Capitolo 16

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#Louis pov
Mi sveglio all'alba, quando Niall mi colpisce con l'estremità della sua chitarra, mentre si muove nel sonno. In realtà non mi sveglio nel vero senso della parola, perché non ho chiuso occhio stanotte, mi sembrava di impazzire. Mi alzo in piedi e scavalco il mio amico, tirandogli via la chitarra dalle mani perché non si faccia male. Niall, ovviamente, non sente nulla e continua a dormire. Noto che Liam non è più accanto al fuoco e le sue coperte nemmeno. Si sarà alzato anche lui e avrà iniziato a sistemare per il ritorno.
Con lo strumento in mano, mi alzo e mi allontano, ma prima di andare verso l'altro lato del campeggio che sta vicino al parcheggio, non posso evitare di voltarmi verso di lei.
Des sta dormendo e la sua espressione nel sonno è sempre la stessa di prima, quando per lei esistevo solo io ...e Niall.
Ora però, il braccio di quel ragazzo è attorno alle sue spalle, il suo viso così vicino a quello di lei.
Des a sua volta gli appoggia la mano sul petto.
Non posso farcela, me ne devo andare da qui, il prima possibile.
Me ne devo andare, mi sento come se non avessi più nulla da fare qui.
E forse ho ragione.
Con le lacrime agli occhi prendo un bel respiro e cerco di ritrovare un contegno.
Liam non può vedermi così, tanto meno lei. Oggi è domenica, e io e Niall dobbiamo tornare a casa.
'Casa'
Quasi mi viene da ridere, senza Des quel posto non vale più di ogni altro.
Ho giurato a me stesso che non lo saprà mai.
Ma tanto, non è neppure importante. Tanto a lei non sembra importare.

#des pov
Con le gambe intorpidite dal freddo, apro gli occhi lentamente, trovando il viso di Harry a pochi centimetri dal mio.
Non sembra intenzionato a svegliarsi, così cerco di fare meno rumore possibile, staccandomi da lui.
È bellissimo.
Non credo di aver mai incontrato un ragazzo come Harry, da ogni punto di vista.
Quello che gli ho dato è stato il mio primo vero bacio, escludendo quello che ho dato a Louis all'età di quattro anni.
Eravamo solo due bambini, nulla di più.
Più guardo Harry, che dorme tranquillo, più sento uno strano sentimento che mi stringe il petto, ma non so cosa sia.
Lui si sveglia, scacciando questi miei pensieri.
-buongiorno, Des.
Non posso non sorridere alla vista dei suoi capelli arruffati.
-Buongiorno.
-Dove sono tutti gli altri?-chiede Harry, alzandosi sui gomiti.
Mi guardo intorno, e in effetti non c'è più nessuno. Solo io ed Harry.
Leggo nei suoi occhi una vena maliziosa, e lo precedo.

-non lo so, mi sono appena svegliata. Penso sia tardi, dovremmo andare a vedere se ci stanno aspettando al parcheggio.

Harry continua a guardarmi, senza dare alcun segno di aver capito quello che gli ho detto. Sorride.

-che fretta c'è? Ho la mia auto con cui tornare a casa, possiamo stare qui ancora un po'. Mia madre non dirà niente, nemmeno se ne accorgerà che non ci siamo. Dai Des, restiamo.

Io mi alzo lentamente, cercando di capire perché vorrei davvero restare qui con lui per sempre, ma allo stesso tempo so di non poterlo fare, so che c'è qualcosa che me lo impedisce, eppure non so perché.
Faccio una smorfia, quando Harry si alza in piedi e mi afferra da dietro, mettendomi le labbra a contatto con il collo.
Mi percorre un brivido, l'immagine di Harry che mi spinge in quel vicolo e mi lascia quel segno sul collo riaffiora.
Non mi piace. Mi sembra appartenere ad un altro Harry.

-È meglio di no, davvero. Dovremmo andare.

Sento le sue braccia irrigidirsi, Harry mi fa voltare.

-Cosa ho fatto? Cosa c'è?

Non capisce..non capisce che non posso? Che non posso, perché ...non lo so, io stessa non lo capisco, probabilmente. Ma voglio tornare a casa.

-Dovremmo andare, adesso. Davvero, ho proprio voglia di andarmene.

Mi incammino verso il parcheggio, sentendo i suoi passi lunghi alle mie spalle.

In macchina, stiamo in silenzio per tutto il tragitto. Abbiamo trovato gli altri che ci aspettavano alle loro auto, intenti a chiacchierare. Louis e Niall mi hanno sorriso e io li ho abbracciato entrambi prima di tornare da Harry.
Non ho voglia di discutere con lui, così metto uno dei cd che Harry ha nel cruscotto della sua auto. La musica salva anche in queste situazioni.

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