Capitolo 3

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L'ansia inizia a crescere e non è una delle cose migliori dopo una canna. Posso solo sentirmi male così decidi di non pensarci e di andare  a ballare, l'ultima cosa di cui ho bisogno è sentirmi male ad una festa a cui non dovevo neanche venire. Se mia madre lo scopre sono morta. E pensare che mentre io sono qui a divertirmi lei è nel letto ad urlare per uno dei suoi incubi. Faccio davvero così schifo?  Spero solo che mia sorella stia dormendo con lei per calmarla.

Sono stata così immersa nei miei pensieri che non mi sono accorta che invece di andare a ballare sono restata seduta su uno di questi orribili divanetti. Abby dall'altro divanetto mi guarda come per chiedermi cos' ho. Le mostro uno dei miei sorrisi più finti e muovo la mano in aria come per dirle che non è nulla, poi le indico la pista sa ballo e scompaio tra quelle persone iniziando a ballare sulle note di "Ponme eso pa lante" di 'El chuape'

ed inizio a muovere i miei fianchi a ritmo di musica. La mia mente è come se fosse vuota, l'erba sta facendo effetto, mentre quel piccolo drink è come se non l'avessi mai bevuto.

I miei fianchi vengono presi da due mani e sento un petto muscoloso a contatto con la mia schiena. Non so chi sia ma ha un corpo ben scolpito e posso sentirlo. Ci muoviamo a ritmo di musica senza mai guardarci, fin quando la canzone finisce e io ridendo mi giro verso il mio anonimo ballerino. Occhi color caramello. Quegli odiosi occhi. Il suo odioso sorriso che svanisce quando mi riconosce. I miei occhi sono pieni di lacrime mentre mi ripeto che quello non è il momento adatto per mostrarmi debole e stupida e soprattutto non davanti a lui.

"Tu..." riesco solo a dire prima che le lacrime mi bagnino il viso, il nodo alla gola mi fa provare dolore. Ho un incredibile mal di testa e voglio solo scappare da questo posto.

"La piccola Kayla"  dice, non sento la sua voce a causa della musica troppo alta ma riesco a leggere le sue labbra.

"La piccola distrutta Kayla" Questa volta riesco a sentirlo perché queste parole sono dette nel mio orecchio.  Mi lascia un bacio sulla guancia prima di sorridermi, è come se volesse prendersi gioco di me ed io non riesco a parlare, riesco solo a rendermi ridicola. Passo velocemente una mano sulla mia guancia, proprio dove si sono posate le sue labbra, come a volermi pulire, è come se sentissi la mia guancia sporca.

Abby ci vede da lontano e inizia a incamminarsi verso di noi, così Justin prende la decisione più saggia, gira le spalle e sparisce tra la folla che ancora si scatena.

Abby quando vede che sono sola corre verso di me e mi abbraccia tracinandomi via.

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