Urla. Urla strazianti. I cancelli erano aperti e un mucchio di zombie si apprestava a far visita a Termya.
-Sono già entrati.- disse Nick
Probabilmente non c'era molto tempo per pensare, ma di certo entrare di fretta e furia dentro quelle mura poteva essere molto rischioso. Peccato che Mia fece proprio quello, e gli altri non controbatterono. C'era ancora dentro Adam privo di sensi e tutti gli abitanti di Termya erano in pericolo.
Si poteva già udire qualche proiettile sparato dalle sentinelle, anche se alcune giacevano già a terra mentre venivano mangiate dagli zombie, o forse dagli uomini di Kayne. Era un gran casino poterlo capire.Nick decise di seguire Mia. Lei correva disperata in direzione del tombino dove Adam avrebbe dovuto essere. La comunità però pullulava di zombie, e gli uomini di Kayne erano fra loro. Solo che impugnavano anche delle armi per ucciderli, mentre altri portavano via gli abitanti legati e imbavagliati per caricarli sui loro furgoni e mangiarseli.
Probabilmente la missione di Labinnak, degli uomini di Kayne, era quella di fare irruzione nella comunità per caricarsi quanti più abitanti possibili.Stephanie e Jimmy invece si divisero da Nick e Mia per cercare di aiutare qualche abitante ancora vivo a scappare, anche se non era facile proteggerli. Impugnavano entrambi una pistola ed un coltello, e si facevano spazio cercando di fare più piazza pulita possibile. Non c'era tempo per ragionare: si faceva tutto con l'istinto. Il cervello doveva elaborare il più velocemente possibile, cercando di distinguere tra zombie, abitanti di Labinnak e abitanti di Termya. I primi due potevano essere uccisi, gli ultimi no; dovevano solo essere salvati.
Nick e Mia intanto avanzavano, lei con la pistola, lui con la balestra. Nick venne attirato da una scena: due uomini di Kayne stavano sollevando una donna che provava a dimenarsi. Uno la teneva dalle gambe, l'altro dalle braccia. Mentre la tenevano a peso morto si dirigevano versi uno dei loro furgoni neri con gli sportelli posteriori aperti, così da poterla buttare dentro insieme ad altri corpi che c'erano già.
La donna intanto strillava e li malediceva, così uno dei due le tirò una pedata che la fece gemere.Nick prese direttamente la mira e sparò un dardo a quello che la teneva per le gambe. Gli beccò di lato il ginocchio, così l'uomo si accasciò tenendosi la gamba. Il secondo se ne accorse e distolse l'attenzione dalla donna che una volta caduta a terra si alzò barcollante scappando via. L'uomo si avvicinò al compagno ferito, chiedendogli cosa fosse successo.
Dopo aver fatto una breve ricognizione individuarono Nick, che non ci pensò due volte a sparare un dardo in testa all'uomo che dei due era quello "sano", mentre l'altro, accasciato a terra, estrasse fuori la pistola per mirare Nick.
L'uomo stava per sparare, quando un pezzo del suo braccio si bucò facendo schizzare il sangue fuori.
Nick si girò: era Mia che aveva sparato. Lei lo guardò con ancora la pistola tra le mani in posizione di mira.-Non dobbiamo perdere tempo. Dobbiamo trovare Adam.- disse lei
Lui annuì silenziosamente e tornarono a farsi spazio tra gli zombie che ormai dominavano la comunità.
Jimmy e Stephanie intanto erano immersi nel caos della situazione. Non appena sentivano delle urla si dirigevano lì per provare a vedere se si potesse ancora salvare il malcapitato che magari stava venendo inseguito dagli zombie o trascinato a forza dagli uomini di Kayne.
Stephanie sparò in testa a due zombie, Jimmy concluse il lavoro con altri due con l'aiuto del suo coltello. Proprio lì vicino sentirono entrambi uno sparo. Proveniva probabilmente dal retro di una casa lì di fianco, perciò poteva essere qualche uomo di Kayne oppure una delle sentinelle di Termya sopravvissute all'attacco.
I due fidanzati decisero di scoprirlo.Non appena girarono dietro la casa videro Joe Collins che teneva in mano una semiautomatica; era stato lui a sparare. Indossava ancora il suo berretto da meccanico. Vide i due ragazzi e sorrise, poi ansante si accovacciò sedendosi sul prato e appoggiando schiena e capo sul muro della casa.
-Joe! Che ti succede?- chiese Jimmy preoccupato
Joe alzò una parte della sua maglietta: un segno semicircolare da cui sgorgava del sangue era ben visibile agli occhi dei due. Era stato uno zombie.
-Brucia da morire, accidenti.- disse Joe facendo seguire una risata un po' per sdrammatizzare e un po' per distrarsi dal dolore lancinante che lo avvolgeva
Jimmy e Stephanie si diedero un rapido sguardo preoccupato.
-Quindi ti... trasformerai?- chiese ingenuamente Stephanie, anche se già sapeva la risposta.
Joe le strinse la mano.
-Tuo padre era come un fratello per me. Voglio che tu sappia che mi dispiace per quel che è successo alla tua famiglia. Sei una ragazza forte, sei riuscita a superare mali ben peggiori di questi stupidi zom... ah!- il morso iniziò a bruciargli ovunque. Quello zombie lo aveva morso vicino all'addome, ma poteva sentire il fuoco infernale prendergli le gambe, il petto, le braccia, la testa, come se migliaia di spuntoni si stessero conficcando nella sua carne, per poi uscire e rientrare sadicamente. Iniziava a sentire caldo, caspita se faceva caldo. Ormai stava impallidendo, la sua pelle diventava sempre più biancastra e lui sudava sempre di più.
-No no no... Joe... Joe ti prego, non trasformarti.- lo supplicava Stephanie invano, come una piccola creatura che non vuole accettare la realtà
Il virus stava divorando Joe, così cercò di tirar fuori quel poco che gli restava di parte conscia e consapevole, consegnando la sua pistola a Stephanie.
-Fallo... tu. Non voglio essere come loro.- disse lui quasi sul punto di morte e trasformazione
Lei si rigirò più volte la pistola fra le mani, piangendo. Jimmy le mise una mano sulla spalla.
-Non devi farlo per forza.- le disse lui
-Sì invece, è il suo desiderio.- rispose lei
Stephanie puntò la pistola sulla fronte di Joe. Ormai si stava trasformando, le palpebre stavano per riaprirsi facendo intravedere i bulbi giallognoli e rossastri, la sua bocca si spalancò. Lei chiuse gli occhi mentre qualche lacrima le scendeva sul viso, e sparò.
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In mezzo ai Non Morti
ParanormalE se Nick, un semplice sedicenne come gli altri, si ritrovasse a dover sopravvivere in un'apocalisse zombie con il suo migliore amico Jimmy? Un duo apocalittico improbabile, costretto a salvarsi per colpa di un virus maledetto. Piccoli traguardi imp...