[IT] • ELIS • [ Borderline's Chronicles #1 ] {Wattys 2019}

® I • Diamoci un taglio! •

[REVISIONATO]

Zac.
Il rumore delle forbici che tagliano, percepisco i miei lunghi capelli una volta biondi poggiarsi sul pavimento piastrellato del salone.
Zac.
Un altro taglio, un peso in meno, anche se solo figurativamente.
Zac.
Mi guardo allo specchio postomi di fronte. L'immagine che mi rimanda è quella di un' estranea, un cerbiatto impaurito dalla chioma rosa pastello. I miei occhi verdi sono spenti, cerulei come ogni giorno negli ultimi 24 anni ma con un alone di tristezza quasi palpabile al tatto.
Lo sguardo cade sulla miriade di bracciali che mi coprono il polso sinistro. Sospiro.
«Non ti soddisfa il taglio, Alice?»
Quasi sobbalzo nell'udire la voce di Monica, la mia parrucchiera, persa nei miei pensieri avevo totalmente scordato dove mi trovassi. Rimugino amaramente tra me e me; mi succede fin troppo spesso ultimamente.
Indosso la maschera più falsa e splendente del mio arsenale e la fisso di rimando tramite lo specchio: «Sono bellissimi, Monica» e accompagno le parole con una carezza al mio nuovo look.

«Sai, mi ha sorpreso questa tua richiesta. Erano anni che avrei voluto giocare con i tuoi capelli biondo immacolato ma il massimo che ti sei lasciata fare è una passata di piastra» versa gli occhi al cielo in un gesto teatrale.
Le volgo un sorriso, abbastanza sincero stranamente.

«Beh Monica, arriva il momento nella vita di una donna di prendere il toro per le corna e cambiare, io ho cominciato dai capelli»
La vedo tentennare, come a voler aggiungere qualcosa. So cosa vorrebbe dire, glielo leggo nello sguardo, come lo leggo nello sguardo di altre centinaia di persone. "Mi dispiace, Alice"; "Non te lo meritavi, Alice"; ecco cosa dicono quegli sguardi.
Vengo salvata in calcio d'angolo dai Queen e dalla loro Somebody to love, ironia della sorte, e mi affretto a pagare per poter rispondere al telefono. So bene chi è, d'altronde, parlo solo con lei.
Uscendo dal negozio mi rallegro nel constatare che è proprio chi pensavo fosse.
«Buongiorno raggio di sole» la prendo in giro.
«Dico Alice, cosa cappero stavi facendo di così importante da non poter rispondere immediatamente alla tua sovrana?!»
Sogghigno, lottando contro il caos all'interno della borsa per tirarne fuori le chiavi della macchina.
«Mi perdoni Sua Maestà ma ero da Monica»
Potrei giurare di sentir Bianca gettare gli occhi al cielo.
«Fammi indovinare, solita noiosa piastra, solito noioso biondo, ...»
Vittoriosa come poche volte nella mia vita, la interrompo.
«Ho i capelli rosa»
« ... solita noia mortale che s-aspetta cosa?!»
Scoppio a ridere come non mi succedeva da tempo.
«Hai sentito bene cara cugina, ho tinto i miei noiosi capelli biondo cenere di un meno noioso rosa pastello»
Silenzio.
Ma dato che conosco i miei polli, allontano il display dal viso..
3
2
1
Urla di giubilo.
Rettifico, prevedibili urla di giubilo.
«Non ci credo! Okkei, ti avevo chiamata per chiederti di vederci stasera per..» pausa che non presagisce nulla di buono: «..parlare di un'idea che ho avuto»
«Odio le tue idee» sibilo tra i denti.
«Questa la amerai! Facciamo al Chameleon tra una ventina di minuti?»
«Considerami già lì»
Chiudo la chiamata, pervasa da uno strano senso di curiosità.
Se solo avessi saputo quanto la mia vita stava per cambiare.

Weila ragazzi!
Premessa: la mia intenzione è quella di essere il meno presente possibile all'interno dei capitoli, ma dato che questo era il primo mi sembrava quantomeno obbligatorio un saluto.
Spero questo racconto possa prendervi tanto quanto ha preso me con la sua idea, come logico che sia sono ben accette critiche e suggerimenti.
Io vi mando un saluto e vi auguro di passare nel migliore dei modi queste feste rimanenti. Noi ci rivediamo Domenica con il II capitolo di "Elis". Vi lascio qui sotto una foto di Alice, chi sa cosa avrà in mente Bianca per lei!
Ciao!!