato da tutta la vita. I pezzi del puzzle mancante, hanno ricostruito il quadro. Per quanto sia felice di averli al mio fianco però, mi sento ugualmente triste, solo.

A che scopo quindi aver scoperto la verità, sapendo che l'avrei persa?

Il giorno in cui Hermione prese in mano la bacchetta, dubitai di cosa stesse facendo. Giorni prima mi aveva annunciato che qualsiasi cosa fosse accaduta, il suo desiderio sarebbe stato quello di cancellare alcuni ricordi, cambiandoli. Quel giorno era arrivato. Mentre cercava di prendere coraggio, lo guardò. Mi resi conto in quel momento che lo avrebbe fatto per dimenticarsi anche di lui, per stare con me. Ma non poteva realmente farlo, se non cancellandolo completamente. Avevo scoperto anche altro.

"Come posso dirlo a lui?", sento una voce risuonare ad alta voce. Mi avvicino costatando che si tratti di Hermione, e che stia parlando da sola con il suo riflesso sulla finestra. Cerco di raggiungerla prima di bloccarmi definitivamente a quelle parole.

"Io e te aspettiamo un bambino...", annuncia rendendomi conto di quelle parole. Il cuore si ferma per istanti e un brivido di adrenalina mi pervade. Un sorriso si cela sul mio viso non riuscendo a toglierlo, presto sostituito da un dubbio. Mi nascondo vedendo la sua figura scomparire.

Scrollo i pensieri dal momento in cui scoprì che Hermione fosse incinta, mentre la guerra ebbe inizio. Io e lei non ne abbiamo mai parlato, ne avuto mai la possibilità di spiegarci. Ho sempre avuto paura che il bambino in grembo non fosse il mio.

Ma perché allora non dirlo a Draco?

Non potevo sopportare altro dolore, né vedere Hermione amare un altro e addirittura poter formare una famiglia con lui. Decisi di prendere il possesso della bacchetta, sotto il suo sguardo raggelante, e prima che lei finisse di pronunciare quella parola, obliai tutta la mente, cancellando qualsiasi ricordo della nostra vita. Ricominciando così daccapo, non accorgendomi del danno letale che stessi provocando in quel momento. Avrei soltanto avuto bisogno di quelle mezze verità per andare avanti, invece rimasi intrappolato nelle piene falsità della mia vita. Nell'inganno di non ricordare niente, nonostante le sensazioni negative si irradiavano sempre di più dentro di me.