Capitolo 11

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Sento la rabbia scorrere nel mio corpo per la grande cazzata appena fatta.

Ho baciato Justin. Ho baciato colui che ha ucciso il mio migliore amico e mi è anche piaciuto, sono delusa da me stessa così come lo sono sempre stati tutti e so di aver deluso anche il mio migliore amico in questo momento.

Le lacrime corrono veloci sul mio viso mentre corro non sapendo neanche dove andare. Le mie gambe veloci mi conducono al solito posto. Al nostro posto. Mi ritrovo di nuovo tra quelle quattro mura  e chiudendo gli occhi mi appare il volto di un padre dispiaciuto e i miei singhiozzi iniziano a farmi tremare.

Poi lo vedo Jason lui piange e mi urla contro. É deluso da me.

Sento un corpo caldo attaccato al mio, due esili braccia mi consolano e quando alzo lo sguardo vedo una Abby dagli occhi lucidi.

"Vederti così mi distrugge" Dice mentre una lacrima le sfugge bagnandole il viso le lascio una carezza lungo la guancia e con un pollice asciugo la prova del suo dolore. Mi stringo forte a lei singhiozzando. Per una volta sono io quella che ha bisogno di qualcuno e lei è quel qualcuno.

***

I corridoi della scuola sono poco affollati questa mattina. Abby mi tiene la mamo mentre camminiamo dirette non so dove, quando vede Jack e Justin di colpo si ferma. La situazione è imbarazzante, lui sta abbracciando Mery come se nulla fosse accaduto la sera prima alla festa e per questo glie ne sono grata perché anch'io voglio scordare tutto, tanto quanto lui.

Quando mi riprendo dai miei pensieri tutti e quattro i presenti mi stanno guardando mentre aspettano una mia risposta.

"Allora?" Mi chiede Abby.

"Oggi a casa mia verrai? " Annuisco distrattamente e poi saluto tutti dirigendomi in classe sotto lo sguardo dubbioso di Abby

***

La strada di casa sembra non finire mai, sono davvero stanca e ho bisogno di dormire. Affretto il passo e quando sono fuori casa mia noto una strana falla e la paura mi assale. Poi due uomini portano mia madre fuori. Ciò che più temevo è accaduto.

"Mamma" Urlo andandole incontro. "Cosa state facendo? Lasciatela" Urlo opponendomi ai due uomini grossi, ma qualcuno mi afferra le spalle trattenendomi, è il compagno di mia sorella. "Lasciami cazzo" Urlo cercando di divincolarmi, altre lacrime mi bagnano il volto mentre mia madre viene caricata su un'automobile. Le braccia possenti mi lasciano andare solo quando l'auto è ormai lontana. La vedo, mia sorella in lontananza, lei piange ma perché non ha fatto niente per far restare la mamma? Il suo corpo è scosso dai singhiozzi mentre la guardo shockata e lei ricambia il mio sguardo in modo triste, poi Luke si avvicina a lei e la porta dentro casa,  ora non c'è più nessuno qui. Sono rannicchiata sul prato, sola, con un cielo che piange mescolando le sue lacrime alle mie.

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