7.15 a.m
La giornata era appena iniziata e già voleva che fosse finita. Con fare stizzito alzò il braccio e cliccò pesantemente il pulsante per spegnere quella maledetta sveglia. Senza volerlo stava quasi per romperla.
-Uff...- mugugnò lui, che piano piano si alzava dal letto così lentamente da sembrare un bradipo
Fece come al suo solito per prepararsi ad andare a scuola: bagno, colazione, vestiti e bus. Un loop per lui infinito, insomma. In effetti stava per compiere tutti i passaggi, se non fosse che controllando lo schermo del suo cellulare vide che era domenica.
Interruppe così la sua lenta camminata verso la porta d'ingresso, alzò gli occhi al soffitto e iniziò ad imprecare.-Quella stupida sveglia ha suonato anche oggi!-
Qualche secondo dopo arrivò sua madre che fiondandosi in salotto gli tirò una pacca in testa, come se dovesse schiaffeggiare il culo di un bimbo. Peccato che il culo fosse la nuca di Nick.
-Non c'è bisogno di svegliare anche noi allora- fece lei mettendosi le mani sui fianchi
-Sì, ma non sono stato io ad impostarla per oggi...- lo sguardo di Nick si fermò verso il corridoio
-Sarà stata sicuramente lei- disse lui indicando sua sorella maggiore, Jessica, nascosta dietro alla porta della sua cameretta mentre cercava di non farsi sentire che rideva
Decise allora di entrare nel salotto, ormai era stata sgamata.
-Che frignone che sei- disse lei per infastidirlo, buttandosi poi sul divano. In quel momento si sentì un tonfo. Era il divano che piano piano stava invecchiando e che ad ogni movimento brusco ne faceva sentire la sua presenza
-Ops- fece Jessica portandosi una mano davanti alla bocca
-Dovremmo cambiare divano- disse la madre
-Oppure Jessica dovrebbe dimagrire- rispose Nick
Jessica lo sentì , così gli tirò addosso un cuscino
-Piantala, scemo-
Nick puntò lo sguardo di sua madre in cerca di una sua sentenza, ma lei gli disse che Jessica aveva ragione.
-Accendiamo un po' di TV, allora.- disse Jessica premendo il tasto rosso di accensione del telecomando
"Notizie dell'ultima ora, è stato rilevato in alcuni paesi asiatici, quali India, Cina, Giappone..."
Jessica sbuffò. Stava per cambiare canale mostrandosi disinteressata alle parole del giornalista, quando Nick le strappò il telecomando dalle mani.
-Ferma un secondo- le disse
-Come vuoi...-
"...e si presuppone anche in qualche altra piccola isola del Pacifico, un virus molto contagioso che ha già creato centinaia di migliaia di vittime nel giro di sole 2 ore. Sui social viene chiamato il "Virus Zombie", un appellativo ormai diventato virale. I governi stanno rassicurando il popolo asiatico, puntualizzando che è tutto sotto controllo e che si tratta di una semplice anomalia facilmente risolvibile, ma come potete vedere dalle immagini i cittadini si stanno rivoltando nei centri delle città. Ecco le parole del presidente coreano..."
-Oh santo cielo- esclamò la madre
Il servizio proseguì, ma Nick si chiese per un attimo nella sua testa cosa diamine fosse quel virus. Fatto sta che non gli diede poi troppa importanza e decise ti tornare in camera sua per ascoltare un po' di musica.
Prima di uscire dal salotto per addentrarsi nel corridoio però, si voltò e puntò il dito contro sua sorella.
-Comunque non la passerai liscia, sappilo-
-Se se. Come no- gli rispose lei
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In mezzo ai Non Morti
ParanormalE se Nick, un semplice sedicenne come gli altri, si ritrovasse a dover sopravvivere in un'apocalisse zombie con il suo migliore amico Jimmy? Un duo apocalittico improbabile, costretto a salvarsi per colpa di un virus maledetto. Piccoli traguardi imp...