CANNIBALI

126 12 3
                                    

Il mattino dopo...

Nick si svegliò frastornato in riva al fiume, aveva appena preso conoscenza. I suoi vestiti erano completamente zuppi ed era anche un po' sporco di fango. Puzzava di cane bagnato. Il Sole gli accecò gli occhi, così dovette mettersi una mano sulla fronte a mo' di visiera per poterci vedere meglio.
Si alzò a rilento da terra completamente intontito. La situazione era abbastanza strana per lui, non capiva cosa stesse succedendo.

Volse poi lo sguardo al cielo e vide in lontananza una gigantesca nube di fumo nera.
Ora ricordava: era stato l'incendio la notte prima.

-Merda- imprecò lui

Il suo primo pensiero fu Jimmy.

-Jimmy! Dove sei?-

Improvvisamente iniziò a ricordare ciò che era successo alcune ore prima: l'incendio, entrambi si erano tuffati. Ma... se fosse annegato? Gli balenò quest'idea in mente e subito fu percosso dal panico. Trovò qualche metro più avanti il suo zaino con le armi e tutto il resto.
Iniziò ad urlare per cercarlo, perlustrando la riva in lungo e in largo.
Era disperato, non sapeva cosa fare oltre a gridare disperatamente il suo nome, ma ciò aveva attirato qualche zombie che egli dovette prontamente uccidere con la sua balestra.

-Coraggio- sospirò lui -Sarai da qualche parte...-

Andò avanti a cercare ripetutamente lungo le sponde del fiume, e dopo svariati tentativi trovò delle tracce. Erano delle strisciate sulla sabbia e c'era del sangue in giro, come se qualcuno fosse stato trascinato a forza; l'istinto diceva a Nick che quel "qualcuno" fosse Jimmy.
Non esitò neanche un momento e proseguì in direzione delle tracce che si addentravano nella boscaglia e proseguivano per parecchio.
A tratti Nick si chiedeva se fosse la cosa giusta da fare; magari stava solo seguendo uno zombie.
Ormai, però, non era rimasto nient'altro che sperare e continuare a cercare.

Passarono alcune ore e sforzandosi di seguire le tracce di sangue, Nick arrivò davanti ad un accampamento.
Non era molto esteso, era recintato e c'erano all'interno sì e no sei tendoni bianchi, ad eccezione di un grande capannone centrale che suscitò curiosità in Nick. A primo impatto sembrava una struttura importante.

-Tira fuori il moccioso- disse un uomo con voce aspra e velata. Era alto, capelli rasati e barba rada. Nick notò subito una cicatrice che gli segnava il viso sullo zigomo sinistro.

Il suo presumibile tirapiedi entrò proprio nel capannone centrale, mentre Nick stava assistendo alla scena in silenzio dietro a dei cespugli non molto lontani dalla recinzione.
Pochi secondi dopo il tirapiedi uscì fuori strattonando davanti a sé Jimmy.

-Ohh cazzo. Gliela faccio pagare a questi bastardi- disse acidamente Nick da dietro il suo cespuglio.

Avevano legato i polsi di Jimmy dietro il corpo con delle corde strette e gli tolsero il sacchetto che gli copriva la testa. Era segnato in faccia, stava sanguinando.

-Eccolo, signore- riferì il tizio spintonando Jimmy verso il suo capo.

-Te l'abbiamo già chiesto prima, dimmi con chi ti trovavi e non ti verrà fatto del male- chiese l'uomo ponendosi di fronte a Jimmy.

-Non ti dico un cazzo- rispose lui sputandogli poi in faccia.

L'uomo chiuse gli occhi sorridendo, prese un panno per pulirsi la faccia e sogghignò.
Si girò poi di spalle lentamente, e di scattò si rivoltò per tirare con forza un pugno in faccia a Jimmy che accusò il colpo gemendo dal dolore. Questa volta sputò nuovamente sangue, ma a terra.
Nick era sbalordito e affranto da ciò che stava assistendo.

-Riportalo dentro, faremo un nuovo tentativo più tardi- concluse l'uomo facendo l'occhiolino a Jimmy, che ricambiò lo sguardo ma con disprezzo. Gli rimisero il sacco in testa e lo portarono via.

-Ei- l'uomo chiamò un altro suo probabile assistente fidato

-Sì, Kayne?-

-Lavoratelo un po'. Se il moccioso non sputa il rospo non gli facciamo nemmeno il favore di ucciderlo prima di mangiarcelo-

-Sì capo-

-Ora vai-

Nick era spaventato e infuriato. Non poteva credere alle sue orecchie. Quei tizi erano cannibali e si sarebbero mangiati Jimmy.
Senza perdere tempo si tolse lo zaino dalle spalle, lo aprì con foga, afferrò la sua balestra e la impugnò fra le mani. Scostò con le mani le foglie del cespuglio dietro cui era nascosto e prese la mira:
il suo occhio destro era chiuso, il sinistro era puntato sul mirino che mirava la testa di questo Kayne, il capo dei cannibali. Nick fece un respiro profondo, pronto a premere il grilletto della sua balestra per scagliare il suo dardo dritto nel cervello dello stronzo...

-Game over bambolina- disse però un uomo, puntando la pistola alla nuca di Nick.

Egli allora gettò a terra la sua balestra, alzò le mani in segno di resa e si alzò lentamente.
Si girò poi per vedere il volto dell'uomo.

-Chi diavolo s...- Nick non fece in tempo a finire la domanda che l'uomo lo colpì con il calcio della pistola, facendogli perdere i sensi.

In mezzo ai Non MortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora