Capitolo 7

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Sono nel mio letto e non riesco a chiuedere occhio e la mezzanotte è passata da un po'. Mi ritornano in mente i momenti della notte nella mia vecchia casa e della conversazione con Justin. Io devo scoprire perché lui va lì. Perché mai dovrebbe nascondersi se sappiamo tutti chi è?

Silenziosamente mi alzo dal letto, guardo mia madre. Non ha avuto ancora nessun incubo.  Mi giro verso la porta della stanza. Non so cosa fare, non voglio lasciarla sola, voglio esserci se avrà bisogno di me e non voglio farla preoccupare quando si sveglierà dopo il suo solito incubo. Stringo gli occhi. Le mie gambe automaticamente cedono facendomi sedere sul letto. Non lo scoprirò questa notte.

Torno a stendermi nel letto poi mi accorgo che mi manca qualcosa così mi alzo dal letto e inizio a girare per la stanza alla ricerca del mio pupazzo. Urto con il piede contro il comodino ed è il mignolo a risentirne.

"Cazzo" Inizio ad imprecare sotto voce per non farmi sentire.

"Kayla?" Sento chiamarmi.

"Mamma? " La richiamo.

"Cosa fai?" Mi chiede con la voce impastata dal sonno.

"Sto cercando Stiki. Torna a dormire." La sento sospirare e poi capisco che torna a dormire e così faccio anch'io. Stringo il mio pupazzo Stiki e cado in un sonno profondo.

***

"Stavo pensando..." Inizia Abby.

"Oh no ti prego,  tu che pensi. Devo solo scappare" Dico passandomi una mano nei capelli.

"Stronza" dice ridendo. "Ascoltami."

"Spara"

"Che ne dici di passare una notte nella tua vecchia casa? Io, tu, Jack."

"Cosa? Abby sei stupida? Io Jack non voglio più vederlo neanche da lontano." Dico disgustata alzandomi dal tavolo e dirigendomi all'uscita della mensa, ma non va tutto liscio. Mi scontro con un petto abbastanza muscoloso. Alzo lo sguardo ed incontro di nuovo quei due occhi azzurri che ormai possono solo farmi un po' paura.

"Bambolina."

"Jack" Lo chiama Abby alle mie spalle.

"Chi si vede" Dice lui e io li lascio lì a parlare. Camminando qualcuno mi da una spallata. E quel qualcuno è la biondona ossigenata di Mary.

"Troia." Dico a denti stretti. Evito di saltarle addosso quando vedo tutti gli sguardi dei presenti puntati su di lei e un senso di nausea mi invade quando vedo la sua lingua nella bocca di Justin. E quindi ha già cambiato partner. C'era da aspettarselo da uno come lui.

"Allora bambolina tutto deciso?" Una voce mi riporta alla realtà.

"Ma cosa?"

"Questa sera alla tua vecchia casa?"

"Voi siete pazzi io non ci metterò più piede in quella casa."

"Dai ci sarà anche Justin." Cerca di convincermi Jack non sapendo che questo può solo irritarmi.

"Fottiti tu e il tuo cazzo di amico." Dico nervosa e vado via o almeno ci provo fin quando il mio corpo viene sbattuto contro gli armadietti con così tanta forza che dopo sono un po' stordita.

"Senti puttanella da quattro soldi dì di nuovo ciò che hai detto e ti troverai tre metri sotto terra." Lui mi tiene per le spalle contro gli armadietti. Un'idea mi balza in mente. Gli sorrido perfidamente e poi ci metto tutta la forza che ho a dargli un bel calcio nelle parti basse. L'ultima cosa che vedo è lui piegato su se stesso mentre si tiene il suo pacco. La campanella suona segnando l'inizio delle lezioni.

"Ah giusto in tempo." Gli dedico un'ultimo sguardo prima di andare via.

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