ISABELLA'S POV
<< adesso ho bisogno che tu mi ridica cio che è successo ancora un ultima volta e poi sarai libera di riposare>> mi dice la poliziotta in modo gentile
< okay >> dico rassegnata
<< mi chiamo isabella e 4 settimane fa sono stata rapita da uno sconosciuto.Mi ritrovavo al portland camping hotel con il mio fidanzato filippo, ci siamo fermati per la troppa pioggia li piuttosto che proseguire e raggiungere le nostre famiglie e i nostri amici che gia erano al campeggio. Questo signore era abbastanza alto e molto robusto. I suoi...i suoi...i suoi occhi celesti erano freddi e vuoti cosi come il suo cuore. >> dico con voce rotta
<< continua >> mi dice la poliziotta
<< un po d'empatia >> dice l'anziano psicologo che mi ha seguita ed aiutata fino ad adesso.
<< La sera abbiamo deciso di cenare nel ristorante dell'hotel. Lo strano signore era li e mi fissava. Filippo ha capito che non mi piaceva il modo in cui ci guardava e cosi abbiamo deciso cenare in camera. La sera dopo aver mangiato ci siamo addormentati , io pero purtroppo ho il sonno molto leggero e ho sentito...beh ...ho sentito bussare alla porta. Ho cercato di chiamare filippo ma dormiva e dato che il rumore era incessante e non finiva mai ho deciso di alzarmi dal letto e di andare ad aprire. Non so perchè io l'abbia fatto, non avevo nemmeno voglia di alzarmi dal letto, ma l'ho fatto ed è stato lo sbaglio piu grande della mia vita.>> dico scoppiando a piangere subito dopo.
<< credo che posta bastare >> dice lo psicologo
<< no non basta, dobbiamo sapere cosa è successo li dentro, settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Perchè è la tua dichiarazione isabella che lo farà, una volta per tutte andare in galera. Quindi adesso dimmi tutto ciò che hai passato. >>
Mi asciugo le lacrime e continuo a parlare
<< è inutile dirvi che è stato un incubo. Non potevo mai vedere la luce. Nel seminterrato non c'era luce e neanche una finestra vera e propria, solo un buco nel cemento con delle sbarre che faceva penetrare solo un sottile filo di luce. Non ha mai abusato di me. Mi teneva li, al buio e al freddo solo per il gusto di tenermici. Credo che nella casa non ci fosse solo lui, ma anche altre persone. Una volta, anzi più di una volta li ho sentiti litigare. Ho sentito piu di una volta la porta sbattere ed ho sperato piu di una volta di uscire e di scappare , ma non ci sono mai riuscita. Quando...beh quando lui....litigava con qualcuno scendeva di sotto e mi picchiava. Qualche calcio qua e la,qualche schiaffo. A volte si divertiva a buttarmi dell'acqua gelida addosso. Una volta ho provato ad affrontarlo, ho provato a chiedergli il perché di tutto cio, ma non è andata a finire bene. Credo che in quel momento io mi sia slogata la caviglia perchè... perché lui mi ha spinta e mi ha picchiata per più di dieci minuti. Non so come io abbia fatto a sopravvivere, ero debole e lui non mi ha lasciata bere e mangiare per giorni. >>
mentre piango continuo a raccontare cio che mi è successo
<< la mia unica via di scampo erano i sogni. Dormivo venti ore su ventiquattro e quelle quattro ore erano un incubo. Se avessi auto qualcosa per uccidermi, mi dispiace dirlo ma l'avrei fatto.Però adesso sono felice di essere qua al sicuro, anche se i suoi occhi non mi lasceranno mai, il suo sguardo freddo e vuoto non lo dimenticherò mai. Non dimenticherò mai le sue mani pronte a farmi del male, mai. >>Tutti mi guardano increduli.
<< adesso puo bastare >> dice la poliziotta facendomi un sorriso per rassicurarmi
mi concedono una doccia calda e poi mi abbandono ad un sonno profondo in un caldo e profumato letto.
FILIPPO'S POV
Sono un codardo mi ripeto mentre ritorno fuori dalla porta della camera di isabella. Sono un codardo perché non ho avuto il coraggio di vederla, non ho avuto il coraggio di consolarla e di stare seduto accanto a quel dannato letto. Ma adesso sono pronto mi ripeto.
<< posso vederla >> dico arrivando dai miei amici
<< certo che puoi>>; mi dice sua mamma accarezzandomi il braccio.
Entro nella stanza quasi in punta di piedi. Ho paura di svegliarla, ho paura di farle del male ancora una volta. Mi siedo sulla sedia accanto al suo letto e le prendo la mano e come nei film inizio a vomitare un fiume di parole... so che sta solo dormendo e che tutto cio che le sto per dire potrebbe sentirle ma è quello che voglio, voglio che isabella senta cio che provo per lei. Io la amo.
Spazio Autriceeeee
Adoro questo capitolo perché Filippo è troppo carino e poi fianlmente abbiamo potuto sapere ciò che è successo ad Isabella.
Spero che vi piaccia tanto quanto piace a me.
Lasciate una stellina un commento e vi auguro ancora buone feste ed un felice anno nuovo.
Un bacio
Iris❤️
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Linea di confine - IRAMA PLUME
Fanfiction°Fare l'amore è così facile credo, amare un persona fragile meno.🖤 °É un colpo di fulmine andato sul cuore sbagliato ⚡ Il giorno e la notte La calma e la tempesta Il sole e la Luna Il nero ed il bianco Questo sono isabella e Filippo...completame...