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I primi raggi di sole colpiscono i vetri appannati della macchina.

Sono le otto e trenta del mattino, Lori e Isabella hanno passato l'intera nottata in macchina.

Il Galli è il primo a svegliarsi, la sera prima non era ubriaco e si ricorda molto bene di ciò che ha combinato.
Si siede in modo eretto sul sedile della macchina, mentre con la mano accarezza la pelle nuda di Isabella stesa su di lui.

La guarda attentamente, guarda ogni particolare di lei e non può fare a meno di toccare ogni angolo del suo corpo.
Allo stesso tempo, però, quasi si sente male al pensiero di essersi scopato la fidanzata del suo migliore amico.
Come farà a tenere un segreto così grande? Tra loro due non ci sono mai stati segreti, e ora si ritrova in una posizione molto scomoda.

«Isa..» sussurra il Galli all'orecchio della ragazza.

«Fil..» risponde sorridendo sul suo petto.

Lorenzo tossisce e esita qualche secondo prima di rispondere.

«Ehm...non sono Fil...» risponde socchiudendo la palpebra destra.

Isabella spalanca gli occhi di colpo e si ritrova facccia a faccia con Lorenzo.

«Cosa cazzo...?» domanda cercando di coprire le sue intimità con le mani «Ma che cazzo ci faccio qua, e perché sono nuda.»

Lorenzo non risponde.

«E perché sei anche tu nudo?» domanda disperata.

«Ieri hai bevuto un po' troppo...» risponde abbassando lo sguardo, si sente una merda ma alla fine non è solo colpa sua.

Isabella chiude gli occhi sperando di risvegliarsi nel suo letto e capire che tutto ciò che sta accadendo sia solo un brutto sogno.

«Lorenzo, abbiamo scopato?» domanda avvicinandosi minacciosamente al ragazzo.

Lorenzo annuisce. Isabella sbianca.

«Ma che cazzo!» esclama mentre delle lacrime di rabbia le rigano il viso.

Lorenzo fa per avvicinarsi per consolarla ma la ragazza lo scansa violentemente.

«Te ne sei approfittato, stronzo?» domanda arrabbiata «Ti sei approfittato della mia momentanea follia, vero?»

Lorenzo corruccia la fronte, anche lui sta iniziando ad innervosirsi.

«Isabella, ma che cazzo dici. Sei tu che hai iniziato a provocarmi e sei tu che mi hai chiesto di scopare.» le si avvicina minacciosamente.

Isabella abbassa lo sguardo e si porta le mani sul viso per la disperazione.
Ha tradito Filippo, un po' involontariamente, ma l'ha fatto e non sopporta di aver commesso questo gesto.

«E tu perché non mia bloccata? Perché sei andato oltre? Perché l'hai fatto?» domanda alzando il tono della voce.

«Non riuscivo a farlo. Non riuscivo a non baciarti, a non toccarti, a non...»

«Lorenzo.»

«Cazzo, Isabella, eri così bella ieri sera che non ho saputo resistere a nessuna tua tentazione.» ammette imprecando contro il sedile.

La ragazza sbuffa.

«Isabella, Filippo non dovrà sapere niente.» precisa scandendo bene lettera per lettera l'ultima parola.

«Io ero ubriaca, la colpa è tutta tua!» esclama arrabbiata.

«Eh no, Isabella, Filippo non dovrà sapere niente altrimenti gli dirò dell'invito a cena e che sei stata tu ad istigarmi. Quella non credo sia colpa mia, o sbaglio?» domanda arrabbiato «Hai iniziato tu, non io.»

La ragazza abbassa lo sguardo, non sa più cosa dire.
In fondo Lorenzo ha ragione, la colpa è solo sua, non avrebbe mai dovuto invitare Lorenzo a cena e non avrebbe mai dovuto ubriacarsi come se non ci fosse un domani.

«Okay, va bene, abbiamo sbagliato entrambi.»ammette «Filippo non dovrà sapere niente.»

«Dimentichiamoci questa giornata e facciamo come se non fosse accaduto niente, va bene?»

Lorenzo porge la mano verso Isabella.

«Va bene.» risponde stringendo la mano del ragazzo.

«Dobbiamo comportarci normalmente.»

«Spero di riuscirci.»

«Io spero di non cascare più nella tua trappola, altrimenti è la fine.» ammette Lori guardandola negli occhi.

«In che senso?» Isabella domanda confusa.

«Mi piaci, Isa, e la cosa che odio è che l'ho capito solo ora.»

Isabella esita prima di rispondere.

«Lorenzo, ti rendi conto di quello che stai dicendo?»

«Certo che me ne rendo conto, purtroppo.»
ride nervoso «Dopo tanto tempo senza una cotta seria per una ragazza, chi mi dovevo far piacere? La fidanzata del mio migliore amico.»

«Lorenzo, tra noi è impossibile.»

«Lo so, Isabella, se solo non fossi stato così sciocco all'inizio della nostra conoscenza magari oggi le cose non starebbero così.» Lorenzo di automaledice «Se solo mi fossi fatto conoscere di più, se avessimo parlato un po' in più e se non lo fossi fermato alle apparenze.»

Isabella è confusa.
«Lori, mi dispiace, ma ormai è andata così.» cerca di rassicurarlo vedendolo un po' agitato «L'unica cosa da fare, allora, è ignorarsi. Solo così possiamo mantenere questo segreto.»

Lorenzo annuisce.

«E mi dispiace che tu prova qualcosa per me, ma io amo con tutto il mio cuore Fil e proprio mi faccio schifo da sola per avergli fatto una cosa del genere.»

«Pensa io.» aggiunge il Galli accendendo una sigaretta.

«Adesso, per favore, andiamo.» lo prega Isabella «Voglio solo tornare a casa e dimenticarmi di questo grandissimo sbaglio.»

DIVISO IN DUE || IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora