Capitolo 11

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Capitolo 11

Sapete, a volte mi chiedo cosa ci faccio qui.

Io, una ragazza nata e cresciuta in un orfanotrofio di provincia, senza parenti.

Sola con la mia sorellina, ho dovuto affrontare tutto senza l' aiuto di nessuno, esclusi Louis e Niall. Loro, a dirla tutta, ci sono davvero sempre stati.

Sono davanti allo specchio del bagno, e mi sto lavando i denti.

Sfrego con forza, quasi fino a far sanguinare le gengive.

Come farò adesso?

Dopotutto, io non so niente di queste cose, di come si sta in una scuola e tutto il resto.

Prima era diverso, là era diverso.

Mi asciugo il viso con un telo pulito, e scruto la mia immagine riflessa nello specchio.

Solitamente sono pessimista, ma oggi non esagero dicendo che sono davvero impresentabile.

I miei capelli, soprattutto, quelli fanno pena.

Sono tutti arruffati e i ricci scomposti ovunque e in ogni direzione.

Meglio lasciar perdere.

Dopo aver usato un po' di schiuma per capelli, ed essermi messa un velo di mascara, posso uscire dal bagno.

-Era ora.

Liam è fuori dalla porta e sembra leggermente scocciato. Sbuffa, mentre sul mio viso si dipinge un espressione mortificata.

Il viso del ragazzo si addolcisce, e lui mi posa una mano sulla spalla.

-Stavo scherzando, Des.

Spalanco la bocca, ora sorpresa.

-Mai sentito parlare di senso dell' umorismo?

-Ehi!

Sto per rispondergli che potrei ricattarlo e dire a tutti i suoi amici che russa come un caprone, quando mi blocco, e scoppio a ridere.

Liam mi fissa, con un espressione tra il confuso e il meravigliato.

-Non credevo di essere così divertente...-dice, sorridendo-Non sono mai stato bravo a far ridere le ragazze...Di solito, ci pensava Harry.

Dice quest ultima frase quasi con un velo di rancore.

Non che lui voglia farmi intendere qualcosa, ma, lo sapete anche voi, noi ragazze capiamo al volo, e spesso questo ci causa dei guai.

Ho sentito nella sua voce un lieve tremito, quando ha pronunciato quelle parole, come se fosse stata dura per Liam, ammetterlo.

Mette una mano dietro la testa, leggermente imbarazzato.

-Quanti anni avete di differenza, tu e Harry?

Pronunciare il suo nome è strano.

Non so perché.

Liam si rilassa un po', felice che io abbia trovato un argomento nuovo per la conversazione.

-Ehm..io sono maggiore di un anno.-risponde, poi sospira- Anche se, diciamo, è sempre stato lui a fare il ' grande ' di casa...

Ecco, sto cominciando a capire qual è il problema.

-Si, insomma, quello che andava alle feste, che rientrava tardi la sera...quello che, alla fine, è ..bhe...

Andato via di casa, - deglutisce- per primo.

Centro.

Liam non si sente all' altezza di Harry, è intimidito da suo fratello, e il fatto che lui sia più piccolo, aggrava le cose.

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