42 Se c'è un modo per entrare c'è un modo per uscire

563 34 16
                                    

Sono passati altri 5 giorni e ancora non abbiamo trovato Isabella.
La polizia non si dà abbastanza da fare.
Fa teorie su teorie ma non ha mai concretizzato nulla.

Immagino isabella al freddo. Avrà perso le speranze.
Sarà affamata, infreddolita, spaventata e io non posso essere lì con lei per mangiare la pizza che le piace tanto
Per riscardarla
Per rassicurarla.
Io non ci posso essere e la cosa mi manda così fuori di testa.

<<devi ritornare a scuola Filippo. Altre 3 assenze e sei fuori. Isabella non lo vorrebbe. Voreebe che tu ti diplomassi con lei. Perché quando la ritroveremo lei ritornerà si riprenderà e dopo ritornerà a scuola e ti vorrà avere al suo fianco >> mi dice mia sorella con le lacrime agli occhi

<<io non riuscirei a stare a scuola sapendo che lei è la fuori con un pazzo maniaco che la tiene rinchiusa >> dico gridando
<<lo so e nemmeno io ci riesco. Ma ti posso assicurare che è quello che vorrebbe. E poi magari tu e Luke potreste venire insieme e magari subito dopo scuola iniziare a cercare ancora. Tu prego fallo per me. Fallo per te ma sopratutto per isabella >>

Guardo i suoi occhi lucidi e il suo labbro inferiore tremare.
È preoccupata per me e anche per isabella. È la sua migliore amica. Io ho pensato solo a me e non ho pensato al suo dolore.
<<okay>> dico
<<va be io ci ho provato... Aspetta cosa? Sul serio verrai? >> dice avvicinandosi a me
<<si verrò >> dico abbraciandola e scompigliandoli i capelli.
<<grazie Filippo. Ho bisogno di te >> dice stringendomi ancora più forte e poi se ne va salendo in camera sua.

Ad un tratto mi squilla il telefono. Segno che Luke è qua fuori e mi sta aspettando per una altra ricerca nei dintorni.
Abbiamo esteso il raggio
Adesso siamo arrivati a 200 km di distanza e abbiamo trovato più di 10 case abbandonate. E solo alcune abitate.
Ieri le abbiamo ricontrollato le vecchie e perquisito due nuove case. Adesso tocca alle altre 8.

Isabella's pov

Sono passati altri 5 giorni. Sono ancora rinchiusa in questo seminterrato.
Ogni tanto qualcuno scende le scale apre la porta e mi butta un secchio di acqua ghiacciata addosso. E io tremo ancora di più rispetto alla volta precedente.

Sono 2 giorni che non mangio e che posso bere solo la poca acqua che ho al giorno.
Non mangio da due giorni per la mia lingua troppo lunga

2 giorni prima

Il mio rapitore apre la porta, scende le scale ed entra nel seminterrato. Sento il rumore dell'acqua. Segno che sta per arrivare una ventata di acqua gelida sopra di me.

Dopo 2 secondi sono bagnata fradicia. E tremo come sempre.
Non riesco più a trattenermi. Mi alzo in piedi e inizio a gridare
<<perché proprio me? Cosa ti ho fatto? Non mi merito questo. Nessuno si merita questo. Sei un pazzo psicopatico. Un folle. Mi tieni rinchiusa sperando in cosa eh? Vuoi colmare la tua solitudine? Vuoi tenermi costretta a stare qui. Beh sai che c'è? Sei un fallito. Un vecchio decrepito che non ha una cazzo di vita. Mi fai schifo. Se la feccia della feccia umana. E io quando sarò fuori di qui...ti farò passare le pene dell'inferno>>

Mi sento libera.
Ma il senso di libertà finirà ben presto.
Mi arriva uno schiaffo sul viso e subito dopo un calcio alla gamba. Mi accascio per terra dolorante.
Ma il dolore non cesserà.

Fine ricordo

I lividi sono ancora vividi su di me. Così come il ricordo di come me li sono procurati.
La debolezza è troppo forte. Non riesco ad alzarmi in piedi e nemmeno ad aprire gli occhi.

Ormai dormire è diventata la mia salvezza.
Posso sognare tutto quello che voglio
Con gli occhi chiusi posso essere dove voglio
Con chi voglio
Quando voglio
E posso evadere da questo seminterrato freddo.

Ad un tratto sento la porta sbattare segno che qualcuno è uscito o entrato.
Un tonfo sul pavimento mi fa sobbalzare.
Sento la porta del seminterrato spalancarsi e qualcuno gridare il mio nome

<<isabella dimmi che sei qui>>.
Riconosco questa voce è quella di Filippo.
Il mio Filippo.
<<sono qua Giù >> dico cercando di gridare il più possibile.
Ad un tratto la luce di un telefono mi illumina e quando i miei occhi si abituano alla luce posso fissare quegli occhi che ho tanto desiderato di rivedere.
I suoi occhi verdi e profondi.

Mi abbraccia. Le sue mani sono calde. E finalmente dopo tempo sento il calore che si propaga nelle mie ossa.
Questo non è un sogno. Lui è reale è qui.
Posso finalmente rivedere la luce del sole.
Posso tornare a sorridere
Posso tornare a leggere
A scrivere
Posos tornare a vivere.

Ma ho sperato troppo in fretta e lui si stacca da me in modo brusco. Si allontana velocemente e dice
<<devi cercare di uscire. Devi scappare isabella. Se c'è un modo per entrare. C'è anche un modo per uscire. >>

Era un altro sogno.
Un altra falsa speranza... Un altro sogno buttato in fondo al cassetto.
Però ho deciso. Devo riuscire ad uscire di qui e mi ripeto

Se c'è un modo per entrare c'è un modo per uscire

Autriceeeeee

Mi perdonate vero? Scusatemi per l'assenza ma la scuola non mi da il tempo materiale di scrivere.
Adoro questo capitolo e scusatemi se vi ho fatto sperare troppo.

Isabella sarà vicina alla sua liberazione?
O il tempo in quel seminterrato si triplicherà?

P. S pregate per me perché domani ho la verifica di fisica e 2 possibili interrogazioni #sadstory

Se volete votate per questo capitolo
Commentate
Condividete
E vi prometto che prestissimo si avranno delle notizie sull'uscita di blue eyes. 😍

Quindi seguitemi sui social

Su Instagram sono
_iris_lolli_

Un bacio
Iris❤️

Linea di confine - IRAMA PLUME Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora