Next Door

843 64 13
                                    

Wade si appoggiò al bancone con la testa che gli cadeva dalla mano mentre continuava a sonnecchiare. Si alzò di scatto sentendo il suono della campanella alla porta.

"Oh sei solo tu, Stark." Wade si appoggiò all'indietro sulla sua mano osservando l'uomo che si avvicinava al bancone.

" Anche per me è un piacere rivederti, Wade." Tony alzò gli occhi mentre si appoggiava anche lui al bancone.

"Allora ... dov'è il mio ordine?" Chiese Tony mentre l'uomo davanti a lui quasi si addormentava. Wade andò nel retro del suo negozio trovando ciò di cui aveva bisogno. Tornando da Tony posò un grande vaso pieno di un bellissimi fiori assortiti.

"Wow, Wade, odio ammetterlo, ma questa volta sei stato davvero un genio." Dichiarò Tony esaminando la composizione di fronte a lui.

"Sì, sì. Quindi, quanto male hai fatto questa volta?" Chiese Wade sorridendo a se stesso.

"Ah ah, divertente Wilson, Steve non mi ha urlato contro neanche una volta questa settimana." Rispose seccato dall'"intelligentone".

"Uh eh, allora pagami, non come se non avessi la possibilità di infastidirti tra due giorni."

Wade tese la mano dove Tony mise dei soldi. L'uomo raccolse con cura il vaso uscendo dal negozio. Wade tornò ad annoiarsi, quel giorno lavorativo era così lento. Sbadigliò per il bisogno che il suo sistema aveva di caffeina. Afferrò la felpa prima di chiudere a chiave il suo negozio e dirigersi verso un bar in fondo alla strada. Prima che Wade potesse arrivare molto lontano, si bloccò sul posto vedendo un camion in movimento e grandi uomini che trasportavano scatole e altre cose nel negozio vuoto accanto al suo. Wade sospirò e alzò gli occhi al cielo prima di proseguire. Afferrò la sua caffina e tornò al suo lavoro organizzando l'agenda con nuovi ordini e facendo solo alcune nuove disposizioni di fiori da esporre. Mentre la giornata volgeva al termine, chiuse a chiave il negozio e salì le scale nei suoi alloggi dove sembrò svenire sul suo divano mentre una commedia romantica veniva trasmessa in TV. Gemette mentre il sole sbirciava attraverso le tende, svegliandolo. Rotolò giù dal divano, si vestì e scese le scale aprendo la porta per far entrare i clienti. Venne rapidamente riempito di ordini. Dopo una mattinata intensa le cose iniziarono a rallentare liberando il suo pomeriggio. Ricordò il camion in movimento e decise di andare in giro con il suo nuovo vicino. Si diresse verso il nuovo negozio vedendo il cartello "Chiuso" alla finestra. Wade non si sarebbe lasciato fermare, in men che non si dica aveva aperto la porta ed era entrato. Wade non si era aspettato di vedere quello che si ritrovò davanti: poster di disegni e immagini di tatuaggi appesi al muro, con la luce che rimbalzava sui pezzi colorati. C'era una piccola area di attesa vicino alla parte anteriore mentre panche e sedie erano sparse nella parte posteriore. Una ragazza uscì dal retro del negozio vedendo l'uomo che curiosava tra le varie cose.

"Uh, mi scusi signore, non siamo aperti." Chiamò facendosi notare a Wade. Lui fece un sorrisetto furbo e si avvicinò a lei.

"L'ho visto, ma sono il tuo vicino, pensavo che mi sarei potuto fermare a salutare." Dichiarò nel modo più freddo possibile.

"Hm? Oh, non sono la sua nuovo vicina, sono solo un' impiegata che aiuta a sistemare le cose." Lei sorrise in un modo che sul suo viso risultò quasi strano.

"Oh".

"Uh sì, Peter se n'è andato poco fa, aveva bisogno di prendere alcune cose, ma non sono sicura di quando tornerà."

Wade voleva gemere mentre la ragazza gli spiegava la situazione. Cercando di immaginare il ragazzo nella sua mente, tutto ciò che riusciva a vedere era un omone grande, uno stronzo muschiato che lo avrebbe sicuramente infastidito.

"Hm" Mormorò Wade mentre il suo sguardo venne catturato da una foto sul muro, ovviamente la ragazza notò la sua distrazione.

"Oh! Peter ha fatto quel pezzo, è davvero fantastico in quello che fa." Ha spiegato sentendosi un po' imbarazzata.

"Immagino... in ogni caso devo tornare al lavoro, quindi ci becchiamo più tardi." Fece con le dita il segno di due pistole con cui sparò in direzione delle ragazza prima di andarsene e tornare al suo negozio. Mancavano dieci minuti all'ora di chiusura. Wade stava seriamente pensando di chiudere in anticipo per quel giorno quando qualcuno entrò dalla porta. Guardò l'entrata a bocca aperta mentre l'angelo alla porta sembrava stesse camminando verso di lui. Era più piccolo di Wade ed era disseminato di tatuaggi, aveva alcuni piercing che rendevano il ragazzo apparentemente adorabile estremamente attraente a suo avviso. Wade fece un sorrisetto mentre il ragazzo sembrava distratto e in preda ai fiori intorno al suo negozio.

"Hm, cosa posso fare per te?" Chiese Wade attirando l'attenzione dell' altro.

"Oh, uh ciao, sono Peter, il tuo nuovo vicino." Balbettò Peter timido davanti all'uomo. La mente di Wade esplose vedendo quanto aveva torto.

"Oh, sei Peter, non mi aspettavo che fossi così carino." Ridacchiò tra sé e sè mentre una tonalità scura di rosso si diffondeva sul viso del ragazzo.

"Uh io ..." Si agitò l'altro. Wade fece un sorrisetto alzando un dito prima di camminare verso il retro del negozio. Tornò davanti, felice di vedere ancora il attraente pasticcino davanti a lui. Wade gli porse una rosa che era rossa e blu, con bordi neri tinti di fresco quella mattina. La faccia di Peter divenne ancora più rossa al gesto, facendo solo peggiorare il sorriso di Wade. Peter guardò l'etichetta sullo stelo leggendo le parole prima di uscire di corsa dal negozio senza un'altra parola.

"Che ne dici di chiamarmi per farmi vedere tutti i tuoi tatuaggi nascosti;)"

Continua...



MADONNA RAGA, MI SENTO UN BOTTO IN COLPA PER L'ASSENZA LUNGHISSIMA, VI PREGO, PERDONATEMI.
Quanto tempo! Come state? Spero tutto bene!
Come vi è sembrato il capitolo?
Come sempre se vedete degli errori segnalatemeli pure e saranno subito corretti! A presto (spero)!

Spideypool Oneshots/Prompts ||Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora