La mia vita è una tale merda.
Mi rialzo dal suolo bagnato proprio come me e inizio a camminare nella direzione opposta alla mia casa, poi le mie gambe iniziano ad alternarsi in modo più veloce e mi ritrovo in poco tempo fuori un bar, sono fradicia ma non m'importa. Entro nel piccolo e caldo bar sedendomi al bancone, una donna sulla cinquantina mi accoglie, i suoi capelli sono scuri tendenti al nero e la sua pelle bianca come il latte è tatuata sulle braccia. Riesco a vedere il suo top rosso che lascia un bel vedere ai signori seduti sugli altri sgabelli. Mi guarda preoccupata con i suoi occhioni azzurri come il ghiaccio poi mi sorride sinceramente.
"Tesoro sei fradicia" la sua voce è dolce e mi ricorda tanto quella di mia madre.
"Dammi da bere" Dico in modo distaccato.
"Ma tu non hai l'età giusta..."
"Oh come se fregherebbe a qualcuno qui dentro." Perdo il suo sguardo quando si gira per versarmi qualcosa in un bicchiere poi lo trascina sul bancone facendolo arrivare a me. Lo prendo e lo avvicino alle labbra, il colore è giallastro e l'odore è abbastanza forte. Lo butto giù tutto d'un sorso e l'alcool brucia alla gola.Faccio una smorfia e la barista mi guarda un po' preoccupata.
Le chiedo un altro bicchiere di ciò che mi ha dato pochi minuti prima e lei lo fa, così come il terzo.
Allontano il bicchiere dalla mia visuale e poggio la testa sul bancone con le mani ai lati, la mia testa è così piena di cose che sento batterla forte.
"Mi chiedo cosa possa mai ridurre la piccola Kayla in questo stato." La voce fastidiosa di Justin Bieber mi arrivò alle orecchie facendo mancare un battito al mio stupido e fragile cuore.
"Va' via Bieber." Alzai la testa e lo guardai. Poi feci cenno alla barista di versarmi un altro bicchiere e così fece.
"Whisky ci vai pesante piccola" Disse prendendo il bicchiere ancora pieno e allontanandolo da me.
"Ridammi il bicchiere" Dissi tra i denti. Quel ragazzo mandava in tilt il mio sistema nervoso.
"Penso che tu possa farne a meno." Ridacchiò facendomi alzare gli occhi al cielo.
"E io penso che tu possa anche andare via."
"Ti va di venire con me?" In quel momento pensai che fosse pazzo e quando diedi voce ai miei pensieri lui posò delle banconote sul bancone dicendo alla barista di tenere per sé il resto poi mi prese la mano e mi portò con lui. La sua macchina era calda e i miei vestiti finalmente stavano riprendendo il loro colore naturale asciugandosi.
"Cosa vuoi da me?" Lo guardai aspettando una risposta che però non arrivò.
"Sei così lunatico cazzo" il nervoso era evidente in ogni parola che pronunciavo. Ogni singola parola che usciva dalla mia bocca era detta a denti stretti.
"Rilassati piccola non ti farò nulla."
"L'ho creduto anche con Jason, ma poi..."
"Non tirare fuori quella storia Kayla" lui era teso, la sua presa sul volante era ben salda facendo diventare le sue nocche più chiare, quasi bianche.
"Quale storia Justin? Ah intendi quando hai ucciso il mio migliore amico?" Il mio cuore batteva all'impazzata e le mie mani iniziarono a tremare.
"Tu non sai perché l'ho fatto." Ora era lui a parlare a denti stretti.
"Oh fammi indovinare. C'entra qualcosa con le tue cazzate e i tuoi amichetti." Quello che dissi poco gli piacque dato che frenò bruscamente accostandosi.
"Scendi" Disse guardando la strada. Mi sentii mancare, eravamo su un'autostrada ed erano le dieci di sera passate e io avevo una paura fottuta di scendere da quell'auto.
"Scendi ho detto" Mi urlò in faccia. Lo guardavo stupita. Ma poi feci la cosa migliore. Aprii la portiera della grossa Range Rover e scesi dall'auto. Tirava un leggero venticello che mi fece rabbrividire. Le auto sfrecciavano veloci sulla strada e passando lasciavano un vento freddo colpirmi.
Fui distratta dai miei pensieri quando sentii delle ruote colpire il suolo più volte e alzando un cumulo si polvere. Justin sfrecciò poi tra le tante auto sparendo dalla mia visuale. Ma ciò che fece mi parve alquanto strano. Lo vidi cambiare corsia e andare a quella di ritorno. Io cominciai a camminare intimorita, il mio passo era lento, i miei occhi non ne volevano sapere niente di restare aperti, mi fermai di colpo passandomi entrambe le mani nei capelli, quando mi voltai un'auto era ferma accanto a me.
"Serve un passaggio bella?"
Eccomi qua. Con un capitolo più lungo. So che sembra tutto un po' confuso ma poi capirete tutto. Se ci sono errori mi dispiace ma non ho tempo di rileggere.
Fatemi sapere cosa ne pensate.

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Forbidden love
De Todo"Lascia che le cose vadano come devono andare, ma intervieni se non vanno come vuoi."