Good or Bad news?

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"Un'altra partita?" Implorò Wade sistemando di nuovo la scacchiera. Peter sospirò e annuì. Tra i due la relazione era sbocciata mentre le settimane continuavano a scorrere. Wade non poté fare a meno di innamorarsi di ogni piccola cosa di quel ragazzo.Si era assicurato di aver imparato tutto su di lui nel breve periodo in cui si erano conosciuti. La sua vita familiare, i suoi amici e, gente, riuscì persino a convincere Peter a raccontargli del suo tentativo di porre fine alla sua vita. Dio, lo aveva ucciso guardare il piccolo piangere parlando dell'argomento, ma non poteva aiutare la sua curiosità.
 Anche Peter restituiva un sentimento simile nei suoi confronti. Aveva apprezzato l'attenzione che gli aveva riservato e il fatto che non lo lasciasse solo. Desiderava che si fossero incontrati in circostanze migliori, non in un manicomio, ma aveva ancora qualcuno. Wade avrebbe potuto farlo ridere e sorridere in qualsiasi momento. Si sentiva come se Wade lo avesse tirato fuori dalla sua depressione.
 Peter lo amava anche se sapeva ciò che aveva fatto nel suo passato e non voleva lasciarlo.

"Petey?" Wade strappò Peter dai suoi pensieri mentre muoveva il suo scacco.

"Scusa"Gli sorrise il ragazzo mentre iniziava il suo turno. Continuarono il gioco parlando di argomenti casuali. Wade continuava a flirtare, d'altro canto, ottenendo qualche risatina.

"Peter?" Un'infermiera entrò nella stanza. Peter guardò verso la porta mentre l'infermiera gli faceva segno di seguirla. Si alzò dal letto chinandosi a baciare la guancia di Wade prima di seguire la signora. Il più grande si distese sul letto lasciando che la sua mente si interrogasse, naturalmente, le voci si mescolavano qua e là. Passò quasi un'ora prima che Wade iniziasse a chiedersi dove fosse finito il suo ragazzo. Peter camminava nella stanza a passo di zombie. Wade lo guardò, per vedere le lacrime accarezzare gli occhi del ragazzo, la sua bocca parzialmente aperta. Si alzò rapidamente camminando verso l'altro appoggiando le mani sulle sue braccia massaggiandole delicatamente.

"Che cos'hai Petey?" Chiese Wade preoccupato.

"Io non so se dovrei essere felice o meno." Balbettò Peter abbracciandolo. Wade lo guardò solamente.

"Dicono che sono migliorato e che posso tornare a casa. Wade, me ne vado." Pianse Peter mentre le lacrime iniziavano a cadere dai suoi occhi.

 "Cos?" Wade soffocò prendendo tra le braccia il  più basso. Trattenne le lacrime. Portò Peter a letto, sdraiandosi come ogni notte.

"Quando parti?" Chiese Wade stringendo la presa.

"Hanno detto domani mattina." Sospirò Peter prendendo il controllo delle sue lacrime. Per quanto Wade odiasse ammetterlo, sapeva che questa era una buona cosa per Peter. Non meritava di essere lì. Wade sapeva che non meritava Peter, in fondo era solo un pazzo che faceva cose orribili.

"Questa è una cosa buona Baby boy, non dovresti essere bloccato qui." Cercò di consolarlo.

"Wade, non potremo stare più insieme". Mormorò il più piccolo raggomitolandosi su se stesso.

"Dai, puoi fare meglio di me, devi solo andare là fuori." Peter annuì in risposta. Ben presto si addormentarono temendo il giorno dopo. Un forte bussare rumoreggiò per tutta la stanza svegliando i due. Un'infermiera entrò con alcuni vestiti piegati prima di tornare indietro.
Peter si sedette a fissare la pila di indumenti. Si alzò cominciandosi a cambiare. Gli mancavano i suoi vecchi vestiti mentre si godeva l'odore dell'altro mischiato alla candeggina. Wade alzò appena lo sguardo verso di lui.

"I tuoi genitori sono qui per te." Spiegò un'infermiera entrando nella stanza. Peter rilasciò un sospiro guardando Wade che si era alzato in piedi.

"Beh, immagino questo significhi ciao." Tirò su col naso Peter. Wade abbracciò il ragazzo più piccolo che affondò la faccia nel petto del più alto.

"Ti amo Petey." Gli fece le fusa Wade, allontanandosi.

"Anch'io ti amo, Wade." Peter pianse e le lacrime gli cadevano sul viso. Wade si sporse in avanti posando un bacio sulle labbra di Peter. Riusciva a sentire il sapore delle sue lacrime mentre con il viso si allontanava. Tenne il polso di Peter nelle sue mani. Tirò su le maniche.

"Petey ho bisogno che tu mi giuri, non farai mai più male a te stesso." Gli ordinò Wade, lui annuì mordendosi il labbro. Wade guardò mentre Peter lasciava la stanza. Ricadde sul letto finalmente lasciando che le sue lacrime si formassero. Wade tenne il broncio per settimane dopo che Peter se ne andò. Non parlò con nessuno ignorando tutti e tutto. Le voci si fecero più rumorose e più cupe dopo che il suo Petey se ne fu andato, non si era reso conto di quanto Peter le avesse tenute tranquille.

"Wilson hai un visitatore." Chiamò un'infermiera entrando in quella che era sta la stanza di Peter.

"Probabilmente cerchi la persona sbagliata." Brontolò Wade.

"So che non vengo spesso, ma penso che vorresti vedere questa persona."

 Wade si lamentò alzandosi e seguendo l'infermiera in fondo al corridoio. Camminando nella stanza notò un tavolo e alcune sedie. Una cosa spiccava per Wade e quello era il ragazzo che camminava per la stanza.

"Petey!" Urlò Wade correndo verso di lui avvolgendolo tra le sue braccia. Peter rise all'azione improvvisa. E quella fu come musica per le sue orecchie. Dio, come gli era mancata quella risata.

"Ciao Wade." Sorrise Peter all'altro mentre si allontanava.

"Scusa sarei venuto prima, ma i miei papà non mi lasciavano uscire da casa." Si strofinò il braccio guardando in basso. Wade sorrise e catturò la bocca del più piccolo in un bacio. Tirandosi via Wade guardò i grandi occhi di Peter.

"Dio, ti amo"











BUON NATALE GENTE!

(Possibili errori verranno corretti il più in fretta possibile, fatemeli notare se ne trovate! :3)

Spideypool Oneshots/Prompts ||Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora