Names

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Peter si sedette in una delle sue classi tamburellando con la matita sul tavolo mentre fissava un punto. Fu richiamato dai suoi pensieri mentre la gente iniziava ad alzarsi e andarsene. Guardando verso l'orologio, vide che la sua classe aveva finito, per fortuna, l'ultima lezione della sua giornata. Raccolse le sue cose facendo dondolare la borsa sulle spalle per poi uscire dalla scuola.

"Peter ..." Peter si fermò e si voltò vedendo qualcuno correre verso di lui. Il suo migliore amico Harry si fermò di fronte a lui chinandosi ansimando. Aspettava solo che il suo amico si riprendesse.

"Amico, guarda." Lo chiamò Harry alzando il braccio e tirando su la manica della giacca. Sul suo polso era stampato un piccolo nome con un carattere pulito e corsivo. Peter inarcò un sopracciglio mentre leggeva il nome.

"Sai chi è lei?" Chiese Peter prima di ricominciare a camminare.

"Sì, è in una delle mie lezioni, sembra davvero carina." Harry continuava a parlare della ragazza e Peter guardava i suoi piedi, arrabbiandosi per il fatto che l'amico si vantasse della sua anima gemella. Peter continuava a camminare dando  risposte brevi al suo amico. Quando arrivarono al punto in cui si sarebbero divisi, Peter fece un piccolo saluto camminando verso i gradini che conducono alla metropolitana. Quando salì sul mezzo sentì la voce del suo papà echeggiare nella sua testa.

"Perché prendere la metropolitana? Potrei assumere qualcuno per venirti a prendere."

Peter rise appena ricordando quanto fu difficile per suo padre cercare di convincerlo a non prendere la metropolitana. Peter trovò un posto libero e si mise lì, tirando fuori il telefono e inserendo i suoi auricolari soffocò il rumore intorno a lui. Lasciò cadere la testa e si appoggiò al finestrino. Guardò mentre la gente scendeva e saliva a bordo del treno ad ogni fermata finché non arrivò la sua. Alzandosi, uscì dalla porta appena in tempo tornando sulla superficie della città. Dall'altra parte della strada c'era un enorme edificio torreggiante. Aspettò che il semaforo indicasse che potesse attraversare prima di precipitarsi verso l'edificio e farsi strada all'interno. Fu salutato da alcune persone che lo sorpassavano mentre si dirigeva verso l'ascensore. Premendo uno dei pulsanti, l'ascensore cominciò a muoversi. Peter fischiettò la canzone che risuonava nelle sue orecchie mentre aspettava che le porte si riaprissero. Uscendo dallo spazio ristretto si guardò intorno nella zona giorno non sorpreso nel non vedere nessuno in giro. Si diresse verso la sua stanza lasciando che la porta si chiudesse dietro di lui. Gettò la borsa da una parte sapendo che non aveva compiti da finire. Saltò sul suo letto atterrando sulla sua schiena.

"Jarvis?" Chiamò Peter tirando fuori uno dei suoi auricolari in attesa di una risposta.

"Sì, signore" Una voce rispose nella stanza proprio come Peter si aspettava.

"Papà è a casa?" Chiese mentre fissava il soffitto.

"Sì, il signor Stark è nel laboratorio."  Rispose la voce rispose.

"Oh, gli farai sapere che sono a casa? Per favore?" Chiese Peter volendo essere educato, sebbene già sapesse che Jarvis l'avrebbe fatto comunque.

"Certo, signore." Peter riposizionò l'auricolare nell'orecchio ascoltando la nuova canzone in riproduzione. Rimase lì per un po' ad ascoltare la sua playlist mentre pensava a quello di cui Harry aveva parlato prima. Alzando il braccio, sollevò la manica del maglione guardando il suo polso. Era vuoto come sempre e si ritrovò a sospirare di delusione. Decise di smettere di fare il broncio, si alzò e andò al laboratorio andando ad aiutare suo padre. Proprio come ogni sera, la passò  cenando con la sua famiglia, guardò gli appunti che aveva preso quel giorno, poi andò alla sua normale pattuglia. Fortunatamente non si imbatté in un mercenario rendendo la sua notte molto più facile. Una volta tornato a casa si addormentò in attesa di poter dormire. Passarono alcune ore quando fu svegliato da un leggero bruciore al polso. Si sfregò gli occhi brontolando per essersi svegliato. Si chinò per accendere la lampada sul comodino. Guardando verso il suo polso quasi cadde dal letto.

Spideypool Oneshots/Prompts ||Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora