Per tutto il tragitto dall'ospedale a casa siamo stati in silenzio.
E ancora in silenzio, saliamo le scale che portano al nostro appartamento, entriamo e andiamo direttamente in camera da letto.
Mi metto il pigiama, e non la guardo neanche negli occhi.
-Zayn, ti prego parlami.-
Faccio finta di non averla sentita. Cerco di ignorare la sua voce, ma è difficile.
-Dimmi qualcosa. Questo silenzio mi uccide. Ci siamo dentro insieme.-
Sento la testa esplodere e il cuore battere all'impazzata. Vorrei essere più maturo, più serio, e starle più vicino, ma non posso.
E allora inizio a urlare, e le lacrime iniziano ad uscire sole.
-Se ci siamo dentro è solo colpa tua! E non ci siamo dentro insieme! Onestamente non mi sembri minimamente dispiaciuta. Abbiamo perso il bambino, Carrie. Nostro figlio. E non ti ho vista scomporti neanche per un attimo. Non una lacrima, una parola, un'espressione. Niente di niente! Perché la verità è che ti sei tolta un peso. Fin dall'inizio non lo volevi, non sei mai stata felice per quello che ci stava succedendo. Non ti è mai importato niente di lui e di noi. Per te conta solo il tuo stupido lavoro, ed ecco il risultato! Mille volte ti ho detto di fare attenzione, ma non mi hai mai dato retta. Quindi la colpa è solo tua.-
Carrie si alza in piedi, mi guarda dritto in faccia, e capisco subito che la discussione non finisce qua.
-Si, mi sono tolta un peso. Hai ragione, non ho mai voluto questo bambino, ma avevo deciso di portare avanti la gravidanza perché avevo te al mio fianco. E tu sei un falso e un ipocrita. Sono più furba di te, lo sai questo? So tutto. Ho letto i messaggi della ragazzina. So che vi frequentate già da tempo. Ma vuoi sentire la parte migliore? Non me ne frega un cazzo! Puoi stare con tutte le troiette che vuoi. A ME NON IMPORTA. Ah, e se proprio vuoi saperlo, anche io in questi anni ho avuto qualche amichetto. Solo che a differenza tua, io non ho mai detto 'ti amo' a nessun'altro. Perché io amavo solo te. Ma ormai l'amore può andarsene a fanculo.-
-Si, la amo. Molto più di quanto abbia mai amato te. Esci subito da casa mia.-
Non dico altro. Lei mi dice solo che domani passerà a prendere le sue cose e poi esce di casa, senza fare rumore, con un sorriso maligno stampato sulla faccia.
Mentre lei va via, io continuo a pensare a cos'è andato storto.
La colpa è mia, solo e soltanto mia.
Ma come al solito, sono un codardo, e faccio l'errore più grande della mia vita.
Scarico tutto il mio malessere su lei, che di colpa non ne ha neanche un briciolo.
L'unica cosa che riesco a fare è mandarle un messaggio.
"Per un po' è meglio non sentirci. Non so che fare. E' successo qualcosa stasera ce mi ha fatto pensare e non so se riuscirò ad andare avanti. Ho bisogno di schiarirmi le idee. Non cercarmi."
Sento come se potessi morire da un momento all'altro.
Mi manca il respiro, e di certo fumare fino all'ultima sigaretta del pacchetto non mi aiuta.
Non ce la faccio più a stare in questa casa.
Chiamo i ragazzi. So che sono quasi le due di notte, ma ho davvero bisogno di loro.
Ci vediamo al parco vicino casa di Harry, e racconto tutto quello che è successo stasera. Per la prima volta, parlo loro di Perrie, e di quello che è successo.
Non mi giudicano. Mi ascoltano e mi capiscono. Per questo sono i miei migliori amici.
Parliamo per più di un'ora, ma capisco che non posso trattenerli oltre; tornando verso il mio appartamento sento che restare qui non è una buona idea.
Faccio un'improvvisa inversione e decido che è ora di tornare a casa mia.
A Bradford.
Non chiamo nessuno. Non chiamo i miei per avvertirli del mio arrivo, non chiamo i ragazzi, non chiamo Perrie.
Ho bisogno di riflettere. Su quello che sono, su quello che sarò, e su cosa sarà della mia vita.
E per farlo, devo restare solo.
In silenzio.
Arrivo a Bradford che sono quasi le sei, e trovo già mia madre in cucina a preparare la colazione per le mie sorelle che tra un po' si sveglieranno per andare a scuola.
Com'è normale, e come qualsiasi madre farebbe, mi chiede subito cos'è successo, ma capisce che non ho voglia di parlarne. Le dico solo che è un brutto momento, e che prima o poi gliene parlerò.
E fortunatamente, lei mi capisce.
Entro in camera mia senza fare rumore e mi butto sul letto. Fisso il soffitto mentre ascolto le mie sorelle litigare per chi deve entrare prima in bagno. Aspetto che tutti escano di casa per uscire dalla mia stanza.
E adesso? Che faccio?
Come funziona? Sto qui, seduto sul divano, ad aspettare delle risposte? Oppure dovrei fare come nei film, andare al mare, in montagna o che so io?Le risposte sono in un luogo preciso? Le devo cercare, devo andare io da loro o saranno loro a trovarmi?
Sono a casa da quattro giorni, e ancora non ho parlato dei miei problemi a nessuno.
Ho mandato un solo messaggio a Liam, dicendogli che ero a Bradford e di stare tranquillo.
Le mie sorelle sono a scuola, e mamma non lavora stamattina.
Mentre lava i piatti sporchi della cena di ieri sera, io sono seduto al tavolo della cucina, in silenzio.
-Allora, credi arriverà presto il momento di raccontarmi cos'è successo?-
Ok, forse glielo devo. Le faccio segno di lasciar perdere i piatti e andiamo a sederci sul divano.
-Zayn, tesoro mio, capisco che è complicato, che sei scioccato e stai male. Non sarà facile accettarlo, ma cerca di pensare a come sarebbe stato: avreste sofferto tutti e tre. Anzi... quattro. Perché tu non ami Carrie, vero?-
-No...-
-E l'altra ragazza? Lei la ami?-
Ho un attimo di esitazione.
Zayn, ancora ci stai pensando?
Hai messo tutto in discussione per lei, e ancora ci pensi?
-Cavolo, si che la amo!-
-Questa è la risposta che cercavi. Se la ami, torna a Londra. Va da lei. Non lasciartela scappare.-
Mi alzo dal divano e sento l'adrenalina tornare in circolo. E' come se il cuore fosse tornato a battere e il sangue a scorrere. Come se fossi tornato ad essere vivo.
-Mamma... io la amo, ma sappi che la persona che amo più al mondo sei tu! Grazie, davvero!-
La saluto di corsa e scappo.
Vado a riprendermela.
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Eccomi tornata...
Ho deciso di aggiornare questa storia ogni due giorni.
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Alla prossima 😘😘
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INSEGNANTE DI CANTO
FanficTratto dal terzo capitolo Grazie per avermi avvertita eh! Avevo un giorno libero, Zayn. Uno solo. E tu hai deciso di sprecarlo. Spero che almeno abbia una scusa abbastanza credibile perché sono incazzata nera.- Non so perché, ma le parole di Carri...