2.00 p.m
-Mamma guarda che sto uscendo. Ho scritto a Jimmy e ci troveremo fra poco- le disse Nick con lo zainetto su una spalla mentre giochicchiava con le chiavi di casa fra le mani, emettendo un tintinnio metallico-D'accordo, ma non fare tardi come al solito. Io e Jessica andiamo fuori città per un paio di giorni come già ti avevo detto. Vedi di non combinare guai in mia assenza... posso fidarmi?- gli chiese lei
-Sì mamma... ho sedici anni, non ne ho cinque. Saprò badare a me stesso, in fondo saranno solo due giorni-
-Bravo figliolo- gli scompigliò i capelli, sfregando velocemente la mano sulla sua capocchia
Nick uscì in giardino e montò in sella della sua mountain bike. Era così vecchia che ogni qualvolta venisse mosso il manubrio, esso emetteva uno scricchiolio snervante. Anzi, snervante no, però abbastanza fastidioso.
Era una giornata luminosa e faceva molto caldo. In lontananza si poteva vedere il riflesso della luce che picchiava sull'asfalto rovente. Nick si avviò al solito parco, pedalando per qualche minuto. Era un parchetto molto piccolo, senza alcuna giostra se non un'altalena sfasciata e cigolante. Era circondata da un piccolo spazio verde e attorno c'erano dei cespugli, a parte per il piccolo cancello all'entrata.
Quello era il loro punto di ritrovo in quanto nessuno passava per di lì, nemmeno un cane, perciò lui e Jimmy potevano starsene beatamente là senza nessuno che li disturbasse. Lontani dal mondo.Smontò e legò la bici al cancello, attendendo Jimmy sull'altalena. Improvvisamente si udì un urlo.
-Aaaaah!-
Nick scese al volo dall'altalena.
-Oh, chi c'è?- chiese lui ad alta voce. L'urlo proveniva dai cespugli, perciò decise di avvicinarsi di soppiatto per scoprire da dove era arrivato quel grido insolito.
Una volta vicino scrutò con timore fra i cespugli. Vide una sagoma buttarsi improvvisamente su di lui.-Aaaaah!- era Jimmy
-Sei un coglione, mi hai fatto venire un colpo!- gli disse Nick spintonandolo
-Hahahaha sei un cagasotto!- disse Jimmy ridendo
-Comunque...- continuò Jimmy
-Hai sentito del nuovo virus? È arrivato al miliardo di infetti poco fa-
-Sì ho sentito, stamattina alla... aspetta, hai detto un miliardo?- disse Nick esterrefatto e continuò
-Ma se stamattina al telegiornale avevano detto qualche centinaio di migliaia? C'è una bella differenza, Jimmy-
-Si, qualche centinaio di migliaia stamattina presto. Nel giro di poche ore però il virus si è espanso ovunque. Non ci sarà voluto molto per trasmettere il virus considerando che ci sono un sacco di voli in tutte le parti del mondo- spiegò Jimmy come "un vero cervellone" (glielo diceva spesso Nick per infastidirlo, così che Jimmy potesse rispondergli "non sono un cervellone, scemo")
-Ok, in effetti può essere. Ma tu come fai a saperlo?- gli chiese Nick
-Sveglia, esiste IN-TER-NET. Lo conosci, vero? E poi ne hanno parlato un sacco al telegiornale a pranzo. Mia madre stava andando così tanto in paranoia che non mi voleva neanche fare uscire- disse Jimmy e continuò
-Comunque hai visto i video? Su Internet si vede che gli infetti mordono la gente. Che schifo-
-Cazzo, ma quindi qui da noi è già arrivato? chiese Nick
-A quanto avevo capito, mi pare di no. È arrivato però in Sud America: Brasile, Ecuador, Cile e Colombia-
-Ma com'è che sai tutte ste robe?- chiese Nick cambiando un attimo discorso
-Perché io mi informo. Senti, non parliamone più, ok?- un brivido salì lungo la schiena di Jimmy
-Cos'è, te la stai facendo sotto?-
-Zitto. Andiamo sulla collina, almeno ci rilassiamo un po'- disse Jimmy
-Ok, ci sta- concluse Nick
20 minuti dopo
-Guarda che bella vista. Si vede tutta la città- disse Jimmy mentre si sedeva comodamente sul prato per mangiarsi il panino che aveva nello zaino. Aveva così tanto prosciutto che stava per esplodere
-Sì, peccato che si veda pure la scuola... proprio una bella vista eh- aggiunse Nick in tono sarcastico
Improvvisamente si sentì un'esplosione, poi delle grida in lontananza. Erano urla di spavento, di dolore. Provenivano dalla città.
-Che sta succedendo?- chiese Nick. Aveva il viso pallido dalla paura, perchè in fondo lo sapeva.
-Non... non lo...- Jimmy non fece in tempo a finire la frase che il telefono gli squillò. Era sua madre
-Mamma?-
-Jimmy! Jimmy, dove sei?-
-Sono sulla collina con Nick, te sei a casa?-
-Sì, sì Jimmy- disse lei singhiozzando
-Cosa sta succedendo?- le chiese lui preoccupato e in preda al panico
-Forse è il virus. Ascoltami. Io vorrei che tu tornassi a casa, ma non puoi, non voglio che tu rischi la vita. Trova un rifugio sicuro, ti trover...- la telefonata si interruppe
-Mamma? Mamma rispondi!- urlò Jimmy al telefono con le lacrime al viso
Si avvicinò anche Nick.
-Intanto ho provato a telefonare mia madre e Jessica, ma non risponde nessuno- disse lui mentre stringeva il telefono in mano
-Dobbiamo andare a casa... subito!- disse Jimmy molto preoccupato
-No Jimmy, non hai capito? Ormai non possiamo tornare, è tutto finito- disse Nick a bassa voce mentre si inginocchiava a terra singhiozzando
-No invece. Forza, salta in sella e vediamo se mia madre è al sicuro- disse Jimmy mentre aiutava Nick ad alzarsi
-Ok- rispose Nick asciugandosi le lacrime con il palmo della mano. In quel momento avrebbe voluto solamente scappare e scappare all'infinito, ma allo stesso tempo non avrebbe mai lasciato il suo migliore amico da solo
Scesero a tutta velocità la collina in bici.
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In mezzo ai Non Morti
ParanormalE se Nick, un semplice sedicenne come gli altri, si ritrovasse a dover sopravvivere in un'apocalisse zombie con il suo migliore amico Jimmy? Un duo apocalittico improbabile, costretto a salvarsi per colpa di un virus maledetto. Piccoli traguardi imp...