tre

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and compared to all the great things

that would take too long to write

I probably should mention the 7 that I like

«Una lista di 69 motivi per cui odi Louis Tomlinson? - mi chiese Dana, sorseggiando la sua Sprite, l’unica bibita che bevesse oltre ad acqua e Malibu al cocco - Ma è ridicolo!»

Le sorrisi, annuendo, seduta dalla sua stessa parte del bancone. Al bar quel giorno c’era più gente del solito, perciò mentre aspettavamo Gae, che come suo solito era tremendamente in ritardo, aiutavo Dana, per quanto mi fosse possibile. «Almeno tu mi capisci Dana.» sospirai rassegnata, alzandomi per servire una coppia di anziani che si era appena seduta al bancone.

«Sinceramente non riuscirei a trovare dei difetti a Louis Tomlinson - continuò Dana tranquillamente, mentre preparavo due caffè - È perfetto!» sbottò alla fine, sorridendo e salutando due signore che stavano uscendo, coperte dalle loro pellicce sintetiche. Servii i due caffè alla coppia di anziani, prima di tornare da Dana ed incenerirla con lo sguardo. Evidentemente non aveva afferrato il concetto.

«Ma da che parte stai? Sessantanove motivi sono persino pochi, sono un decimo di quello che potrei dire di negativo su Louis Tomlinson. E poi gli ho detto di no, potevo essere più chiara di così? Forse dovevo scrivergli un biglietto, ritardato com’é doveva assimilare la cosa per capire per bene…» borbottai, versandomi un bicchiere d’acqua e tracannandolo, sentendo la gola improvvisamente secca. A parlare di Tomlinson mi sentivo male, quel ragazzo era la mia disgrazia. Dana rise, scrollando la testa mentre si sistemava la coda di cavallo.

«Non capisco perché tu non ci esca - disse dopo un po’, mentre il bar lentamente si svuotava - È famoso, carino e simpatico, cosa c’è di meglio? Secondo me dovresti uscirci una volta e vedere se ti piace. Hai troppi pregiudizi Zoe e sei anche troppo testarda per ammettere di avere torto.» concluse sorridendomi. Sapeva che con quell’espressione non le sarei saltata addosso per prenderla a schiaffi. Era troppo dolce per essere malmenata in quel modo. Maledetta. E maledetto il suo senso della giustizia e la sua filosofia del fare la cosa giusta ad ogni costo.

«Il fatto che tu sia uscita dalle superiori con la media più alta dell’intera scuola non ti autorizza a darmi ordini. Poi come potrei uscire con un ragazzo che mi chiama Carota, che pensa al sesso venticinque ore su ventiquattro e mi contraddice ogni volta? E poi, appunto, è famoso! Ma mi ci vedi, ad andare in giro con lui, a farmi fotografare mentre cado e faccio una delle mie figure di merda davanti ai paparazzi? E seguirlo ovunque, per supportare la sua terrificante band di sfigati? Per non parlare delle fan con istinti omicidi che appena vedono una ragazza avvicinarsi ai loro idoli la ucciderebbero a suon di bastonate o la caccerebbero nella vergine di ferro… Non credo che valga la pena sopportare tutto questo per un ragazzo come Tomlinson.» dissi, sfinita, versandomi dell’altra acqua nel mio bicchiere e prendendo un lungo sorso.

Dana divenne pensierosa, come era solita a fare. Tra le tre era quella più taciturna, forse un po’ più timida, ma queste sue peculiarità erano compensate dalla vivacità e dall’allegria di Gae, come la stupidità di quest’ultima era compensata dalla saggezza e dall’intelligenza di Dana. Come Ying e Yang ed io ero la sottile linea che divideva le due.

«Su qualche punto hai estremamente ragione - disse seria - Non ti ci vedo a posare sul red carpet con le tue facce buffe che fai quando qualcuno ti scatta una foto, sarebbe davvero esilarante, ma anche imbarazzante per Louis. E poi quelle ragazzine così accanite mi mettono paura, sono peggio di una madre assillante con un fucile in mano. Forse è meglio che tu non esca con lui, se ci tieni alla tua incolumità.»

69 cose che odio di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora